ASTRO-NEWS

07-12-1995 - Le batterie della sonda

Prima del momento del distacco, la sonda atmosferica attingeva energia dall'Orbiter, da cinque mesi, e' alimentata solo dalle batterie di bordo, che costituiscono l'unica ed insostituibile fonte di energia.
Una cura particolare quindi e' stata posta dai tecnici per scongiurare il pericolo di scarica accidentale delle stesse. Per tenerle pronte all'uso si e' pensato bene di spegnere tutti i sistemi di bordo, con l'eccezione di un timer con il compito di "svegliarli" al momento giusto, cioe' sei ore prima dell'inizio della discesa .
Se le batterie si fossero comunque scaricate ( e cio' accade anche con tutti i sistemi spenti) o lo avessero fatto ad un ritmo maggiore di quello previsto, non e' dato di saperlo fino al momento del "risveglio".

Durante il periodo di non utilizzo, quando cioe' non hanno nessun carico, hanno una tensione ai poli di 39 volt ed una capacita' totale di 39 ampere/ora (al momento dell'uscita dalla fabbrica), possono fornire quindi una corrente di 39 ampere , alla tensione di 39 v, per un'ora, ma un ampere/ora e' stato sicuramente perso a causa dell'eta delle batterie che ormai e' di sei anni.

La sonda sara' alimentata per un'ora dall'inizio della discesa, ed assorbira' qualcosa come 18 a/h, il rimanente margine di due ore dovrebbe fornire energia sufficiente per almeno 75 minuti dopo l'ingresso nell'atmosfera, ammesso che il carico di bordo non assorba piu'di quanto previsto.

Ma a bordo ci sono altre batterie: due saranno utilizzate per attivare la piccola carica per il rilascio del paracadute e della struttura esterna per la protezione dal calore, un'altra per l'estensione del braccio del nefelometro (sensore per le nubi) ed un'altra per tagliare diversi cavi che collegano il modulo esterno di protezione, al modulo interno.

Per verificare lo stato delle batterie, una serie di riserva, costruita nello stesso periodo, e' stata mantenuta nelle stesse condizioni ambientali ed e' stata utilizzata per alimentare carichi simili ed alla stessa temperatura. I test, hanno simulato delle condizioni piu' gravose quindi con assorbimenti maggiori, poiche' al momento dell'inizio del test, il carico esatto non era noto con precisione e comunque bisognava fare una stima della durata delle batterie. Per rendere piu' facile l'interpretazione dei dati e per non creare delle variabili, i carichi, anche se maggiori di quelli realmente usati, non sono stati cambiati. La sonda quindi lavora con un certo margine di riserva rispetto alla realta' dei test, che hanno evidenziato che la durata delle batterie e' di circa 68,5 minuti.

In considerazione del fatto che:

  1. Le batterie a bordo lavorano con un carico minore
  2. Le batterie a bordo saranno chiamate a fornire energia con qualche mese di differenza rispetto a quelle utilizzate nel test,
i progettisti della sonda stimano in 75,7 minuti la durata delle stesse.

Fonte: JPL

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07/12/95 by MF