Sky & Telescope
Notiziario settimanale

7 agosto 1998

Edizione italiana a cura di Mario Farina

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La rivista indispensabile di astronomia


La sonda SOHO A sinistra: Questa fotoografia di Udo Schuehle mostra la sonda SOHO poco prima del lancio avvenuto nel dicembre 1995 a bordo di un razzo Atlas IIAS. Cortesia NASA/Goddard Space Flight Center.

Il SOHO risponde!

Dopo sei settimane di silenzio, il Solar and Heliospheric Observatory (SOHO) parla ancora, anche se in modo limitato. Il contatto con SOHO era stato ristabilito il 3 agosto, quando i controllori avevano ricevuto il primo segnale dalla sonda da quando, il 25 giugno, era diventata muta. I segnali peraltro, erano solo intermittenti, sprazzi della durata di qualche secondo. La trasmissione ricevuta era l'onda portante ed andava e veniva a causa della lenta rotazione della sonda, che portava i suoi pannelli solari in direzione del Sole ad intervalli. Gli ingegneri di volo sperano di indurre SOHO a ricaricare le batterie quanto basta per poter mantenere il segnale, in modo da poter permettere la trasmissione di nuove istruzioni alla sonda.. Le possibilità di recuperare l'osservatorio solare da un miliardo di dollari sono ancora considerate minime, a causa dell'avvenuta perdita di energia ed inoltre, si teme che i suoi strumenti possano essere stati danneggiati irreparabilmente dal freddo dello spazio. Gli scienziati della missione SOHO stanno valutando se ci sono sufficienti parti di ricambio per costruire e lanciare una sonda che abbia almeno una parte degli strumenti e che rimpiazzi almeno parzialmente il SOHO entro un paio di anni, giusto in tempo per poter seguire l'arrivo del massimo dell'attività solare. Gli esperti della NASA e dell'Agenzia Spaziale Europea stanno esaminando le possibili cause dell'incidente ma sembra probabile che un errore nei comandi inviati dai controllori a terra siano stati la causa della perdita della sonda.


7 agosto 1998, il Sole nell'H alfa A sinistra: Gli astronomi all'Holloman Air Force Base, nel Nuovo Messico, hanno ripreso questa immagine del Sole nella luce rossa dell'idrogeno alfa, il 7 agosto 1998. In questa immagine in falsi colori, le aree che appaiono più luminose (bianche) corrispondono a vasti gruppi di macchie solari. Cortesia Space Environment Center.

Segnali di attività solare

Se vi occorre una conferma che l'attività solare è in aumento, tutto ciò che dovete fare è guardare il Sole, usando un filtro apposito naturalmente! Gli osservatori riportano la presenza sul disco di alcuni gruppi di macchie solari, visibili ancora per diversi giorni prima che la rotazione del Sole li porti fuori vista. Inoltre, un paio di persone dell'area medio atlantica degli Stati Uniti, riportano l'osservazione dell'aurora la mattina del 6 agosto, poco prima dell'alba.


Giove di Don Parker A sinistra: L'astrofotografo Don Parker di Coral Gables in Florida, ha realizzato quest'immagine CCD di Giove il 22 maggio 1997, quando la Grande Macchia Rossa era in prossimità del meridiano centrale del pianeta, utilizzando un telescopio Meade LX200 di 40 cm. Autorizzazione alla riproduzione concessa.

Segnali di attività su Giove

Avete dato un'occhiata al secondo oggetto, per dimensioni, del sistema solare ultimamente? Sin dalla sua emersione dal bagliore solare, quest'anno Giove è stato oggetto di osservazioni accurate. In maggio, gli osservatori avevano notato che due ovali bianchi si erano apparentemente riuniti. Più di recente, la Banda Sud Equatoriale di Giove (SEB) era in forte agitazione ed ora appare divisa in due. Un annuncio dell'John W. McAnally of the Association of Lunar and Planetary Observers (ALPO) Jupiter Section chiade aiuto agli astrofili nella definizione delle turbolenze nella SEB. L'ALPO ricerca quanti più astrofili possibile per l'osservazione del pianeta dalle 5:00 alle 9:00 Tempo Universale dell'otto agosto (dalle 7:00 alle 11:00 ora italiana) e di registrare gli orari dei transiti quando i disturbi attraverseranno il centro del disco di Giove. Se non bastasse, c'è anche una macchia scura nella Fascia Temperata Sud. Con il passare delle settimane, diviene più comodo osservare Giove alla sera: sorge alla fine del crepuscolo ed è basso sull'orizzonte est dalle 22:00 alle 22:30 tempo locale estivo. Nelle prime ore del mattino, è alto nel cielo a sud. Secondo l'osservatore John Sabia, il "nuovo" ovale bianco è a 295° di longitudine (Sistema II) e la nuova macchia scura è a 196°.


Deep Space dal VLT A sinistra: Per riprendere quese galassie remote del cielo australe, la più debole delle quali brilla solo di 27½ magnitudine cinque esposizioni di 15 minuti con l'Unit Telescope 1 di 8,2 metri in Cile. Il campo mostrato è di circa 1¼ minuti d'arco; le esposizioni sono state effettuate nella luce rossa con la VLT Test Camera. Cortesia European Southern Observatory.

Nuove immagini dal VLT

L'European Southern Observatory ha presentato altre immagini del primo componente finito del Very Large Telescope. Lo specchio di 8,2 metri dell'"Unit Telescope 1" (UT1) è nella fase intermedia di una commessa, ma gli astronomi possono avvantaggiarsi del tempo in avanzo per scattare qualche immagine. Quelle nuove comprendono un'esposizione di 75 minuti con galassie più deboli della magnitudine 27; la galassia IC 1182, che emette un getto di materia pieno di noduli e le comete Wild 2 e Wirtanen, obiettivi delle due prossime missioni NASA ed ESA.


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