Sky & Telescope
Notiziario settimanale

18 luglio 1997

Edizione italiana a cura di Mario Farina

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La rivista indispensabile di astronomia


Gene Shoemaker (16K JPEG)Una recente fotografia di Gene Shoemaker; si ringrazia l'American Geophysical Union.

Gene Shoemaker, 1928-1997

Con la scomparsa di Eugene Shoemaker, all'età di 69 anni, l'umanità ha perso uno dei suoi più noti scienziati. La sera del 18 luglio, Gene e sua moglie Carolyn sono stati coinvolti in un incidente nell'Australia centrale. Le sue ferite sono risultate fatali mentre lei ha riportato la frattura delle costole ed è stata ritenuta guaribile. La coppia era arrivata in Australia solo sei giorni fa per studiare qualcuno dei numerosi crateri da impatto presenti sul continente, un viaggio agli antipodi che, negli ultimi anni, era diventato un'abitudine.

Meglio conosciuto per il suo lavoro pionieristico nello spiegare la meccanica degli impatti e per la scoperta di oggetti la cui orbita interseca quella terrestre (earth-crossing), Gene raggiunse la fama mondiale nel marzo 1993 per la scoperta, assieme a Carolyn ed al collega David Levy, di una cometa che 16 mesi più tardi, sarebbe caduta su Giove. La cometa Shoemaker-Levy 9 fu solo una delle scoperte che ha portato questo team, composto da marito e moglie, ad essere tra i più prolifici cercatori di comete di questo secolo; si accreditarono anche la scoperta di oltre 800 asteroidi. Uno degli studi che non smise mai di affascinarlo fu quello del Meteor Crater, il cratere meteorico ad est di Flagstaff, in Arizona.

Ancora adolescente, Gene comprese che un giorno gli astronauti avrebbero camminato sulla Luna e da qui partì la sua vita professionale, diretta a farlo diventare uno di loro. Una questione medica però, gli impedì di essere selezionato per il programma Apollo: "Non andare sulla Luna fu la più grande delusione della mia vita", disse anni dopo, "diversamente però, non sarei andato probabilmente con Carolyn all'Osservatorio Palomar a prendere qualcuno dei 25.000 filmati sul cielo notturno, lei li visionò tutti, e non avremmo provato l'emozione della scoperta di quelle cose divertenti che si vedono di notte".


Il Sojourner affronta Yogi (902K animated GIF) Il rover Sojourner della missione Mars Pathfinder si prepara ad analizzare la composizione del ciotolo soprannominato "Yogi" con il suo "alpha proton X-ray spectrometer". Cortesia Jet Propulsion Laboratory.

Le ultime da Marte

Il Mars Pathfinder ed il rover Sojourner hanno portato a termine la seconda settimana di lavoro sulla piana fluviale di Ares Vallis. Le analisi del Sojourner della roccia "Yogi" mostrano che differisce da "Barnacle Bill" e che somiglia maggiormente ad un basalto vulcanico. Tre analisi del suolo hanno rivelato che le piccole particelle intorno alla zona di atterraggio del Pathfinder coincidono con la composizione del suolo scoperta nel 1976 dai Viking 1e 2. Nel frattempo, le indagini della telecamera sul tramonto lasciano supporre che la polvere nella sottile atmosfera di Marte si estenda fino ad un'altitudine di 30 chilometri. I magneti del lander hanno già iniziato a raccogliere dall'aria abbastanza calma, particelle di polvere delle dimensioni di pochi micron ma ancora gli scienziati della missione non hanno compreso il perché della elevata pervasività magnetica della polvere marziana. Sia il Pathfinder che il Sojourner continuano ad operare senza seri problemi.

E' possibile seguire la missione del Pathfinder sul Web della Nasa Mars Pathfinder Home Page o presso il mirror europeo.


AEOS sull'Haleakala La cupola retraibile  dell'AEOS Left: (48K JPEG) L'Advanced Electro-Optical System (AEOS) è l'ultimo telescopio aggiunto ai molti sulla sommità dell'Haleakala alle Hawaii. Con un'apertura di 3,7 metri, è lo strumento di maggior diametro della montagna. A destra: (52K GIF) La particolare cupola retraibile permette di scoprire l'intero telescopio al cielo notturno. Cortesia U.S. Air Force Phillips Laboratory.

Nuovo telescopio con ottica adattiva

L'U.S. Air Force ha reso nota la costruzione di un telescopio del costo di 150 milioni di dollari sulla sommità del Monte Haleakala sull'isola hawaiana di Maui. Denominato Advanced Electro-Optical System, o AEOS, questo strumento ha un'apertura di 3,7 metri ed è equipaggiato con ottiche adattive all'avanguardia. Anche se progettato per seguire ed identificare oggetti in orbita intorno alla Terra, l'AEOS potenzialmente può essere utilizzato per un certo numero di funzioni astronomiche, tra cui lo studio di asteroidi near-Earth. Una delle caratteristiche innovative è la splendente cupola retrattile, che si abbassa e scompare prima di ogni sessione osservativa. Le prime immagini dell'AEOS sono attese per settembre.


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