
La scoperta è stata fatta il 27 Marzo scorso durante le osservazioni della cometa Hyakutake effettuate con il satellite tedesco-anglo-americano per l'osservazione nellla radiazione X e nell'ultravioletto ROSAT ( acronimo di RÖntgenSATellit ).
"È stato un momento eccitante quando l'immagine della cometa nei raggi X è apparsa sugli schermi dei monitor della centrale di controllo del ROSAT" dice K. Dennerl del Max-Planck-Institut für Extraterrestrische Phisik ( MPE ) di Garching, Monaco. Dopo la scoperta iniziale, avvenuta quando la cometa si trovava alla minima distanza dalla Terra, il team ha riportato nelle 24 ore successive, ripetute emissioni di radiazioni X dalla cometa.
La forza ed i rapidi cambiamenti ( tipicamente nell'ordine di poche ore ) nell'intensità delle radiazioni ha sorpreso oltre che aperto degli interrogativi negli astronomi. La natura dei processi fisici che generano i raggi X sono un mistero insoluto ma dalle immagini del ROSAT sembrano provenire da una regione del lato rivolto verso il Sole.
"Non avevamo chiare aspettative sull'emissione della cometa" dichiara M.Mumma del Goddard Space Flight Center della NASA, "Adesso ricominciare da zero il lavoro per cercare di spiegare scientificamente questi dati".
La risposta alla presenza di queste emissioni resta al momento la sfida più importante per il team. Una soluzione preliminare à data dalla teoria che spiega l'assorbimento, da parte della nube di vapore acqueo che circonda il nucleo cometario, delle radiazioni X emesse dal Sole. Queste sarebbero in seguito riemesse con un processo noto come fluorescenza.
La nube sarebbe così spessa che nel lato rivolto al Sole assorbirebbe tutta la radiazione X solare, cosicchè nessuna raggiungerebbe il resto della nube stessa. Questo spiegherebbe perchè l'emissione X ha la forma di mezzaluna anzichè di sfera che circonda il nucleo.
Un'altra ipotesi possibile è che i raggi X sono prodotti dalla collisione tra le particelle del vento solare che viaggiano a velocità supersonica, ed il materiale cometario.
"Possiamo sempre imparare qualcosa quando studiamo un oggetto alle varie lunghezze d'onda" commenta C.M.Lisse del GSFC, responsabile delle ricerche nella radiazione X, "Adesso dobbiamo determinare perchè la cometa è così brillante in queste bande dello spettro elettromagnetico e cercare di imparare qualcosa sulla sua struttura e sulla composizione, partendo dall'analisi di queste immagini uniche".
Fonte: NASA

05/04/96 by MF