Queste immagini a colori, il primo "ritratto di famiglia" del sistema solare, furono ottenute dal Voyager I da oltre 4 miliardi di chilometri di distanza dalla Terra ed a 32 gradi sopra l'eclittica.

La sonda effettuò 60 riprese per ottenere i fotogrammi necessari alla costruzione di un mosaico del sistema solare. Mercurio si trova troppo vicino al Sole per essere visto e Marte non era rilevabile a causa della luce solare diffusa dalle ottiche delle fotocamere. Anche Plutone è assente per le sue piccole dimensioni e per l'enorme distanza che lo separa dalla nostra stella.

In questi primi piani sono visibili, da sinistra a destra e dall'alto in basso Venere, la Terra, Giove, Saturno, Urano e Nettuno.

La Terra appare immersa in una banda luminosa perché un fascio di raggi solari, causato dalla vicinanza del soggetto osservato al Sole, per pura coincidenza si è diffuso nello strumento proprio nella zona parte in cui era inquadrata. Le dimensioni del nostro pianeta erano di 0,12 pixel, Venere di 0,11.

Giove e Saturno furono individuati direttamente dalla fotocamera ( a differenza degli altri per cui furono necessarie delle successive elaborazioni delle immagini ), Urano e Nettuno appaiono più grandi di quanto siano in realtà a causa della lunghezza dell'esposizione.

Le immagini furono ottenute, con tre filtri a colori diversi, violetto, blu e verde, e ricomposte in seguito per avere i fotogrammi a colori, dalla fotocamera a campo stretto ( lunghezza focale 1,5 m ).