m69.gif M 69

Ammasso globulare M69 (NGC 6637), classe V, nel Sagittario

Ascensione
Retta
18h 31.4m
Declinazione -32° 21´
Distanza 25.400 al
Magnitudine
Visuale
8,9
Dimensioni
Apparenti
7,1´

Simile al vicino M70, è uno dei più piccoli e deboli ammassi globulari nel catalogo di Messier. Se il punto di osservazione non è troppo a nord, è appena visibile nelle notti buie con un binocolo 7x50 o 10x50. Da Parigi, sede delle osservazioni di Messier, è un oggetto molto difficile da osservare.

M69 venne scoperto dall'abate Nicholas Louis de la Caille, che lo incluse nel suo catalogo di oggetti del cielo meridionale come Lacaille I.11. Messier mancò questo ammasso quando lo cercò la prima volta nel 1764 ma lo trovò con il telescopio, di miglior fattura,che ebbe nel 1780.

Nelle lunghe esposizioni M69 ha un diametro di soli 7,1 minuti d'arco, corrispondenti a circa 55 anni luce alla distanza di 27.000 anni luce. Il nucleo, compatto e luminoso all'osservazione visuale, misura 3´, meno della metà. Ha una concentrazione stellare media per un ammasso globulare, essendo catalogato di classe V. E' uno dei globulari più ricchi come contenuto metallico, quindi le sue stelle presentano un'abbondanza relativamente alta di elementi più pesanti dell'elio. Ciò nonostante, questo valore è significativamente inferiore a quello delle stelle più giovani (Popolazione I), come ad esempio il Sole, ad indicare che anche questo ammasso globulare si formò in epoche cosmiche antiche, quando l'universo era formato da elementi meno pesanti poiché questi ultimi dovevano ancora formarsi nell'interno delle stelle.

M69 è povero di stelle variabili: Shapley non ne trovò che una ed il loro numero attuale è arivato ad otto, due delle quali sarebbero di tipo Mira, con un periodo di circa 200 giorni.


Hartmut Frommert (spider@seds.org)
Edizione italiana a cura di Mario Farina (Mario.F@mclink.it)

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