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La rivista essenziale di astronomia

Sky & Telescope
Notiziario settimanale
4 ottobre 1996

Edizione italiana a cura di Mario Farina

Transito di Io su Giove (31K jpeg) Questa immagine nel violetto del 24 luglio scorso, ci mostra il transito del satellite vulcanico Io sulla sommità delle nubi del pianeta gigante. La cospicua macchia scura su Giove è l'ombra di Io, le sue dimensioni sono prossime a quelle del satellite stesso ( 3.640 km di diametro ) e la velocità con cui solca la superficie del pianeta è di 17 km al secondo. Cortesia John R. Spencer e NASA.

Giove ed Io

Il Telescopio Spaziale Hubble ha ottenuto un'altra splendida immagine di Giove, questa volta con il satellite dai vulcani attivi in transito sulla turbolenta superficie del pianeta. John R. Spencer ( del Lowell Observatory ) ha acquisita l'immagine, facente parte di un programma, complementare agli studi effettuati "sul posto" dalla sonda Galileo in orbita intorno a Giove, con la Wide Field & Planetary Camera 2. I dettagli più piccoli visibili hanno un diametro di 160 km e le chiazze chiare visibili sulla superficie di Io sono regioni di biossido di zolfo ghiacciato. Sebbene gli strumenti della Galileo possano risolvere i dettagli più minuti, Hubble, a differenza della sonda, può osservare il satellite alle lunghezze d'onda dell'ultravioletto, in tempi differenti ed in un maggior numero di condizioni di visibilità. Per altre immagini di Hubble visitate il Web dello Space Telescope Science Institute


IUE addio

Per il più anziano satellite astronomico in attività, l'International Ultraviolet Explorer è giunta l'ultima ora. L'IUE è stato messo fuori servizio il 30 settembre, dopo oltre 18 anni trascorsi in orbita sincrona. Il suo ultimo obiettivo è stata l'osservazione delle emissioni aurorali su Giove. Lo spegnimento è stato reso necessario dai tagli ai finanziamenti scientifici dell'Agenzia Spaziale Europea; quelli della NASA erano stati ridotti già dall'anno scorso. Gli spettrometri ultravioletti dell'IUE hanno aperto ad una generazione di astronomi, una nuova finestra su stelle calde, binarie con trasferimento di materia ed il mezzo interstellare.


Mappa (40K gif) Il percorso della cometa Hale-Bopp nel 1996. Visibile ad occhi esperti, la cometa è un facile obiettivo per binocoli e piccoli telescopi.

Hale-Bopp di sera

Sono due le comete che questa settimana fanno a gara per avere la Vostra attenzione. Alla sera troverete l'Hale-Bopp, ribollente di attività per i getti nei pressi del nucleo delle scorse settimane. La sua magnitudine è la 5,5 o forse poco più luminosa. La sua posizione per la settimana prossima è indicata per l'ora 0 TU ( equinozio 2.000 ):

Cometa Hale-BoppA. R.Decl.
5 Ottobre17h 30.0m-4° 48'
7 Ottobre17h 29.8m-4° 43'
9 Ottobre17h 30.0m-4° 37'
11 Ottobre17h 31.0m-4° 31'

Coloro che verificheranno abbastanza presto questo notiziario, noteranno che la mattina del 5 ottobre potrebbe avvenire l'occultazione di una stella di 9° magnitudine. Se si verificherà, l'evento avverrà alle 2:56 TU, prima della mezzanotte di Venerdì, per i nord americani. La stella, PPM 200723, si trova a 17h 30m 00s di ascensione retta e -4° 48' 9" di declinazione, il percorso (15K gif) favorirà gli abitanti nell'ovest degli Stati Uniti. Maggiori dettagli al sito Web del Lowell Observatory.


Tabur al mattino

Nel cielo mattutino, anche la Cometa Tabur risplende di magnitudine 5,5 ed anche più, una prova sorprendente e superiore di 0,5 magnitudini rispetto alle previsioni. Alla fine della settimana sarà nel punto più vicino al nostro pianeta e perciò si spostera velocemente lungo le stelle circumpolari del nord. Ecco le coordinate per la Cometa Tabur, anch'esse per l'ora 0 TU :

Cometa TaburR. A.Decl.
5 Ottobre08h 11.2m+44° 13'
7 Ottobre08h 49.2m+48° 50'
9 Ottobre09h 34.0m+52° 31'
11 Ottobre10h 23.7m+54° 54'

Per maggiori informazioni sulle comete Hale-Bopp e Tabur visita la SKY Online's Comet Page.


Dove sono tutte le macchie solari ?

Per gli osservatori solari è stato un settembre lungo e noioso. Casper Hossfield, veterano dell'osservazione delle macchie solari, riferisce che nelle utlime quattro settimane non sono apparse sul disco solare macchie rilevabili, ciò significa per oltre un'intera rotazione del Sole. Sembrerebbe quindi che non abbiamo ancora superato il periodo di minore attività solare !

Dal punto di vista dello splendore, Sabato 12 ottobre, ci sarà un'eclissi parziale di discreta intensità, ma la visione migliore l'avranno pochi fortunati in Groenlandia all'alba ed il Nord Europa verso il tramonto. Verrà eclissato circa il 60% del diametro solare per chi osserverà dalle Isole Britanniche, Germania e Francia, poco meno per chi è più a nord. Guardate a pagina 71 del numero di ottobre di Sky & Telescope o visitate la SKY Online's Eclipse Page.


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