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La rivista essenziale di astronomia

Sky & Telescope
Notiziario settimanale
27 settembre 1996

Edizione italiana a cura di Mario Farina

Eclissi di Luna (23K jpeg) Dennis di Cicco, collaboratore di S&T , ha ottenuto questa immagine della Luna il 26 settembre, pochi attimi prima della fine della totalità con un telescopio Meade Schmidt-Cassegrain di 40 cm ( rapporto focale approssimativo f/5 ). L'osservazione è stata effettuata da Sudbury, Massachusetts.
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Un'eclissi di Luna eccellente

Sebbene quasi tutti gli abitanti del Nord America avessero una poltrona in prima fila per l'eclisse totale di Luna del 26 settembre, una tempesta ha rovinato lo spettacolo a buona parte degli Stati Uniti centro-orientali. Coloro che sono riusciti a vederla, l'hanno descritta come leggermente più luminosa che negli anni passati; nella scala Danjon, che prevede dei valori da 0 a 4, molti osservatori hanno classificato l'evento di classe 2 o 2,5. La colorazione rossastra era evidente, specialmente verso l'inizio della totalità, mostrando un cambiamento rilevante rispetto all'aspetto grigiastro-beige degli ultimi anni. Craig Paul, da Lawrence nel Kansas, ha rilevato che a metà dell'eclissi, la Luna era scura a sufficienza da rendere invisibili i raggi che dipartono dal cratere Tycho. Robert Lightbown di Caribou nel Maine, è rimasto piacevolmente sorpreso dal numero di stelle rese visibili dall'oscuramento della totalità. Molti osservatori del Massachusetts sono stati testimoni dell'apparizione di una splendida meteora poco dopo l'inizio della fase di penombra dell'eclisse.

Un discorso a parte nel fenomeno eclissi è stata la vicinanza di Saturno, che, proprio il 26 ha raggiunto l'opposizione. Con telescopi modesti, gli anelli del pianeta erano visibili come una barra sottile e molti osservatori sono sobbalzati alla vista dei satelliti Teti, Rea, Titano e Giapeto nel lato ovest di Saturno.
Questa è stata l'ultima eclissi osservabile dal Nord America fino all'anno 2.000, solo il 23 marzo prossimo sarà visibile un'eclissi parziale.


Entusiasmo per il meteorite marziano

Questa settimana a Washington, D.C., si riunirà un comitato scientifico per decidere come utilizzare al meglio la dibattuta meteorite marziana rinominata ALH84001. Si tratta della famosa pietra nella quale un team della NASA e della Stanford University hanno trovato quelli che ritengono siano fossili di vita microscopica. La meteorite a forma di patata pesa solo 1,9 chilogrammi, e si può immaginare quanti siano i laboratori che abbiano richiesto di analizzarla. Per maggiori informazioni vedi "Vita dal passato di Marte ?"


Mappa (40K gif) Il percorso della cometa Hale-Bopp nel 1996. Visibile ad occhi esperti, la cometa è un facile obiettivo per binocoli e piccoli telescopi.

Hale-Bopp in ripresa

Le prospettive per l'osservazione della Hale-Bopp per questa settimana sono buone. La Luna si sta calando e, secondo Charles Morris, una debole eruzione che ha spinto verso i valori più bassi della 5° magnitudine. La sua posizione per la settimana prossima è indicata per l'ora 0 U.T. ( equinozio 2.000 ):

Cometa Hale-BoppA. R.Decl.
29 settembre17h 29.7m-5° 06'
1° Ottobre17h 29.7m-5° 00'
3 Ottobre17h 29.8m-4° 54'
5 Ottobre17h 30.0m-4° 48'

Per maggiori informazioni sulla cometa Hale-Bopp visita la SKY Online's Comet Page.


Nettuno dall'HST (34K jpeg) Nettuno ha un evidente color acqua a causa del metano nella sua atmosfera che assorbe alcune lunghezze d'onda della luce rossa. Il fatto sorprendente di queste due immagini del 1994 di Hubble di entrambi gli emisferi del pianeta, è che non v'è traccia della Grande Macchia Scura, estremamente evidente nelle immagini ottenute dal Voyager II durante il fly-by del 1989. Cortesia David Crisp, team scientifico della Wide Field and Planetary Camera 2 e NASA.

Nettuno a quota 150

A causa dei frenetici preparativi per l'eclisse di Luna della settimana scorsa, abbiamo dimenticato di ricordare un'importante avvenimento, una vera e propria pietra miliare nella storia dell'astronomia: il 23 settembre ha segnato il 150° anniversario della scoperta del pianeta Nettuno, osservato per la prima volta da Johann Galle ed Heinrich d'Arrest nel 1846 con un rifrattore di 23 cm all'Osservatorio di Berlino.


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