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La rivista essenziale di astronomia

Sky & Telescope
Notiziario settimanale
28 giugno 1996

Edizione italiana a cura di Mario Farina

Galassie lontane (24K gif) Una piccolo estratto dall'Hubble Deep Field. Notevoli spostamenti verso il rosso, la maggior parte dei quali dovuti probabilmente alla rapida espansione dell'universo, hanno reso ( da sinistra nell'immagine ) la galassia invisibile nell'ultravioletto, nella luce blu ed arancione. Solo nel vicino infrarosso diviene visibile ( ultimo fotogramma a destra ). A cura di K. Lanzetta, A. Yahil, e NASA.

Le prime stelle?

Nel dicembre scorso, l'Hubble Space Telescope ha fissato lo sguardo per più di 100 ore su una porzione di cielo "vuota" nella costellazione dell'Orsa Maggiore, ottenendo l'immagine nel visibile, più profonda mai ottenuta prima. Il notevole risultato ( soprannominato Hubble Deep Field) ha rivelato circa 1.600 galassie, alcune delle quali talmente deboli da raggiungere la 30esima magnitudine - un miliardo di volte meno luminose della stella più debole visibile ad occhio nudo. Nel numero del 27 giugno della rivista Nature, Ken Lanzetta, Amos Yahil (SUNY/Stony Brook) e Alberto Fernandez-Soto (Cantabria University, Spagna) spiegano come hanno utilizzato i colori delle galassie del Deep Field per valutarne lo spostamento verso il rosso e quindi quanto indietro nel tempo abbiamo guardato.

Ed è veramente molto indietro. Circa il 20 per cento delle galassie sembra avere uno spostamento verso il rosso ( redshift ) superiore a 2, ciò implica che la luce abbia viaggiato per circa 7 miliardi di anni. Sei oggetti sembrano avere redshift maggiori di 5. In questo caso, le loro stelle hanno brillato meno di un miliardo di anni dopo il Big Bang. In alcune galassie, l'arrossamento potrebbe eessere dovuto ad altri fenomeni, come la presenza di polveri che ben mimetizzerebbero lo spostamento dovuto all'espansione dell'universo. Ma nel complesso, l'obiettivo dell'ambizioso progetto di osservare le galassie primordiali, sembra essere stato raggiunto.


Ganimede dalla Galileo Questa immagine di Ganimede è stata presa dalla Galileo il 9 giugno, più di due settimane prima del flyby, avvenuto nella notte tra il 26-27 scorso. Alcune informazioni sono state omesse per ridurre il tempo di trasmissione dei dati a Terra. A cura della NASA.

Positivo incontro con Ganimede

La settimana scorsa, l'orbiter della Galileo è passato ad 844 chilometri dalla superficie di Ganimede, la luna più grande di Giove. Dopo aver viaggiato per 35 minuti, alle 10:24 ora locale, un segnale radio ha raggiunto la Terra annunciandone la notizia, accolto da applausi e felicitazioni al Jet Propulsion Laboratory in California. L'orbiter ha compiuto sei serie di riprese di Ganimede ed alcune istantanee a distanza di Europa, Io, e Giove. Inoltre ha effettuato rilevamenti sulla magnetosfera del pianeta, nonostante uno degli strumenti, quello per la rilevazione di particelle cariche, abbia avuto qualche problema e sia stato temporaneamente spento. Adesso, per mezzo dello zoppicante sistema di trasmissioni della Galileo, le immagini saranno trasmesse a Terra e presentate al pubblico il 10 luglio prossimo.


CH Cigni ha toccato il fondo

La stella variabile CH cigni, che poteva essere osservata con piccoli telescopi amatoriali, ha continuato la sua caduta di luminosità verso minimi storici. Janet Mattei dell'American Association of Variable Star Observers riferisce che CH Cigni ha raggiunto un abbassamento di luminosità mai registrato in precedenza ( dal 1929 ). Gli osservatori riportano che nelle ultime due settimane ha raggiunto la magnitudine 10. Le coordinate ( equinozio 2.000 ) sono ascensione retta 19h 24,5m, declinazione +50° 14'. Una mappa ed altri dettagli sono stati pubblicati nel numero dello scorso settembre di Sky & Telescope, a pagina 64.


La Luna ostacola la vista della cometa Hale-Bopp

Questa settimana la Luna ostacolerà la visione della cometa Hale-Bopp, che è circa della sesta magnitudine. La cometa si trova poco a nord dell'asterismo "cucchiaino da te" nella parte nord del Sagittario. (Per maggiori informazioni sulla Hale-Bopp e per la Hyakutake visita la SKY Online's Comet Page.)

Mappa (46K gif) Le traiettorie delle comete Hale-Bopp e Hyakutake sono indicate tra le stelle che arrivano alla magnitudine 8,6. I trattini indicano la posizione all'ora 0 T.U. alla data indicata.

La posizione della cometa è indicata per l'ora 0 U.T.:


                    A.R. (2000) Dec.     

                  ================     

giugno 29     18h  57m    -12.1°

luglio  1     18   55     -11.9°

        3     18   52     -11.7°


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