Sky & Telescope Notiziario settimanale 1 agosto 1997 Edizione italiana a cura di Mario Farina | ® La rivista indispensabile di astronomia |
(22K JPEG) Accidenti, che botta ! Un asteroide colpisce la Terra provocando devastazioni a lungo termine sulla superficie e nell'atmosfera del nostro pianeta, è questo il tema del dipinto realizzato da Don Davis. Un impatto molto più potente di quello illustrato, potrebbe aver portato alla creazione del nostro satellite miliardi di anni fa, o forse no ? Cortesia NASA.
Il problema è nei dettagli, e per oltre 20 anni gli scienziati hanno lottao per trovare la giusta combinazione tra le dimensioni dell'oggetto, il punto di collisione e la velocità per convalidare la teoria. Nuove simulazioni eseguite al calcolatore da Shigeru Ida (Tokyo Institute of Technology), Robin Canup (University of Colorado) e Glen Stewart (University of Colorado) dimostrano che, dopo la collisione, la materia vaporizzata si addensa per formare un disco. Sfortunatamente, per circa 2/3 o più, si troverebbe all'interno di quello che viene chiamato Limite di Roche (circa 12.000 chilometri dalla superficie terrestre) e ricadrebbe velocemente sulla Terra. Secondo Canup, solo impatti con corpi di dimensioni pari a tre volte quelle del pianeta Marte avrebbero potuto formare un disco sufficientemente massivo da portare una quantità di materia pari a quella lunare, esternamente al Limite di Roche. Il problema, dice, è che sistema Terra-Luna avrebbe dovuto avere un momento angolare doppio rispetto a quello attuale che ha attualmente: un'eccedenza di energia difficile da eliminare. I dettagli verranno pubblicati su un numero di Science disponibile prossimamente.
(39K JPEG) Immagine dell'ammasso di galassie CL1358+62 realizzata dall'Hubble Space Telescope che presenta la lente gravitazionale di una galassia che si trova lontano, oltre l'ammasso. La galassia è resa più luminosa, ingrandita e incurvata formare un arco (nel riquadro) dall'influenza gravitazionale dell'ammasso. Cortesia Marijn Franx (University of Groningen, Olanda), Garth Illingworth (University of California, Santa Cruz), NASA e Space Telescope Science Institute.
Il numero di settembre di Sky & Telescope contiene un articolo di Thomas A. Weil relativo al redshift galattico ed al suo legame con il passato in un universo in espansione. Contiene anche il listato di un programma in BASIC (LOOKBACK.BAS) che è possibile scaricare gratuitamente da SKY Online.
(19K JPEG) Gloi astronomi dell'ESO hanno ottenuto questa curva di luce dell'asteroide near-earth Dionysus in giugno. Presenta l'inconfondibile "firma" di un compagno. La curva in alto è la media di molte notti osservative e mostra una normale variazione periodica di luminosità provocata dalla rotazione ogni 2,7 ore dell'asteroide, di forma irregolare. La curva in mezzo, ottenuta l'8 giugno, presenta un inatteso abbassamento della luminosità provocato dal passaggio di un oggetto lungo la nostra linea di vista. La curva in basso, che è la differenza tra le due precedenti cui sono stati rimossi gli effetti della rotazione dell'asteroide, rivela chiaramente l'eclissamento di Dionysus da un suo satellite. Cortesia European Southern Observatory.
Copyright © 1997 Sky Publishing Corporation, Tutti i diritti riservati.