
Immagine della struttura del telescopio
Grazie all'utilizzo di nuove tecnologie e con un'attenta progettazione dei vari componenti e della loro integrazione, e' stato possibile ottenere una struttura leggera e rigida, dotata di un buon equilibrio termico ( indispensabile per il seeing durante le osservazioni ), con bassa emissione elettromagnetica ( cioe' bassa interferenza delle strutture metalliche con gli strumenti piu' sensibili ), ed ottimizzata per facilitarne la manutenzione.
Di particolare interesse il gigantesco sistema per la guida diretta, del diametro di 9 metri, dotato di un sofisticato encoder a guida laser che evita il contatto diretto tra le varie parti e riduce la frizione durante la rotazione al minimo.
Tutte le parti della struttura del secondo telescopio sono gia' in costruzione a Milano e sono complete al 60 per cento, ma mentre la prima struttura e' stata montata interamente per essere sottoposta ai test, le altre saranno spedite "smontate" entro i primi mesi del '96 ed assemblate nella prima cupola a partire da Guigno. La seconda struttura diverra' quindi la "prima unita'" ( UT1 - Unit Telescope 1 ) del VLT. Il montaggio proseguira' fino ai primi mesi del 1997 quando arrivera' dall'Europa il primo degli specchi di 8,2 metri.
Questa procedura e' particolarmente vantaggiosa perche' consente di effettuare una lunghissima serie di prove fino al raggiungimento della messa a punto migliore del sistema di controllo, consentendo nel contempo il montaggio degli altri telescopi, la struttura vista a Milanosara' l'ultima quindi ad essere inviata al Paranal dove diverra' il quarto telescopio ( UT 4 ).
A seguito di studi approfonditi, e' stato deciso di fare lo specchio secondario di 1,2 metri in berillio, un metallo esotico particolarmente leggero. Cio' permettera' di risparmiare peso e permettera' di aumentare l'efficienza di questi piccoli specchi sia nell'utilizzo del sistema di ottiche adattive sia nelle osservazioni nell'infrarosso nella cosiddetta modalita "chopping and tilting" dove rapide oscillazioni dello specchio ( chopping ) permettono al telescopio di osservare alternativamente l'oggetto ed il cielo vicino per sottrarre correttamente la luminosita' del cielo nell'infrarosso, mentre i rapidi movimenti ( tilting ) sono necessari per rimettere a fuoco l'immagine con l'ottica adattiva ( anche nell'infrarosso ) per eliminare gli effetti della turbolenza atmosferica.
Fonte: ESO

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12/12/95 by MF