
Durante il periodo di non utilizzo, quando cioe' non hanno nessun carico, hanno una tensione ai poli di 39 volt ed una capacita' totale di 39 ampere/ora (al momento dell'uscita dalla fabbrica), possono fornire quindi una corrente di 39 ampere , alla tensione di 39 v, per un'ora, ma un ampere/ora e' stato sicuramente perso a causa dell'eta delle batterie che ormai e' di sei anni.
La sonda sara' alimentata per un'ora dall'inizio della discesa, ed assorbira' qualcosa come 18 a/h, il rimanente margine di due ore dovrebbe fornire energia sufficiente per almeno 75 minuti dopo l'ingresso nell'atmosfera, ammesso che il carico di bordo non assorba piu'di quanto previsto.
Ma a bordo ci sono altre batterie: due saranno utilizzate per attivare la piccola carica per il rilascio del paracadute e della struttura esterna per la protezione dal calore, un'altra per l'estensione del braccio del nefelometro (sensore per le nubi) ed un'altra per tagliare diversi cavi che collegano il modulo esterno di protezione, al modulo interno.
Per verificare lo stato delle batterie, una serie di riserva, costruita nello stesso periodo, e' stata mantenuta nelle stesse condizioni ambientali ed e' stata utilizzata per alimentare carichi simili ed alla stessa temperatura. I test, hanno simulato delle condizioni piu' gravose quindi con assorbimenti maggiori, poiche' al momento dell'inizio del test, il carico esatto non era noto con precisione e comunque bisognava fare una stima della durata delle batterie. Per rendere piu' facile l'interpretazione dei dati e per non creare delle variabili, i carichi, anche se maggiori di quelli realmente usati, non sono stati cambiati. La sonda quindi lavora con un certo margine di riserva rispetto alla realta' dei test, che hanno evidenziato che la durata delle batterie e' di circa 68,5 minuti.
In considerazione del fatto che:
Fonte: JPL

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07/12/95 by MF