Osservatori con binocoli

Astronomia dal giardino di casa:
Il binocolo - A metà strada dal telescopio

di Alan MacRobert

(Edizione italiana a cura di Mario Farina)

In alto: Grande o piccolo che sia il vostro strumento di osservazione, il cielo offre molteplici occasioni per tenerlo impegnato. L'autore e la collega Susan Bencuya ammirano il cielo con un antico binocolo 2 x 30 da teatro ed un 15 x 120 delle navi da battaglia giapponesi della seconda guerra mondiale.


UNA SERA di dicembre, quando avevo 14 anni, stavo giocando con una magnifica lente d'ingrandimento quando la puntai verso una luce di natale all'altro capo della casa. Immediatamente, la lente si riempì di bagliori. Come può, pensai, una luce così tenue produrre uno sfavillio simile? Funzionerebbe anche con una luce più debole, un lampione stradale lontano od una stella? Corsi fuori nella notte fredda per provare ma i risultati furono deludenti. Mio padre però, che mi vide puntare la lente in direzione del cielo, mi suggerì di provare con il binocolo di famiglia. E così feci e la vista di Giove, delle Pleiadi e della Cintura di Orione diede il via a quella passione per l'astronomia che continua ancora oggi.

Mi sembrò così facile! Mai avevo pensato che un normale binocolo potesse essere uno strumento astronomico. Come la maggior parte dei bambini, avevo imparato un pò di astronomia dai libri ma l'osservazione in prima persona degli oggetti celesti sembrava qualcosa che solo gli scienziati potessero fare. Come scoprii nelle settimane successive invece, per una seria esplorazione del cielo un binocolo offre opportunità illimitate.

E' il primo strumento ideale perché è semplice da usare. L'immagine che si vede è quella che ci sta esattamente di fronte, il grande campo inquadrato rende facile l'identificazione di cosa stiamo puntando. Ancora, il binocolo molte cose come crateri, montagne e pianure lunari, pianeti e loro satelliti, gli asteroidi più quando sono nelle migliori condizioni per l'osservazione, le occasionali comete, innumerevoli stelle doppie e variabili ed alcune nebulose e galassie per le quali la gente pensa occorra un telescopio.

Con l'osservazione e la lettura delle carte stellari si impara a cercare questi oggetti, abilità necessaria per un buon utilizzo di un telescopio, solo che con il binocolo è molto più economico, senza dimenticare che è molto più facile sia da trasportare che da riporre nella custodia.

Infatti un buon binocòlo porta ad un miglioramento, rispetto alla visione ad occhio nudo, quanto un buon telescopio amatoriale migliora la visione ottenuta con il binocolo. In altre parole, vi porta a metà strada dal telescopio per un costo di molto inferiore alla metà.

Questi strumenti sono così utili e trasportabili da essere talvolta, paradossalmente, poco apprezzati dai neofiti fissati dall'idea del telescopio. Sarà bene quindi ricordare alcune delle cose che possono fare.

IL SISTEMA SOLARE

Le cose più luminose sono le più facili da cui iniziare. Al binocolo, la Luna mostra più dettagli di quanti Galileo ne osservò con il suo primitivo telescopio. Le montagne, i crateri e le pianure che scoprì nel 1610 stabilirono, per la prima volta e definitivamente, che la Luna era un mondo come la Terra, superando l'antica credenza che fosse una sfera perfetta costituita da qualche misteriosa sostanza paradisiaca.

Una prima occhiata attraverso il binocolo rivela le principali aree scure, i cosiddetti maria (plurale della parola latina mare) che sono pianure laviche. Dopo aver passato qualche notte fuori casa ad identificare le caratteristiche della Luna, la sua geografia inizierà a divenirvi familiare come quella della Terra.

Quando il nostro satellite è una falce che rischiara il cielo serale a ponente pochi giorni dopo il novilunio, è visibile solo il Mare Crisium. Il terminatore, la linea che divide il giorno dalla notte lunare, muovendosi lungo il disco svelerà un numero sempre maggiore di caratteristiche man mano che le fasi, primo quarto, mezzaluna e Luna piena, si seguiranno. Notte dopo notte altri mari diverranno visibili: Mare Tranquillitatis, Serenitatis, Imbrium ed infine l'Oceanus Procellarum. In prossimità del terminatore i fasci di luce solare getteranno lunghe ombre ponendo in rilievo montagne e vallate. Tenendo ben fermo il binocolo appoggiandosi a qualcosa, sarà più facile osservarli.


Figura 1 (151K GIF): Le caratteristiche principali della Luna sono facili da imparare al binocolo. Oltre alle particolarità indicate, con uno strumento a 5 ingrandimenti ne saranno osservabili molte altre. Con differenti fasi lunari molte caratteristiche cambiano aspetto, per esempio i raggi chiari che dipartono da Tycho (il cratere bianco in basso) sono evidenti con la Luna piena ma difficilmente identificabili in altri periodi.

Il pianeta Mercurio talvolta è visibile al tramonto ad occhio nudo ma con il binocolo è più facile rintracciarlo. Una volta trovato però, questi apparirà solo come una stella. Come per molti altri oggetti astronomici, il piacere sta tutto nel trovarlo. Ogni mese, le pagine "Stars and Planets" di Sky && Telescope vi diranno dove cercare questo ed altri pianeti.

Venere invece, in binocoli di elevata qualità vi mostrerà le sue fasi. Nell'estate ed autunno del 1610, Galileo osservò nel cielo serale il cambiamento della fase di Venere. Se la tradizionale visione geocentrica fosse stata corretta, con Venere posta sempre tra noi ed il Sole, avrebbe dovuto apparire sempre una mezzaluna. Galileo invece ne osservò i cambiamenti, verificandone l'orbita intorno al Sole e fornendo una prova cruciale per quel sistema copernicano che avrebbe scosso le credenze europee per il secolo successivo. Sapreste ripetere l'osservazione di Galileo?

Marte sembra proprio una luminosa stella arancione. Giove invece, al binocolo è uno dei gioielli del cielo. I suoi quattro luminosi satelliti galileiani (così chiamati per il loro scopritore) fiancheggeranno entrambi i lati del pianeta in formazioni che cambieranno ogni notte. Le due lune più esterne, Ganimede e Callisto, sono i più facili da osservare, Europa ed Io restano nascosti nel chiarore del pianeta sino a quando non raggiungono la maggiore elongazione (distanza) dal pianeta. Lo schema mensile della posizione dei satelliti di Giove in Sky & Telescope può essere utilizzato per identificare quello che state osservando.

Tutti e quattro hanno pressapoco le dimensioni della Luna o poco più. Confrontare al binocolo le dimensioni di questi puntini con quelle della nostra Luna piena, renderà ancora più drammatica la sensazione dell'enorme distanza a cui si trovano.

Molto più difficile è trovare Titano, l'unico satellite di Saturno visibile al binocolo. Questa scheggia di ottava magnitudine si allontana da Saturno solo tanto quanto Europa, di sesta magnitudine, si allontana da Giove. E' necessario quindi uno strumento grande e potente. Sfortunatamente, gli anelli di Saturno non possono essere visti con ingrandimenti inferiori a 20x o 30x.

Urano, Nettuno e la mezza dozzina circa di asteroidi che raggiungono l'8° magnitudine o più appaiono come deboli stelle. Con l'aiuto della mappa nel numero di aprile di Sky & Telescope è possibile trovare Urano e Nettuno. Di tanto in tanto nella rivista vengono inserite le carte per la ricerca degli asteroidi più luminosi. Per essere sicuri che la "stella" che state osservando è l'oggetto della vostra ricerca, disegnate una mappa delle stelle prossime alla posizione corretta e guardate, notte dopo notte, quale si muove. E' questo il metodo con cui furono originariamente scoperti tutti i principali asteroidi.

OGGETTI DEL CIELO PROFONDO

Una soddisfazione diversa viene dall'osservazione delle tenui nebulosità degli ammassi stellari e delle galassie distanti milioni di anni luce. La maggior parte del divertimento viene soltanto dal trovare, tra distese enormi di stelle, queste misteriose fosforescenze. Per riuscirci, sarà necessario aver preso la mano con le carte stellari e diventare esperti nella ricerca attraversio i campi stellari. Questo è molto più facile con il binocolo che con il telescopio e rappresenta quindi un buon allenamento.

Se avete già avete imparato a riconoscere qualche costellazione ad occhio nudo, scoprirete che il binocolo mostra, in quelli che sembravano spazi vuoti, un numero innumerevole di stelle. Andate da una stella luminosa all'altra nelle costellazioni che conoscete ed imparate ad orientarvici.

Fate attenzione alle dimensioni del campo inquadrato, tenete in mente quanto cielo riesce a coprire il vostro strumento visualizzandolo nelle carte che utilizzate. Localizzate due stelle luminose ai margini del campo e misurate sulla carta quanti gradi distano. Fate un anello di quel diametro con un cavetto e ponetelo sulla carta: vi delimiterà immediatamente la regione che state osservando. Muovendo l'anello, vi renderete conto anche della porzione di cielo che dovrete attraversare per andare da un punto all'altro.

Se il vostro cielo è abbastanza scuro e privo di inquinamento luminoso, un binocolo 8 x 50 o 10 x 50 mostrerà tutte le stelle fino alla 9° magnitudine e la maggior parte degli oggetti classificati 8° magnitudine o più.

Come per il telescopio, fondamentali per il successo saranno le carte stellari e le guide di riferimento.

CONSIGLI PER L'UTILIZZAZIONE

Come scoprirete presto, tenerlo fermo è il problema più grande nell'utilizzo del binocolo. Il tremolio continuo di ciò che state osservando vi impedirà di vedere gli oggetti più deboli ed i dettagli più minuti. Da adolescente seguii le lune di Giove appoggiando il binocolo contro il lato di un albero o incastrandolo tra le assi di una staccionata. Appoggiandosi sulla schiena e sorreggendone il peso con le osse al di sotto degli occhi si ridurrà il movimento ad un'oscillazione in sincronia con il vostro battito cardiaco.

Molti binocoli possono essere fissati, con un adattatore, ad un treppiede fotografico. Quest'ultimo lo sostiene perfettamente se si compiono osservazioni quasi orizzontali, altrimenti diviene impossibile infilarcisi sotto per osservare con il naso all'insù. Negli ultimi anni, è iniziata la vendita di alcune montature speciali per astronomia, sono pubblicizzate su Sky & Telescope. ed una mezza dozzina sono state recensite nel numero del giugno 1993. Queste montature tendono ad essere ingombranti e costose ma le migliori lavorano estremamente bene.

Senza ricorrere ad una montatura specifica per il binocolo, il metodo più comune è quello di osservare da una sdraio con lo schienale reclinabile e gli appoggi per le braccia. Appoggiando entrambi i gomiti sulle braccia della sdraio e gli oculari sulla faccia, il tremolio si riduce sensibilmente.

Probabilmente non riuscirete a posizionare il treppiede fotografico a cavallo della sdraio ma le cose andranno meravigliosamente bene anche se lo appoggerete sul vostro corpo tenendone le gambe sospese a mezz'aria. Infatti, anche solo attaccando il binocolo ad un oggetto così grande e rigido le vibrazioni più rapide e fastidiose diminuiranno. Molti astrofili hanno autocostruito delle montature che vanno ugualmente bene.

Con le lenti tenute saldamente, le loro prestazioni sembreranno almeno raddoppiare. Confrontate i dettagli visibili in un binocolo 6 x 30 saldamente montato con quelli in un 10 x 50 tenuto in mano!

Anche la comodità della sdraio è vitale. Alcune delle osservazioni più soddisfacenti sono fatte al limite della visibilità quando tutta la concentrazione è tesa nello sforzo visivo. Il minimo fastidio o disagio interferirà con questa concentrazione e non vi farà vedere i dettagli più minuti e la perdita di informazioni sarà rilevante. Metà degli oggetti visibili con qualsiasi strumento, da un binocolo da teatro al Telescopio Spaziale Hubble, sono di ½ magnitudine inferiori al limite dello strumento (la ragione è che osservando ½ magnitudine in più, raddoppia il volume dello spazio esaminato).

Anche i paraocchi di gomma possono essere utili, specialmente se le luci artificiali disturbano il luogo delle vostre osservazioni.

Carte e tabelle dovrebbero essere in vista in modo da poterle guardare senza dover muovere lo strumento. Su una sdraio, il vostro grembo sarà un leggio eccellente a differenza di un telescopio che richiederebbe assolutamente un tavolo separato.

Infine, tenete sin dall'inizio un quaderno o un'agenda con voi, anche se vi scriverete solo la data, l'ora, lo strumento e commenti come "Sinus Iridum chiaramente visibile al terminatore lunare" o "M35 nei Gemelli è un bagliore grande e tenue," o "non trovato NGC 457". Questo trasformerà una semplice occhiata al cielo in una raccolta di osservazioni che aumenteranno di valore con il passare del tempo. Per questo scopo, l'ideale sono i blocchi note con la spirale che trattiene i fogli. Le registrazioni più accurate che tengono alcuni astrofili (come pagine separate o schede dell'archivio diviso per ciascun oggetto) vengono ricopiate in bella dopo l'osservazione, un compito da organizzare nel buio e che filtrerà le sensazioni scritte di getto. Saranno questi appunti archiviati, la prima cometa luminosa, una notte particolarmente limpida dopo una nevicata, una notte in un luogo memorabile, quelli che vi riempiranno dentro quando, negli anni a venire, li rileggerete.

Alan MacRobert è editore associato della rivista Sky & Telescope ed un inguaribile astrofilo.


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