
È servito per determinare la natura bizzarra della stella scoperta recentemente dall'astrofilo giapponese Sakurai e pubblicata sulla circolare 6325 ( 26 Febbraio 1996 ) da S.Benedetti, H.W.Duerbeck, W.Seitter ( ESO ) e T.Harrison ( New Mexico Univ., USA ).
Lo spettrogramma ottenuto con un CCD ( 439-702 nm, ris. 0,28 nm ) con il telescopio di 1,52 metri mostra lo spettro delle linee di assorbimento dell'elio, del carbonio, dell'azoto, dell'ossigeno, e del silicio e carbonio ionizzati. L'idrogeno È debolmente rilevabile.
L'abbondanza del carbonio e la scarsa presenza dell'idrogeno, fanno di quest'oggetto il primo candidato come stella nella fase eruttiva dell'elio, dai tempi di V605 nell'Aquila.
Fonte: ESO

08/03/96 by MF