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La rivista essenziale di astronomia

Sky & Telescope
Notiziario settimanale
13 settembre 1996

Edizione italiana a cura di Mario Farina
Eclisse di Luna (18K gif) Dodici minuti dopo il massimo dell'eclissi totale di Luna del 3-4 aprile 1996, Nik Szymanek dall'Essex in Inghilterra, ha ottenuto questa immagine del nostro satellite con una pellicola Fujichrome Sensia 400, tempo di l'esposizione 12 secondi, ed un telescopio Schmidt-Cassegrain Meade di 25 cm f/6,3.

Allarme eclissi di Luna

Solo un appunto: l'ultima eclisse totale visibile per i nord americani ( non per noi italiani ! NdT ) prima dell'anno 2.000, avrà luogo la notte di Giovedì 26 settembre. Dettagli completi su dove, quando e come osservarla nel numero di settembre di Sky & Telescope e nella SKY Online's Eclipse Page.


Cometa Tabur (C/1996 Q1)

Un nuovo arrivo eccellente, la cometa Tabur, era di 10° magnitudine quando fu scoperta il 19 agosto in Australia da Vello Tabur, con un riflettore di 20 cm. L'astrofilo tedesco Jost Jahn ha notato l'estrema somiglianza tra l'orbita della Tabur e quella della cometa Liller, C/1988 A1, Brian G. Mardsen ( Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics ) ha confermato che le due comete hanno avuto origine probabilmente da una terza circa 2.900 anni fa, durante il suo ultimo passaggio al perielio. Adesso, la cometa Tabur è prossima alla 7° magnitudine e nelle prossime settimane, fino al 3 novembre giorno del perielio, dovrebbe continuare ad aumentare di luminosità. La potete trovare a sud-est prima dell'alba, attraversare la regione nord di Orione in direzione Gemelli. Martedì mattina, il giorno 17, sarà 2° a nord-ovest di Betelgeuse. Le sue posizioni per la settimana prossima è indicata per l'ora 0 U.T. ( equinozio 2.000 ):

Cometa TaburA. R.Decl.
15 settembre5h 39.6m+5° 50'
17 settembre5h 46.4m+8° 4'
19 settembre5h 54.0m+10° 35'
21 settembre6h 2.6m+13° 26'


Mappa (40K gif) Il percorso della cometa Hale-Bopp nel 1996. Visibile ad occhi esperti, la cometa è un facile obiettivo per binocoli e piccoli telescopi.

Interruzione della Hale-Bopp ?

Gli osservatori riportano nelle ultime settimane, un calo di luminosità della cometa di circa mezza magnitudine, attestandola approssimativamente a 6. Il fatto non ha suscitato particolari preoccupazioni in quanto il moto del nostro pianeta lungo l'orbita ci sta allontanando dalla Hale-Bopp. Veterani dell'osservazione cometaria come John Bortle ( un collaboratore di S&T ) e Charles Morris ( Jet Propulsion Laboratory ), più generalmente, hanno fatto notare che la cometa non è aumentata di luminosità negli ultimi due mesi così velocemente, come era avvenuto prima di luglio. Ciò significa che la Hale-Bopp sta iniziando ad esaurirsi ? Le opinioni divergono ampiamente. Bortle per esempio, ritiene che di questo passo, la prossima primaverà non supererà la seconda o la terza magnitudine, Morris opta per un picco tra 1,6 e 0,3. Lo specialista in comete Daniel Green ( Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics ) però, crede che sia veramente troppo presto per preoccuparsi e confida che la Hale-Bopp romperà la barriera della magnitudine 0. "Non dimentichiamo" ci ricorda, "l'Hale-Bopp è una grande cometa ed è ancora lontana dal Sole".

E tu, cosa ne pensi? Sapendo dove guardare, la Hale-Bopp è ancora un facile obiettivo per binocoli e piccoli telescopi. La sua posizione per la settimana prossima è indicata per l'ora 0 U.T. ( equinozio 2.000 ):

Cometa Hale-BoppA. R.Decl.
15 settembre17h 32.0m-5° 47'
17 settembre17h 31.4m-5° 41'
19 settembre17h 30.9m-5° 35'
21 settembre17h 30.4m-5° 29'

Per maggiori informazioni sulla cometa Hale-Bopp visita la SKY Online's Comet Page.


Tante stelle, tanti pianeti...

Probabilmente saprete che il 1996 è stato l'anno degli annunci delle scoperte di pianeti intorno ad altre stelle. Secondo gli astronomi Steven Beckwith ( Max Planck Institute ) e Anneila Sargent ( Caltech ) avevamo solo "grattato in superficie". Infatti, secondo quanto riferiscono sulla rivista Nature del 12 settembre, potrebbero orbitare intorno alla metà dei 100 miliardi di stelle della Via Lattea. Il ricercatore David Black ( Lunar & Planetary Institute ) invece, pensa che la frazione di stelle con pianeti sia vicina al 10 per cento. Black è stato l'autore di un importante articolo sul numero di agosto di Sky & Telescope.


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