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La rivista essenziale di astronomia

Sky & Telescope
Notiziario settimanale
21 Giugno 1996

Edizione italiana a cura di Mario Farina

L'universo infrarosso dell'ISO

Lanciato nel Novembre scorso, l'Infrared Space Observatory è un progetto congiunto europeo, americano e giapponese. La missione ISO non è stata completamente esente da difetti: le radiazioni hanno diminuito la sensibilità di alcuni rivelatori e nel Maggio scorso, l'aver inquadrato accidentalmente la Terra ha rischiato di surriscaldare pericolosamente il satellite. Di gran lunga più importanti sono state però le scoperte. Raffreddato ad elio liquido, il satellite può ottenere immagini e spettri a lunghezze d'onda superiori a 200 micron, cioè tutto ciò che va dalle stelle più rosse alle fredde nubi molecolari. Un esempio sono le immagini alle lunghezze d'onda più "calde" che rivelano la presenza di regioni di formazione stellare in diverse galassie simili ad M51.

Ma i veri "cavalli da soma" della missione sono gli spettrometri di bordo. È già stato messo in luce che sono onnipresenti nella nostra galassia molecole di normale acqua e, sebbene in passato ne fosse stata rilevata nello spazio interstellare, non si era potuto localizzarne l'origine con precisione. Gli spettrometri dell'ISO hanno potuto invece rivelarne la presenza negli inviluppi gassosi delle stelle di nuova formazione di tipo spettrale O e B e, all'opposto della scala evolutiva stellare, nei resti di stelle prossime alla fine della loro vita. Inoltre, praticamente ovunque abbia posato lo sguardo, il satellite ha rilevato lo spettro tipico di composti organici denominati idrocarburi policiclici aromatici.

Galileo arriva a Ganimede

Questa settimana, l'Orbiter della Galileo riprenderà a lavorare. Il 27 Giugno, alle 06:29 UT la sonda passerà a soli 884 chilometri dalla superficie di Ganimede, la luna più grande di Giove e, di fatto la più grande dell'intero sistema solare. Osservandola con un telescopio, Ganimede sarà ad est del disco del pianeta, con vicino Europa. Questo sarà il primo passaggio di quello che sarà il lungo tour nel sistema gioviano. Durante il passaggio, l'Orbiter darà il via ad una serie di sei serie di riprese molto dettagliate del satellite, oltre a precisi rilevamenti sulla magnetosfera del pianeta e ad alcune istantanee a distanza di Europa, Io e Giove stesso. Il giorno 28, la Galileo transiterà nel punto più vicino a Giove, passando a 715.000 chilometri dalla superficie, prima di procedere oltre, verso i confini esterni della sua orbita. I responsabili della missione, ritengono che la prima di queste immagini raggiungerà la Terra e sarà pronta ad essere pubblicata il 10 Luglio. La Galileo è arrivata nei pressi di Giove il 7 Dicembre scorso.

Aggiornamento sulla Hale-Bopp

La cometa Hale-Bopp continua ad aumentare lentamente la propria luminosità, aumentando di 0,2 magnitudini ogni settimana. Adesso è in procinto di superare la 6.0, divenendo un facile obiettivo. Non è male per una cometa che si trova ancora a 4 unità astronomiche dal Sole ed a 3 dalla Terra. Gli osservatori riferiscono della presenza di una chioma di 1/4° di diametro e di una debole coda diffusa che punta verso ovest. La cometa si trova poco a nord dell'asterismo "cucchiaino da te" nella parte nord del Sagittario come illustrato nell'immagine.(Per maggiori informazioni sulla Hale-Bopp e per la Hyakutake visita la SKY Online's Comet Page.)

Mappa (46K gif) Le traiettorie delle comete Hale-Bopp e Hyakutake sono indicate tra le stelle che arrivano alla magnitudine 8,6. I trattini indicano la posizione all'ora 0 T.U. alla data indicata.

La posizione della cometa è indicata per l'ora 0 U.T.: 


                    A.R. (2000) Dec.     

                  ================     

Giugno 23     19h  5m    -12.7°

       25     19   3     -12.5°

       27     19   0     -12.3°

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