Sky & Telescope
Notiziario settimanale

2 ottobre 1998

Edizione italiana a cura di Mario Farina

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Buzz Aldrin sulla Luna A sinistra: Una delle fotografie più famose dei primi quarant'anni della NASA: l'astronauta Buzz Aldrin sulla superficie lunare nel corso della missione Apollo 11, il 20 luglio 1969. Questa fotografia è stata ripresa dal capo equipaggio Neil Armstrong, il primo uomo ad aver messo piede su un altro mondo. Cortesia NASA.

Due quarantennali

Il primo ottobre, la
National Aeronautics and Space Administration ha compiuto 40 anni. Un atto del Congresso che sancì la riunificazione di diversi impianti e centri di ricerca del paese, portò alla creazione dell'agenzia . Nel corso di una celebrazione al quartier generale della NASA, a Washington D.C., ne sono state ricordate le pietre miliari e gli sforzi previsti in futuro. Tra i punti salienti del 40° anniversario, il lancio del Deep Space 1 del 25 ottobre prossimo: questa sonda sarà la prima ad utilizzare un motore con propulsione a ioni. Quindi, il 29 ottobre, è programmato che il senatore John Glenn venga lanciato nello spazio con l'equipaggio della missione STS-95 con lo Space Shuttle Discovery. Alla fine dell'anno, poi, verrà posto in orbita il primo componente dela Stazione Spaziale Internazionale.

Kitt Peak National Observatory A destra: Kitt Peak, fuori Tucson, in Arizona, è sede di oltre una dozzina tra telescopi ottici ed infrarossi. La cupola più grande (a destra) ospita il riflettore Mayall di 4 metri. La struttura angolata in primo piano è il telescopio solare McMath. Cortesia National Optical Astronomy Observatories.

Un'altro impianto compie questo mese 40 anni: si tratta del Kitt Peak National Observatory. Il centro scientifico venne fondato quando la tribù Papago (ora Tohono O'odham Nation) firmò un accordo con la National Science Foundation e l'Association of Universities for Research in Astronomy (AURA). Il Kitt Peak è affittato con un contratto valido sino a quando verranno mantenuti gli impianti per la ricerca scientifica.


Burster in diminuzione A sinistra: Alla fine dell'agosto scorso, subito dopo il rilascio di un lampo gamma per uno "stellamoto" proveniente da SGR 1900+12, gli astronomi del Very Large Array nel Nuovo Messico hanno localizzato nelle radio-onde la sorgente in fase di diminuzione. Questa animazione in falsi colori mostra la diminuzione del segnale radio avvenuta nel corso di una settimana. Cortesia Dale Frail, National Radio Astronomy Observatory.

La Terra sommersa dai raggi gamma

In un comunicato di questa settimana, la NASA rende noto che il nostro pianeta è stato investito, il 27 agosto scorso da un immenso lampo gamma. L'esplosione è stata così forte da portare al massimo, o addirittura fuori scala, i valori letti dai rivelatori di almeno sette sonde, poste in orbita terrestre o nel Sistema Solare. La radiazione è arrivata da una stella di neutroni fortemente magnetica posta a circa 20.000 anni luce di distanza nella costellazione dell'Aquila. La cosiddetta "magnetar" (magnetic star, stella magnetica NdT) era sotto controllo da diverse settimane ma prima che gli astronomi ne annunciassero la scoperta, la superficie della stella ha apparentemente ceduto rilasciando un fiume di raggi gamma. L'oggetto in questione ha un campo magnetico circa 800 trilioni di volte più forte di quello terrestre e 100 volte più forte di qualsiasi cosa scoperta nell'universo. Il lampo ha ionizzato gli atomi dell'atmosfera terrestre nel lato notturno del pianeta. Secondo Umran Inan (Stanford University), "E' estremamente raro che un evento esterno al Sistema Solare abia effetti misurabili sulla Terra".


La cometa Williams A sinistra: L'astrofotografo australiano Gordon Garradd ha realizzato questa immagini in falsi colori ella cometa Williams la notte del 18 settembre utilizzado un riflettore di 45 cm f/5.4 ed una camera CCD AP-7 esponendo per 20 secondi. Il campo inquadrato misura 17 minuti d'arco quadrati, il nord è in alto. Nelle ultime settimane la coda della cometa è aumentata di luminosità ed ora è visibile, visualmente, con il telescopio. © 1998 Gordon Garradd.

La Williams lascia il Centauro

La cometa Williams (C/1998 P1) attraverserà il confine dell'Idra la prossima settimana. Pur essendo la cometa più luminosa del cielo, di 8° magnitudine, resta è essenzialmente un oggetto osservabile solo dall'emisfero sud. Per una carta celeste con l'ubicazione della cometa consultate la pagina Web di Dale Ireland. Secondo Charles Morris (Jet Propulsion Laboratory), dalla fine di novembre la cometa sarà di 10° e visibile da entrambi gli emisferi. Ecco le posizioni della cometa Williams per l'ora 0 Tempo Universale (coordinate riferite al 2000) per la prossima settimana:

Cometa C/1998 P1 R.A. Dec.
3 ottobre 13h 32m -31.0°
5 ottobre 13h 31m -30.5°
7 ottobre 13h 31m -29.9°


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