Il Notiziario di
Sky & Telescope

Edizione italiana a cura di Mario Farina

Logo S&T
La rivista indispensabile di astronomia

Mercoledi 26 gennaio

A sinistra: Come hanno potuto vedere gli impazienti astronomi, la "prima luce" raccolta il 26 gennaio ha brillato attraverso il terzo riflettore del Very Large Telescope del European Southern Observatory. Si ringrazia l'ESO. Cliccate sull'immagine per ingrandirla.

VLT: ora sono tre

L'European Southern Observatory ha annunciato oggi che il terzo dei quattro riflettori del Very Large Telescope ha raggiunto la "prima luce" due noti fa, dalla sommità del Cerro Paranal in Cile. Il 26 gennaio, il Telescopio Melipal è stato puntato verso una luminosa stella e una camera ha catturato i fotoni riflessi dallo specchio di 8,2 metri di diametro alle 21:50 ora locale. Circa mezz'ora dopo, una fotocamera di prova applicata al fuoco del riflettore Cassegrain ha ripreso un ammasso stellare in Eridano. Più tardi, nella notte, tre telescopi del VLT, per una superficie totale di uno specchio di 160 metri quadrati, hanno osservato il ciello nello stesso momento.

Nelle prossime settimane, Melipal verrà sottoposto ad ulteriori test prima di raggiungere i telescopi fratelli per i normali studi scientifici. I primi due, Antu e Kueyen, videro la prima luce rispettivamente nel maggio 1998 e nel marzo 1999. Il quarto gigantesco riflettore, Yepun, dovrebbe essere completato alla fine di quest'anno.I nomi dei telescopi derivano da quelli di oggetti celesti nel linguaggio nativo Mapuche.

Per ulteriori informazioni ed immagini, leggete il comunicato stampa online.


Mercoledi 26 gennaio

Dottie Peltier

A sinistra: Dorotha ("Dottie") Peltier, vedova del leggendario astrofilo Leslie C. Peltier, mostra il suo primo telescopio, lo "strawberry spyglass", uno dei cimeli di Peltier esibite alla Biblioteca Pubblica di Delphos (Ohio). Si ringrazia Esther Bielawski, Delphos Herald. Cliccate sull'immagine per ingrandirla.

L'Ohio celebra il centenario di Peltier

La Delphos Public Library dell'Ohio e il Delphos Herald hanno unito gli sforzi per onorare il lor figlio prediletto Leslie C. Peltier (1900-1980), il cacciatore di comete ed osservatore di variabili di fama internazionale. L'occasione è stata il centennale della nascita di Peltier e la ristampa, da parte della Sky Publishing della sua autobiografia, Starlight Nights: The Adventures of a Star-Gazer.

La biblioteca ha organizzato una mostra dei cimeli di Peltier tra cui troviamo il suo primo telescopio (acquistato a sedici anni con il denaro giuadagnato con la raccolta delle fragole), le prime edizioni dei suoi libri, l'album fotografico di famiglia, gli amati libri della sua raccolta ed altri ricordi. La mostra durerà sino al 31 gennaio.

In tutto l'Ohio, il Lima News ha segnato il centenario di Peltier nel numero del 19 gennaio con un lungo articolo e ieri, alla stazione radio WOSU di Columbus e Daytona, l'astronomo Tom Burns dell'Ohio Wesleyan's Perkins Observatory ha parlato del libro Starlight Nights nel suo programma "Il cielo notturno".

Definito da Harlow Shapley dell'Harvard College Observatory il "più grande astronomo non-professionista del mondo" , Leslie Peltier fu uno degli osservatori del XX secolo più prolifici, con 12 comete e sei novae scopertee 132.000 osservazioni di stelle variabili all'attivo. La sua autobiografia racconta il raggiungimento di questi obiettivi nel contesto della sua vita nella campagna del midwest americano. La nuova edizione di Starlight Nights (disponibile presso la Sky Publishing) comprende un'introduzione di David H. Levy e delle fotografie mai pubblicate provenienti dall'archivio di famiglia.


Martedi 25 gennaio

A sinistra: Il programma e screensaver SETI@home con la versione 2 ha un nuovo aspetto. Cliccate sull'immagine per ingrandirla.

Aggiornato SETI@home

Sin dal suo lancio nel Maggio 1999, SETI@home è divenuto un progetto di "computerizzazione distribuita" di enorme popolarità. Attualmente oltre 1,6 milioni di partecipanti mettono a disposizione il proprio personal computer per vagliare le osservazioni del radiotelescopio di Arecibo alla ricerca di segnali provenienti da una sorgente extraterrestre. Al momento, tutti questi computer hanno compiuto l'equivalente di 166.000 anni di elaborazione.

Ora SETI@home ha rilasciato una versione aggiornata del programma, che funziona come uno "screen saver", attivandosi quando un PC è inutilizzato. La versione 2.0 per Windows 95/98/NT e MacOS non appare molto differente dalla versione 1.0 ma include nuovi dispositivi di sicurezza che, secondo le speranze dei progettisti, serviranno a preservarne l'integrità prevenendo la modifica del programma e dei dati elaborati da parte degli hackers. E' possibile scaricare la nuova versione dal sito Web SETI@home.

Se già partecipate a SETI@home, entrate a far parte del team di Sky & Telescope, uno delle centinaia di "clubs" organizzati dal progetto.

Per maggiori informazioni su SETI@home, leggete il numero di Ottobre di Sky & Telescope (pagina 68).


Lunedi 24 gennaio

A sinistra: Il 10-11 gennaio sono state riprese dall'Hubble Space Telescope delle nuove immagini della nebulosa planetaria NGC 2392, la Nebulosa Eschimo. con la Wide Field and Planetary Camera 2. A destra: Le strutture ad arco visibili all'interno dell'ammasso galattico Abell 2218 sono immagini distorte di galasse sullo sfondo. La WFPC2 ha effettuato questa ripresa l'11-13 gennaio. Si ringraziano la NASA, l'ESA, Andrew Fruchter (STScI) e l'ERO team (STScI). Cliccate sull'immagine per ingrandirla.

Hubble torna al lavoro

Gli astronauti a bordo dello Space Shuttle Discovery in Dicembre hanno fatto visita all'Hubble Space Telescope riportandolo in vita. Alcune tra le prime immagini della rinata sonda sono state rilasciate oggi dallo Space Telescope Science Institute. Una di queste mostra la nebulosa planetaria NGC 2392, chiamata la Nebulosa Eschimo, nella costellazione dei Gemelli. Le striature di gas e polvere si trovano all'interno di una bolla in espansione espulsa dalla stella morente. Striature molto più grandi sono quelli visibili nell'immagine di Hubble dell'ammasso galattico Abell 2218, nella costellazione del Drago. Gli archi luminosi sono dei miraggi, le immagini delle galassie sullo sfondo sono state distorte nel momento in cui la luce è stata piegata dalla massa delle galassie in primo piano. Le galassie "distorte gravitazionalmente" si trovano da 5 a 10 volte più lontano dell'ammasso galattico, che è a circa 2 miliardi di anni luce di distanza. Consultate lo STScI Web site per maggiori informazioni.


Copyright © 2000 Sky Publishing Corporation, Tutti i diritti riservati.
Informatevi sulla nostra politica sui diritti d'autore e le autorizzazioni