Sky & Telescope Notiziario settimanale 2 gennaio 1998 Edizione italiana a cura di Mario Farina | ® La rivista indispensabile di astronomia |
(24K JPEG) Questo disegno artistico di Roger Arno della NASA mostra il Lunar Prospector in alta orbita polare a 100 km dalla superficie lunare. Cortesia NASA/Ames Research Center.
La serie di missioni del programma Discovery della NASA continua con il lancio del Lunar Prospector, previsto per il 5 gennaio alle 14:31 TU. In meno di una settimana, si immetterà in orbita lunare e dal mese prossimo, inizierà ad inviare i dati raccolti dai suoi cinque strumenti. La sonda trascorrerà almeno un anno raccogliendo informazioni sul nostro satellite. Una delle questioni che potrebbe risolvere definitivamente è rispondere allal domanda se esiste veramente l'acqua nei crateri perennemente in ombra dei poli lunari.
(33K JPEG) Schema della posizione della sonda NEAR, degli asteroidi obiettivi della missione, della Terra e del Sole al 1 ottobre 1997. La NEAR dovrebbe raggiungere Eros all'inizio del 1999. Cortesia Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory.
Alla fine del mese, la sonda Near Earth Asteroid Rendezvous (NEAR) raggiungerà la Terra per un gravity assist che la invierà verso la destinazione finale, l'asteroide 433 Eros, che raggiungerà in questo stesso periodo dell'anno prossimo.
(12K JPEG) La grande eclisse caraibica del 26 febbraio 1998 diverrà l'evento più popolare di questo tipo dopo quella del luglio 1991, visibile in questa fotografia realizzata da Dennis di Cicco di S&T, che l'osservò dal Messico.
Quindi, il 26 febbraio, ci sarà un'eclisse totale di Sole osservabile (si spera) dagli assolati Caraibi.
(36K JPEG) Si prevede che l'ultima delle sonde multimiliardarie della NASA per l'esplorazione planetaria, la Cassini Saturn orbiter, raggiunga il pianeta degli anelli nel 2004. Sgancerà la sonda Huygens sulla gigantesca luna Titano, come mostra il disegno a fianco. Cortesia NASA/JPL/Caltech.
In aprile, Cassini, la sonda diretta verso i confini di Saturno, effettuerà il primo flyby planetario del suo viaggio che, in sette anni, la porterà a raggiungere il pianeta degli anelli. Passerà in prossimità di Venere, offrendo così l'opportunità di provare l'efficienza delle fotoocamere e degli strumenti di bordo.
Luglio vedrà il lancio inaugurale del programma NASA New Millennium, il cui scopo principale sarà il collaudo di tecnologie avanzate. La prima sonda, Deep Space 1 volerà su una nuova versione, più leggera, del razzo vettore Delta che utilizzarà solo tre booster a combustibile solido ed un terzo stadio di minori dimensioni. La chiave dell'esperimento del DS 1 sta nel sistema di propulsione: sarà infatti di tipo elettrico-solare o "motore a ioni". Nel 1999, il DS 1 lungo il tragitto che la porterà a visitare Marte e la cometa West-Kohoutek-Ikemura nel 2000, passerà nei pressi dell'asteroide McAuliffe (così denominato in ricordo della maestra Christa McAuliffe, che perì a bordo dello Space Shuttle Challenger).
(24K JPEG) L'Advanced X-ray Astrophysics Facility (AXAF). Cortesia TRW.
In agosto, la NASA lancerà il pezzo forte del programma astronomico del 1998: l'AXAF, l'Advanced X-ray Astrophysics Facility (AXAF). Questo rivoluzionario telescopio orbitante, raggiungendo l'Hubble ed il Compton diverrà il terzo Grande Osservatorio dell'agenzia spaziale. L'AXAF dovrebbe ottenere immagin assai più definite nella radiazione X di ogni altra missione precedente, con una risoluzione comparabile a quella ottenuta dai telescopi terrestri nelle immagini nel visibile. L'AXAF inoltre, trasporterà delle griglie che disperderanno la radiazione X in uno spettro, sarà quindi la prima missione a studiare contemporaneamente l'universo nella radiazione X sia con immagini definite che con un alta risoluzione spettrale. L'osservatorio verrà trasportato dallo a bordo dello Space Shuttle Columbia, da dove verrà immesso in un'orbita circolare a 300 chilometri di altezza. In seguito, due razzi a combustibile solido lo porteranno a 60.000 km dalla Terra. I razzi a propellente liquido, diversi giorni dopo, lo immetteranno in un'orbita tra 10.000 e 140.000 km.
In ottobre, a bordo di un razzo Delta, verrà lanciato il Far Ultraviolet Spectroscopic Explorer (FUSE). Il suo telescopio di 64 cm dirigerà la luce in uno spettrografo ad altissima risoluzione per permettere agli astronomi lo studio preciso della composizione e della temperatura delle stelle e delle nubi di gas, utilizzzando anche lo spostamento Doppler per misurare accuratamente la velocità di spostamento lungo la linea di vista.
(61K JPEG) La mattina del 17 novembre 1966 le Leonidi riempirono il cielo. Sarà così anche nei prossimi anni? A. Scott Murrell dell'Osservatorio dell'Università Statale del Nuovo Messico ha realizzato questa fotografia con una normale macchina fotografica con obiettivo di 50 mm montata su un telescopio per inseguire il movimento del cielo ed esponendo la pellicola, una Kodak Tri-X (ISO 400), per 10-12 minuti.
In novembre, lo sciame meteorico delle Leonidi potrebbe portare quella "tempesta meteorica" che gli astronomi attendono di vedere da tre decadi.
Alla fine dell'anno, verrà lanciato il lander Mars Surveyor 1998. Con il compagno orbiter, raggiungerà il pianeta rosso nel 1999.
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