Sky & Telescope
Notiziario settimanale

26 dicembre 1997

Edizione italiana a cura di Mario Farina

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Semaforo rosso per l'RGO

Il 12 dicembre il Consiglio per la ricerca astronomica e nella fisica delle particelle britannico (Particle Physics and Astronomy Research Council - PPARC) ha respinto il piano finanziario che avrebbe permesso la permanenza a Cambridge del Royal Greenwich Observatory. Il progetto, proposto dagli amministratori dell'osservatorio, era stato concepito in risposta alla precedente decisione del consiglio di chiudere il sito. Anche se i vertici dell'RGO sperano ancora di trovare i finanziamenti necessari, le possibilità che l'osservatorio si avvii alla chiusura sembrano decisamente aumentate. Alcune sezioni, tra cui gli archivi, potrebbero venire assorbite dal National Maritime Museum presso il sito originario nella zona sudest di Londra.


David N. Schramm (23K JPEG) L'astrofisico David Schramm. Cortesia Università di Chicago.

David N. Schramm (1945-97)

Il 19 dicembre è deceduto uno dei più importanti astrofisici del mondo. David N. Schramm, 52 anni, ha perso la vita cadendo con il suo piccolo aereo nel Colorado. Schramm si distinse nello studio dell'unificazione delle varie branche della fisica delle particelle, della fisica nucleare e dell'astrofisica per giungere ad una migliore comprensione della nucleosintesi, della nascita e dell'evoluzione dell'universo primordiale. Autore e co-autore di oltre 350 articoli scientifici e di 15 libri, con le suo spiegazioni dei principi cosmologici sulle pagine di Sky & Telescope, si accattivò la stima di molti lettori. Per ulteriori informazioni, consultate il comunicato stampa dell'Università di Chicago.


La cometa Hale-Bopp (24K JPEG) La coda blu dei gas della cometa Hale-Bopp e quella bianca delle polveri iniziarono a mostrare delle intricate strutture alla metà marzo 1997. Dennis di Cicco di Sky & Telescope l'ha fotografata la mattina del 17 marzo dai cieli bui a sud di Boston, Massachusetts, utilizzando un camera Schmidt di 20 f/1.5.

La fine del 1997

In questi ultimi giorni del 1997 è tempo di bilanci e riflessioni sugli emoziananti eventi astronomici che hanno segnato questo anno. La cometa Hale-Bopp, la seconda cometa luminosa in due anni, ha portato milioni di possibili appassionati verso cieli bui e all'oculare dei telescopi per prendere visione di questa spettacolare cometa. La cometa si è guadagnata un posto nel libro dei primati rimanendo visibile ad occhio nudo più a lungo di qualsiasi cometa di cui si ha notizia. Il Mars Pathfinder ha provato che "piccolo, veloce e meno costoso" è conveniente ed ha fatto conoscere l'apprensione che accompagna l'esplorazione planetaria a milioni di utilizzatori di Internet, che hanno seguito con il fiato sospeso i problemi del piccolo rover chiamato Sojourner. Gli astronomi hanno proseguito il dibattito sulla possibilità che la Terra sia colpita da centinaia di minicomete e sul meteorite marziano che proverebbe l'esistenza della vita sul pianeta rosso. I satelliti per l'osservazione solare hanno fornito il più completo monitoraggio dell'attività solare, mentre Urano ha due nuove lune e così è anche per altri due asteroidi. La sonda Galileo ha concluso la sua missione principale intorno a Giove e ci ha inviato enigmatiche immagini della luna ghiacciata Europa che suggeriscono la presenza di un oceano al di sotto della crosta ghiacciata e, forse, della presenza di vita.


Eclisse solare, luglio 1991 (12K JPEG) La grande eclisse caraibica del 26 febbraio 1998 diverrà l'evento più popolare di questo tipo dopo quella del luglio 1991, visibile in questa fotografia realizzata da Dennis di Cicco di S&T, che l'osservò dal Messico.

Guardando al 1998

Se è impossibile sapere in anticipo quali dirompenti rivelazioni astronomiche verranno fatte nel prossimo anno, sono molti gli avvenimenti che possiamo conoscere con anticipo. Il 26 febbraio ci sarà un'eclisse totale di Sole osservabile(si spera) dagli assolati Caraibi. Lo sciame novembrino delle Leonidi potrebbe portarci quella "tempesta" che gli astronomi aspettano di vedere da tre decadi. Senza dubbio poi, verranno nuove scoperte dagli occhi artificiali dell'Hubble Space Telescope, della Galileo e del Mars Global Surveyor. Buon Anno!


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