Sky & Telescope
Notiziario settimanale

2 luglio 1998

Edizione italiana a cura di Mario Farina

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Satellite SOHO (28K JPEG) Immagine artistica dell'European Space Agency (ESA) della sonda Solar and Heliospheric Observatory (SOHO) in tempi migliori.

Ancora nessuna traccia del SOHO

Purtroppo nessuna novità dopo i tentativi di ricollegarsi al Solar and Heliospheric Observatory (SOHO), con cui le cui comunicazioni sono interrotte dal 25 giugno. I tecnici di missione sospettano che la sonda abbia iniziato a girarsi lentamente su se stessa spostandone i pannelli solari dal corretto orientamento verso il Sole, cui sarebbe seguita la perdita di energia. Rimane ancora la speranza che entro poche settimane il movimento della sonda lungo l'orbita porti una modifica della sua geometria che permetta alla luce solare di raggiungere i pannelli ed a quest'ultimi di ricaricare le batterie del SOHO. Nel frattempo, è stata formata una commissione d'inchiesta mista NASA/ESA per analizzare l'incidente. Ulteriori informazioni, immagini e bollettini informativi si possono trovare presso il sito Web del SOHO.


Turkmenistan (37K JPEG) Dov'è il Turkmenistan, vi chiederete? Si affaccia sul Mar Caspio, proprio a nord dell'Iran. Cortesia Perry-Castañeda Library Map Collection, Università del Texas.

Obiettivo Turkmenistan

Abbiamo avuto notizia che il 20 giugno un pesante meteorite è caduto a 100 chilometri dalla città di Tashauz in Turkmenistan. Secondo lo scienziato Seid Muhamednazarov la caduta, avvenuta alla luce del Sole, è stata annunciata da un bolide abbagliante di colore arancione che ha lasciato una scia di fumo nero al suo passaggio nel cielo a nord-est. Il proietto si è rotto in almeno tre frammenti prima dell'impatto ed il più grande di questi ha creato un piccolo cratere di circa 6 metri di diametro e quattro di profondità. Sul fondo, una squadra di recupero ha trovato un meteorite pietroso di ferro a forma di cono, del peso di 300-500 chili.


L'astronauta Ashby ed un suo piccolo amico (26K JPEG) L'astronauta della NASA Jeff Ashby firma un autografo al giovane Kevin Slane nel corso di una visita al centro di controllo delle operazioni dell'AXA a Cambridge, nel Massachusetts, tenutasi il 25 giugno. Ashby ed i suoi compagni dell'equipaggio STS 93 dovranno mettere in orbita l'osservatorio a raggi X nel corso della missione Shuttle di gennaio. Il padre di Slane, Pat, è astrofisico del progetto AXAF. Fotografia di Kim Kowal, cortesia AXAF Science Center.

Gli astronauti in visita all'AXAF Science Center

I cinque membri dell'equipaggio della missione Space Shuttle STS 93 hanno compiuto la settimana scorsa una visita di cortesia a Cambridge, nel Massachusetts. Il 25 giugno, gli astronauti sono volati da Houston per visitare l'AXAF Science Center, che sarà al centro della ricerca effettuata con l'Advanced X-ray Astrophysics Facility. Bel corso della breve permanenza, il comandante Eileen Collins ed i suoi quattro compagni di volo hanno incontrato il personale del centro e risposto a domande relative al loro prossimo volo. Il lancio dell'AXAF era pianificato per la fine di agosto ma i ritardi l'hanno rimandato al prossimo 21 gennaio. La Collins è in procinto di diventare la prima donna a comandare una missione shuttle. Insieme a lei, a bordo del Columbia ci saranno Jeff Ashby, Cady Coleman, e l'astronauta francese Michel Tognini. A bordo ci sarà anche l'astronomo-astronauta Steve Hawley, che tra i suoi quattro voli precedenti include il lancio dell'Hubble Space Telescope ed una delle successive missioni di manutenzione.


Il Sojourner su Marte (50K JPEG) Il rover Sojourner ripreso sulla superficie del pianeta rosso all'inizio del luglio 1997, dalla telecamera a bordo del modulo lander del Mars Pathfinder. Dopo essere sceso dalla rampa, visibile in basso a destra, ha visitato "Barnacle Bill" (la roccia alla sinistra del rover) prima di dirigersi verso "Yoghi" (il grande masso in alto a destra). Il materiale bianco ammassato sulla destra in basso è un airbag parzialmente sgonfio. Cortesia Jet Propulsion Laboratory.

Gli asteroidi del Pathfinder

E' passato un anno da quando in questa stessa settimana il Mars Pathfinder della NASA arrivò sulla polverosa superficie di Marte. Recentemente, a quattro asteroidi sono stati assegnati i nomi di alcuni membri chiave del team del Mars Pathfinder. Eleanor F. Helin, che ha scoperto gli asteroidi, ha annunciato le nomine il 10 giugno, nel corso di una cerimonia al Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California. Gli onori sono andati a Donna L. Shirley (per il disegno del rover), a Matthew P. Golombek (scienziato del progetto) e ad Anthony J. Spear e Brian K. Muirhead (managers del progetto). I quattro omonimi sono oggetti modesti della cintura principale degli asteroidi; 5624 Shirley è il più grande, forse raggiunge i 20 km, mentre 6456 Golombek, 6487 Tonyspear e 7818 Muirhead hanno delle orbite estremamente eccentriche che li portano all'interno ed all'esterno di quella di Marte.


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