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La rivista essenziale di astronomia

Sky & Telescope
Notiziario settimanale
14 Giugno 1996

Edizione italiana a cura di Mario Farina

Lalande 21185 (31K gif) Lalande 21185, classe spettrale M 2, è distante poco più di 8 anni luce ed ha una luminosità pari a solo 1/180esimo di quella del Sole. Si trova vicino al Grande Carro. Fotografia di Akira Fujii

Due pianeti gioviani orbitano intorno ad una stella vicina ?

Dati preliminari sembrano confermare la presenza di due pianeti di massa simile a quella di Giove, in orbita intorno ad una delle stelle più vicine al Sole. Lalande 21185, questa la stella, si trova a 8,2 anni luce di distanza ed è una stella nana di classe spettrale M con una massa pari ad un terzo di quella solare ed una magnitudine visuale di 7,5. Nondimeno, la vicinanza al Sole ne ha fatto un soggetto interessante per lo studio delle misure di posizione che potrebbero rivelare l'attrazione gravitazionale esercitata sull'astro da uno o più pianeti.( Per maggiori informazioni consultare "La storia di Lalande 21185" tratto da un recente articolo di Sky & Telescope ).

George G. Gatewood ( Allengheny Observatory ) e colleghi hanno recentemente digitalizzato 50 anni di sequenze fotografiche ottenute con il rifrattore di 0,76 metri dell'Allengheny Observatory. Dopo aver verificato la parallasse ed il moto proprio della stella, Gatewood ha rilevato l'esistenza di uno spostamento trentennale che formerebbe una'orbita circolare di soli 13 millisecondo d'arco di diametro. Ciò implicherebbe la presenza di un pianeta delle dimensioni di 1,1 masse di Giove in orbita intorno a Lalande 21185 ad una distanza di 11 unità astronomiche, una distanza superiore a quella che separa l'orbita di Saturno dal Sole.

Ma non è tutto, con le cautele del caso, Gatewood ha riferito l'11 giugno le misurazioni relative alla posizione della stella al congresso dell'American Astronomical Society che si sta tenendo a Madison nel Wisconsin. A giudicare dalle apparenze, confermate anche da otto anni di osservazioni effettuate con il MAP, Multichannel Astrometric Photometer, un dispositivo fotoelettrico dotato di buona precisione, sembrerebbe che un secondo corpo, di 0,9 masse di Giove equivalenti in orbita a 2,2 U.A., sarebbe responsabile di uno spostamento di 2,2 millisecondi d'arco in un periodo di 6 anni, come rilevato dal fotometro MAP.

Poichè l'orbita sembrerebbe sfalsata di 30° rispetto alla nostra linea di vista, Sky & Telescope ritiene che ogni pianeta debba causare l'avvicinamento prima e l'allontanamento poi, di Lalande 21185 alla Terra, ad una velocità di 25-30 metri al secondo. Geoffrey Marcy ( San Francisco State University ) e Paul Butler ( University of California, Berkeley ) non hanno però rilevato nessuno spostamento in tal senso, in nove anni di rilevazioni sulle valocità radiali delle stelle, eseguite al Lick Observatory. L'incertezza nelle misure potrebbe essere tuttavia rilevante e nascondere quindi lo spostamento.

Gatewood ha dichiarato che non sarebbe affatto sorpreso se Marcy e Butler escludessero la presenza del pianeta più interno. Ha tuttavia fatto notare come la presenza dei pianeti, le loro masse e le orbite circolari e giacenti sul medesimo piano, facciano proprio parte di quel tipo di sistema planetario che ci si aspetterebbe di trovare se quest'ultimo si fosse formato da un disco di polvere circumstellare. Questo in contrasto con le scoperte di 51 Pegasi e Rho Cancri, i cui pianeti invece si troverebbero più vicini alla stella di quanto non lo sia Mercurio al Sole.

Gatewood spera di verificare i suoi risultati utilizzando un fotometro migliore, in uno dei riflettori Keck di 10 metri in cima al Mauna Kea alle Hawaii. Lalande 21185 si trova nell'Orsa Maggiore, A.R. 11h 3m 20s, dec. +35° 58.2'.( Una cartina si trova all'inizio di questo articolo ).


C/1996 B2 (15K gif) L'aspetto della cometa Hyakutake il 2 maggio scorso, il giorno seguente il perielio, osservazione effettuata con il coronografo LASCO a bordo della sonda SOHO. ( Naval Research Laboratory, Max Planck Institute, Univ. of Birmingham, e Laboratoire d'Astronomie Spatiale ) .

Ultime immagini della Hyakutake

Dopo il passaggio ravvicinato alla Terra del Marzo scorso, utilizzando l'Infrared Telescope Facility alle Hawaii, gli astronomi hanno rilevato la presenza di abbondanti emissioni di metano ed etano dalla cometa. La presenza dell'etano, C2H6 non era mai stata rilevata in precedenza, la cometa Hyakutake ne emette in quantità 1.000 volte superiori a quelle calcolate in base alle abbondanze relative che si ritiene debbano aver costituito la nebulosa solare primordiale. Questo ha portato alcuni astronomi, ad azzardare l'idea che le comete si formino nello spazio interstellare ma non sembra che l'ipotesi abbia avuto un vasto seguito. La cometa è stata anche una copiosa sorgente di acqua: 3 tonnellate di vapore al secondo, quanta ne basta per alimentare una città di 200.000 abitanti, stima basata sulle osservazioni del Solar and Heliospheric Observatory. L'ultimo rapporto sulla cometa porta il valore della magnitudine a 5,5.


Comete Hale-Bopp e Kopff

La cometa Hale-Bopp nel frattempo è arrivata alla sesta magnitudine, risulta perciò facilmente individuabile. La Kopff, che la settimana scorsa si trovava a 3° di distanza, è circa dell'ottava. Entrambi gli oggetti si trovano a nord dell'asterismo "cucchiaino da te" nella parte nord del Sagittario come illustrato nell'immagine.(Per maggiori informazioni sulla Hale-Bopp e per la Hyakutake visita la SKY Online's Comet Page.)

Mappa (46K gif) La traiettoria della cometa Hale-Bopp e Kopff sono mostrate tra le stelle fino di magnitudine 8,6. I trattini indicano la posizione all'ora 0 T.U. alla data indicata.

Le posizioni delle comete sono indicate all'ora 0 U.T.:

               Hale-Bopp                     Kopff      
            R.A. (2000) Dec.            R.A. (2000) Dec.
            ================            ================
Giugno 17    19h 13m   -13,3°            19h 18m   -16,6°
       19     19  10    -13,1°            19  19    -16,8°
       21     19   8    -12,9°            19  19    -17,0°

Il solstizio

Questa settimana è segnata dall'arrivo del solstizio di giugno ovvero dal solstizio estivo per il nostro emisfero. Il momento esatto sarà alle ore 2:24 UT del giorno 21, ovvero le 4:24 in Italia.


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