Sky & Telescope
Notiziario settimanale

24 aprile 1998

Edizione italiana a cura di Mario Farina

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Rilascio dell'HST Saturno nell'infrarosso A sinistra: (34K JPEG) L'Hubble Space Telescope sospeso in fondo al braccio robotizzato nel corso della missione STS-31 dell'aprile 1990. Cortesia NASA. A destra: (28K JPEG) Immagine di Saturno nell'infrarosso realizzata con il NICMOS, uno degli strumenti installati durante la seconda missione di servizio del 1997. Cortesia Erich Karkoschka, NASA e STScI.

Anniversario dell'HST

Il 17 aprile, lo Space Telescope Science Institute ha festeggiato l'ottavo anno di informazioni astronomiche rivoluzionarie ottenute dall'Hubble Space Telescope rilasciando un'immagine di Saturno nell'infrarosso ripresa all'inizio dell'anno da Erich Karkoschka (University of Arizona). L'immagine, in falsi colori e realizzata dal Near Infrared Camera and Multi-Object Spectrometer (NICMOS) rivela dettagli dei vari strati di nubi e foschie presenti nell'atmosfera di Saturno.


Traiettoria della Cassini (36K JPEG) La sonda Cassini effettuerà il suo primo flyby planetario oltrepassando Venere lungo la via che la porterà verso Saturno. Le date su questo grafico della NASA, relativo all'intera traiettoria interplanetaria della Cassini, sono errate di alcuni giorni perché basate sulla prevista data di lancio del 6 ottobre 1997 mentre quest'ultimo avvenne il 15. Cortesia NASA/JPL/Caltech.

La Cassini passa Venere

Dopo sei mesi trascorsi nello spazio, la sonda Cassini diretta verso Saturno (http://www.jpl.nasa.gov/cassini/) effettuerà il suo primo incontro planetario il 26 aprile quando passerà sopre Venere ad un'altitudine di 284 chilometri. La gravità del pianeta aumenterà la velocità della sonda di 26,280 km/h. Lanciata nell'ottobre scorso, la Cassini con la sonda Huygens Titan, fornita dall'Agenzia Spaziale Europea, affronterà un lungo viaggio prima di raggiungere il pianeta degli anelli. Effettuerà infatti altri tre gravity-assist: un secondo di Venere, poi uno della Terra e quindi uno di Giove, prima di arrivare, nel 2004, su Saturno.


Disco di HR 4796 (11K JPEG) Questa immagine infrarossa dal telescopio Keck II rivela un disco di polveri intorno alla stella HR 4796. La parte più interna del disco è stata ripulita. E' in questo modo che, poco dopo l'era della formazione dei pianeti, sarebbe apparso il Sistema Solare dalla distanza di 220 anni luce? Cortesia NASA/JPL/Caltech.

Tracce di un sistema planetario extrasolare

Gli astronomi hanno scoperto quello che sembrerebbe essere l'"anello mancante" nella comprensione della formazione dei pianeti intorno alle stelle. Due gruppi di ricercatori hanno osservato che la stella HR 4796 nel Centauro è circondata da un disco di materia. Michael Werner, David Koerner, Michael Ressler (JPL) e Dana Backman (Franklin and Marshall College) utilizzando il telescopio Keck II di 10 metri sulla sommità del Mauna Kea alle Hawaii, Ray Jayawardhana (Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics) e Charles Telesco (University of Florida) hanno invece compiuto le osservazioni da Cerro Tololo in Chile. Sebbene si conoscano altre stelle circondate da polveri, segno della possible presenza di un sistema planetario, queste nuove osservazioni hanno rivelato che HR 4796 presenta nel disco immediatamente nei pressi della stella, una regione priva di materia. Questa assenza suggerirebbe fortemente che dei pianeti in formazione abbiano "ripulito" questa zona. La zona sgombra da polveri ha un diametro di circa 100 unità astronomiche, poco più grande del nostro sistema solare.


Primo specchio del VLT (42K JPEG) Il 12 aprile, il primo dei quattro specchi primari di 8,2 metri di diametro del Very Large Telescope è stato posto al sicuro nella sua cella. Cinque giorni dopo è stato accoppiato al resto della struttura del telescopio, sulla sommità di una montagna cilena. Cortesia European Southern Observatory (ESO).

Installato il primo specchio del VLT

Il 17 aprile, il Very Large Telescope dell'European Southern Observatory ha compiuto un altro importante passo verso la sua ultimazione. Il primo degli specchi di 8,2 metri di diametro è stato montato in una delle quattro strutture in cima al Cerro Paranal in Cile. La "prima luce" di questo strumento dovrebbe arrivare alla fine di maggio. (Per maggiori informazioni ed immagini vedere il comunicato stampa dell'ESO.)


Sudbury Neutrino Observatory (33K JPEG) Questa immagine artistica mostra le caratteristiche principali del Sudbury Neutrino Observatory, costruito nel sottosuoo canadese. Un serbatoio di acqua pesante di 12 metri di diametro è circondato da tubi fotomoltiplicatori progettati per registrare i deboli lampi di luce provocati dal passaggio di neutrini solari. Cortesia Sudbury Neutrino Observatory.

La grande inaugurazione del Sudbury Neutrino Observatory

Un altro ossevatorio SOTTERRANEO è prossimo al completamento. Il 28-29 aprile si terrà la cerimonia d'inaugurazione del Sudbury Neutrino Observatory, posto a 2 chilometri sotto Sudbury nell' Ontario. Il rilevatore, progettato per osservare i neutrini prodotti dalle reazioni della fusione solare, fa uso di 1.000 tonnellate di acqua pesante (D2O) poste in un serbatoio di 12 metri di diametro realizzato in materiale acrilico. Tra gli ospiti della festa sotterranea, sono attesi Stephen Hawking, John Bahcall ed il Nobel Bertram Brockhouse. Se non siete stati invitati, potete comunque partecipare all'evento in diretta su Internet grazie a Science North.


Martin Rees John Diebel Left: (33K JPEG) Sir Martin Rees, destinatario del Bower Award and Prize for Achievement in Science del 1998. A destra: (30K JPEG) John Diebel, vincitore del Bower Award for Business Leadership del 1998. Si ringrazia il Franklin Institute Science Museum per le fotografie.

I premi Bower

Il 30 aprile Sir Martin Rees, astronomo della Real Casa britannica, sarà insignito dell Bower Award and Prize for Achievement in Science 1998 dal Franklin Institute di Philadelfia. Il premio, di 250.000 dollari, viene assegnato annualmente a "scienziati distintosi per il notevole impegno nella vita o nelle scienze fisiche." L'Istituto onorerà anche John C. Diebel, fondatore e responsabile esecutivo della Meade Instruments Corp., del Bower Award for Business Leadership. Verrà citato per "il suo coraggio, l'acume e la capacità di guidare una società commerciale fondata sulla premessa di rendere l'astronomia accessibile ed economica per il pubblico". Quest'ultima onoreficenza non prevede un premio in denaro.


L'AXAF in orbita (24K JPEG) Il "pezzo forte" nell'agenda astronomica della NASA per il 1998 è l'Advanced X-ray Astrophysics Facility (AXAF). Dopo il suo lancio effettuato a bordo dello Space Shuttle, rinviato alla fine dell'anno, l'AXAF ascenderà ad un'orbita dalla quale potrà compiere osservazioni dettagliate ed estremamente sensibili delle sorgenti cosmiche di radiazioni X. Cortesia TRW.

Nome per sonda cercasi...

La NASA e l'Advanced X-ray Astrophysics Facility (AXAF) Science Center stanno sponsorizzando un concorso per trovare un nome all'AXAF, il terzo dei "grandi osservatorii" della NASA. I nomi di Edwin P. Hubble ed Arthur H. Compton sono associato ai grandi predecessori dell'AXAF: l'Hubble Space Telescope ed il Compton Gamma Ray Observatory. Ufficialmente l'AXAF, il cui lancio e' previsto per dicembre con lo Space Shuttle, non e' stato ancora battezzato. Il vincitore del concorso avra' come premio il viaggio per poter assistere, dal Kennedy Space Center della NASA, al lancio in diretta. Il regolamento del concorso e' disponibile sul World Wide Web, telefonicamente al 617-496-7941 o scrivendo a: AXAF Contest, AXAF Science Center, Office of Education and Public Outreach, 60 Garden St., MS 83, Cambridge, MA 02138, USA. E' possibile chiedere chiarimenti via e-mail all'indirizzo: contest@cfa.harvard.edu. Il termine scade il 30 giugno.


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