Sky & Telescope
Notiziario settimanale

26 settembre 1997

Edizione italiana a cura di Mario Farina

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Stella di neutroni isolata (44K JPEG) Questa immagine nel visibile di Hubble mostra un punto indefinito (indicato dalla freccia) di 25° magnitudine nella stessa posizione di una sorgente X nota in precedenza ma non identificata. Ulteriori analisi del telescopio orbitante ne hanno rivelato le dimensioni, meno di 28 chilometri di diametro, e la temperatura: superiore a mezzo milione di gradi centigradi. Nel cosmo, l'unico oggetto che corrisponde a questa descrizione è una stella di neutroni. Cortesia Fred Walter (SUNY Stony Brook) e NASA.

Hubble osserva una stella di neutroni solitaria

Aspettando nuove spettacolari immagini di Hubble, vediamo quella rilasciata questa settimana dallo Space Telescope Science Institute che ci mostra la prima immagine diretta, nel visibile, di una stella di neutroni isolata. Le osservazioni di Hubble ci hanno fornito le caratteristiche di questo oggetto di 25° magnitudine: un diametro non superiore a 28 chilometri ed una temperatura superficiale di 670.000° Celsius. Oltre ad una stella di neutroni, nessun altro oggetto presenta caratteristiche simili. L'astronomo Fred Walter (State University of New York, Stony Brook) ha utilizzato l'Hubble per cercare la controparte visibile di una sorgente di radiazioni X, rilevata nel 1992 dal satellite ROSAT, nella costellazione della Corona Australe. L'immagine, grande quanto la punta di uno spillo, della stella di neutroni realizzata dalla Wide Field and Planetary Camera 2 di Hubble si trova a soli 2 secondi d'arco dal centro del quadrato al cui interno è stata approssimativamente localizzata la sorgente X. Si ritiene che il nucleo collassato della stella si trovi a meno di 400 anni luce di distanza.


Asteroide colpisce la Terra (22K JPEG) Accidenti, che botta ! Un asteroide colpisce la Terra provocando devastazioni a lungo termine sulla superficie e nell'atmosfera del nostro pianeta, è questo il tema del dipinto realizzato da Don Davis. Un impatto molto più potente di quello illustrato, potrebbe aver portato alla creazione del nostro satellite miliardi di anni fa. Cortesia NASA.

Formazione della Luna: una nuova ricetta

In agosto, Shigeru Ida (Tokyo Institute of Technology), Robin Canup (University of Colorado) e Glen Stewart (University of Colorado) annunciarono altri limiti imposti alla teoria sulla formazione lunare, provenienti dai loro modelli elaborati al computer. Analizando l'idea che un oggetto delle dimensioni di Marte avesse colpito di striscio la Terra nella sua infanzia, un'ipotesi concepita per la prima volta da William Hartmann e Donald R. Davis nella metà degli anni '70. La teoria del "Big Splat", il "grande schianto", incontrò ampi favori tra i geochimici poiché spiegava, tra le altre cose, il basso contenuto in ferro e la completa mancanza d'acqua del nostro satellite. Adesso, nel numero di Nature del 25 settembre i ricercatori spiegano che, dopo questo impatto, la regione esterna dei detriti dell'impatto, in orbita intorno alla proto-terra, si sarebbe riunita per formare un corpo delle dimensioni della Luna dopo appena un anno. Il risultato ottenuto è stato sempre lo stesso, indipendentemente dal numero e dalle dimensioni dei frammenti iniziali. La vera sorpresa però, è che solo dal 15 al 40 per cento dei frammenti dell'impatto avrebbero preso parte alla formazione della Luna. I ricercatori fanno inoltre notare che nei 2/3 delle simulazioni, l'aggregazione dei detriti ha portato alla formazione di due satelliti.


La Cassini su Saturno (34K JPEG) Il lancio della sonda Cassini è previsto per il prossimo 13 ottobre. Come mostra il disegno, dopo un viaggio di quasi sette anni in direzione di Saturno, nel 2004 si accenderanno i razzi che la immetteranno in orbita intorno al pianeta degli anelli. Cortesia ASA/JPL/Caltech.

La Cassini è pronta al lancio

Soddisfatta delle condizioni di salute della sonda, la NASA ha annunciato la settimana scorsa che la finestra di lancio per l'orbiter Cassini si aprirà alle 8:55, TU, del 13 ottobre. La finestra si chiuderà alle 11:15 TU. La Cassini e la sonda Huygens Titan, forniti dall'Agenzia Spaziale Europea, saranno lanciati a bordo del vettore Titan IVB. La navicella impiegherà più di sei anni per arrivare al pianeta degli anelli, effettuando diversi passaggi ravvicinati di altri pianeti (fly-by) per sfruttarne la spinta gravitazionale per arrivare, nel 2004, su Saturno. La partenza della missione era prevista originariamente per il 6 ottobre ma è stata ritardata di una settimana a seguito delle riparazioni seguite al danneggiamento della Huygens in un incidente.

Per saperne di più, visitate la Cassini home page.


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