Il Notiziario di
Sky & Telescope

Edizione italiana a cura di Mario Farina

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La rivista indispensabile di astronomia

Un telescopio spaziale per astrofili

A proposito del meteorite americano

Previsioni meteo per Marte: polveroso!

Un alone di gas caldi circonda una vicina galassia a spirale

Avvistato un bolide sui cieli degli Stati Uniti nord-orientali

Onde nel Ragno rosso

I "calori" di Table Mountain

Un ammasso globulare giovane


Martedi 31 luglio

In alto: Se verrà costruito veramente, il telescopio amatoriale della Stazione Spaziale Internazionale rivelerebbe dettagli su Giove e di altri soggetti sino a 0,2 secondi d'arco (a destra) , non si tratta dello standard dell'Hubble Space Telescope (a sinistra) ma sarebbe una definizione comparabile alle migliori immagini realizzabili dai più grandi telescopi terrestri. Cortesia Richard Berry. Cliccate sull'immagine per ingrandirla.

Un telescopio spaziale per astrofili

Dopo aver speso due anni a sviluppare l'idea, l'Astronomical League ha annunciato il piano di progettare ed in seguito pilotare un telescopio che verrà montato sulla Stazione Spaziale Internazionale entro cinque anni. Il telescopio avrà un'apertura da a cm, abbastanza da risolvere dettagli di 0,2 secondi d'arco di pianeti, nebulose e galassie.

La risposta della NASA e della Boeing (il principale fornitore della SSI) è stata entusiastica. Il 27 luglio, il presidente della League Charles E. Allen III ed il responsabile del progetto Orville Brettman hanno parlato delprogetto con Louis Mayo, delle operazioni scientifico-spaziali presso il NASA/Goddard Space Flight Center. Mayo, che ha cercato di rendere più popolare il progetto SSI, has pledged to help guide the project through NASA's approval process. Oltre a Brettman, la League ha tapped l'esperto di immagini Richard Berry ed altri ben noti astrofili a partecipare come leader dei team del progetto. "La proposta è stata nostra", ha chiarito Brettman, "ma sarà la Boeing a costruirlo" e la NASA a pagarlo.

Una volta lanciato nel 2006, (dopo il completamento del montaggio della SSI), il telescopio sarà posto e su una struttura attaccata ad una delle principali componenti del complesso orbitante. In seguito la NASA gierà il controllo ai membri della League, che coordineranno tutte le operazioni, obiettivi, fotografie e distribuzione dei dati. Secondo il progetto, metà delle osservazioni saranno riservate agli scolari di tutto il mondo. "L'ISS-AT sarà un progetto spaziale aperto e di semplice utilizzo e disponibile al pubblico" ha commentato Berry. Gli obiettivi primari saranno le riprese settimanali dei pianeti quando si troveranno relativamente vicini alla Terra e le immagini ad alta risoluzione delle 5.000 galassie più luminose. La gestione del telescopio sarà molto più snella, molto più veloce di quella possibile con l'Hubble Space Telescope, alle improvvise apparizioni di supernovae, comete ed altri eventi cosmici.

A Mac Gardiner, membro della Battle Point Astronomical Association a nord-ovest dello Stato di Washington, un paio di anni fa venne l'idea di mettere un telescopio amatoriale a bordo della stazione spaziale. Il progetto attuale è basato su un sistema ottico Ritchey-Chrétien con una lunghezza focale effettiva di circa 18 metri su una montatura a tre assi.Il rivelatore proposto è un CCD di grande formato (3.072 per 2.048 pixels), che registrerà le immagini attraverso una serie di filtri colorati. Secondo Brettman, un prototipo di 30 cm di apertura dovrebbe essere installao entro i prossimi sei mesi e nell'anno seguente dovrebbe iniziare la raccolta di dati controllata a distanza.

Da notare che non è la prima volta che un grupop di appassionati tenta di raggiungere lo spazio. All'inizio degli anni '80, gli studenti del Rensselaer Polytechnic Institute di New York formarono l'International Space Research Group iniziando il lavoro su un telescopio denominato Amateur Space Telescope di 30 cm di aprtura equipaggiato con un rivelatore di 256 per 256 pixels. Il team dell'ISRG sperò di portare il suo carico in orbita insieme con il lancio di qualche altro satellite ma l'interesse nel progetto svanì con il crescere delle difficoltà tecniche.

— J. Kelly Beatty —

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Venerdi 27 luglio

A sinistra: Secondo le misure del satellite effettuate dal Dipartimento della Difesa, la meteora ha fatto il suo ingresso nell'atmosfera sopra Scranton, Pennsylvania, viaggiando quasi in direzione est-ovest. Ciascun punto rosso mostra un punto da cui è stato visto il fenomeno. L'oggetto si è spezzato durante l'ingresso ed i meteoriti potrebbero trovarsi probabilmente nella Sproul State Forest nella Pennsylvania occidentale. Cartina di Sky & Telescope basata sui rapporti di André Knöfel (Fireball Data Center, International Meteor Organization) e Joe Rao (Skyway, Inc.).

A proposito del meteorite americano

Sembra certo che il meteorite di Lunedi sia passato nell'atmosfera sopra la Pennsylvania centrale, forse spargendo i suoi frammenti sui boscosi territori della Sproul State Forest. I satelliti del Dipartimento della Difesa hanno seguito la fiammata del meteorite per diversi secondi, con inizio dalle 18:19:11 orario della costa orientale. Il percorso è iniziato sopra Scranton (75.6°W, 41.5°N) terminando 140 km ad ovest sopra la città di Williamsport (77.3°W, 41.3°N). Durante la corsa, si è abbassato da un'altitudine di 82 km a quella di 32. Nonostante la luce del giorno, la meteora è stata sufficientemente luminosa da poter essere avvistata dal Canada alla Virginia.

Nel suoi ultimi attimi, ha creato un bang sonico che ha colpito il terreno. L'esperto di meteore Peter Brown (Los Alamos National Laboratory), che sta analizzando le registrazioni del satellite, ha detto a Sky & Telescope, "Vi posso garantire almeno che l'oggetto si è spezzato". La ricostruzione della sua orbita ed il tracciato di volo appaiono difficoltosi perché è incerta la velocità d'ingresso anche se è probabile che vari da 17 a 20 km al secondo. Brown ritiene che qualsiasi cosa sia rimasta di questo oggetto, probabilmente si è dispersa lungo un percorso lungo 30 km.

Anche le sue dimensioni sono un'incognita. I sensori nel visibile e nell'infrarosso del satellite hanno registrato un'energia luminosa pari a 1,3 miliardi di joules, corrispondenti ad un'energia cinetica d'impatto equivalente a quella di 3.000 tonnelate di tritolo (1/5 della potenza della bomba di Hiroshima). Meteoroidi con quest'energia colpiscono la Terra circa 10 volte all'anno, se si fosse trattato di un oggetto di tipo pietroso, come la maggior parte delle meteoriti, avrebbe avuto un peso variabile tra 30 e 90 tonnellate e le dimensioni di una macchina. Il bang acustico ed i dati sismici, ha proseguito Brown, fanno comunque pensare ad un'energia cinetica molto inferiore e, di conseguenza, ad un oggetto molto più piccolo. "Spero se ne possa recuperarne qualche frammento" ha concluso, ma le molte incertezze fanno diminuire questa possibilità. "Questo è il motivo per cui sono nel Nuovo Messico anziché dirigermi verso la Pennsylvania."

— J. Kelly Beatty —

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Mercoledi 25 luglio

A sinistra Il Thermal Emission Spectrometer (TES) a bordo del Mars Global Surveyor ha ripreso quest'immagine di Marte il 23 luglio. Il rosso indica la presenza di polveri. Cliccate qui per vedere l'aimazione (1,6-megabyte) che mostra lo sviluppo della tempesta di polvere globale nel corso del mese passato. Cortesia NASA/TES.

Previsioni meteo per Marte: polveroso!

Mentre la recente tempesta di polvere globale del pianeta ha posto un limite all'osservazione degli astrofili, gli scienziati hanno colto l'opportunità di acquisire informazioni sulla meteorologia marziana e forse comprendere come si formino le enormi tempeste di polvere.

Nelle poche settimane seguenti l'inizio della tempesta, il Thermal Emission Spectrometer (TES) a bordo del Mars Global Surveyor è stato testimone dell'incremento della temperatura atmosferica da 30° a circa 40°C. Il radicale riscaldamento è diretta conseguenza del cattivo tempo: prima tempeste di polvere meno intense hanno lasciato una foschia residua che ha aiutato ad intrappolare la luce solare .causando il rapido riscaldamento degli strati superiori dell'atmosfera. Nel frattempo, l'aria in prossimità della superficie è rimasta relativamente fresca. La differenza di temperatura ha generato le correnti d'aria tra gli strati freddi e caldi. I venti hanno sollevato altra polvere che ha aumentato l'intrappolamento del calore. Tra la fin di giugno e l'inizio di luglio il ciclo è continuato sino a che il pianeta è stato sottoposto ad una tempesta di polvere globale.

Secondo Philip Christensen (Arizona State University), ricercatore capo del TES, la tempesta è la peggiore degli ultimi due decenni e non c'è molto da sperare che il cattivo tempo termini nell'immediato futuro. Al momento "non ci sono segni di raffreddamento" ha proseguito Christensen.

Fortunatamente Marte non sarà per sempre coperto dalla polvere. Con il passare del tempo, il terreno si riscalderà, la differenza di temperatura tra la polvere ed il terreno calerà, i venti diminuiranno e la polvere si poserà. Quando ciò si verificherà però non ci è dato di sapere. Anche quando Marte si raffredda ha un comportamento irregolare ha proseguito Christensen, tempeste residue potrebbero trascinarsi per mesi. Dopo l'ultima massiccia tempesta, fa notare, è rimasta per anni una foschia di polvere.

— David Tytell —

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Mercoledi 25 luglio

In alto: La galassia NGC 4631 in un'immagine composta da riprese nella radiazione X e nell'ultravioletto. A destra un primo piano della regione centrale. L'alone di gas caldi scoperti dal Chandra X-ray Observatory appare come una nebulosità blu e porpora che circonda il sistema. Cortesia NASA/Univ. of Massachusetts/D. Wang et altri (X-ray); NASA/GSFC/UIT (ultravioletto). Cliccate sull'immagine per ingrandirla.

Un alone di gas caldi circonda una vicina galassia a spirale

Con il Chandra X-ray Observatory gli astronomi hanno rilevato un alone di gas caldi che circonda il bordo della spirale NGC 4631 nella costellazione dei Cani da caccia. Riscaldato alla temperatura di almeno 3 milioni di gradi Kelvin, il gas si estende per circa 25.000 anni luce sopra il piano di questa galassia, simile alla Via Lattea.

Un'alto tasso di formazione stellare in NGC 4631 è probabilmente la causa della presenza di questo alone gassoso: supernovae e stelle massive nelle sue regioni di formazione stellare rilasciano l'energia che riscalda il gas e lo trasportano esternamente al piano galattico.

Rilevare un alone simile nella Via Lattea è difficile a causa della nostra posizione all'interno della stessa. Nel 1999 però, con la Canadian Galactic Plane Survey, gli astronomi scoprirono una bolla di gas spessa 1.100 anni luce emessa dal centro galattico. "La (sua) forza trainante è la stessa, sicuramente un'esplosione di supernova" ha dichiarato Daniel Wang (University of Massachusetts). "Studiando galassie come NGC 4631 possiamo farci un'idea di cosa sta accadendo nella nostra"

Per ulteriori informazioni leggete il comunicato stampa online.

— Paul Deans —

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Martedi 24 luglio

A sinistra: Ciascun punto rosso mostra un punto da cui è stato avvistato il luminoso meteorite di ieri. Nel loro insieme, i resoconti fanno pensare ad un meteoroide entrato nell'atmosfera terrestre sopra il North Carolina viaggiando verso nord-ovest sino al confine canadese. La "X" segna il campo di grano fuori Salladasburg, PA, dove potrebbe essere caduto un frammento. Mappa per Sky & Telescope realizzata da André Knöfel (Fireball Data Center, International Meteor Organization) e Joe Rao (Skyway, Inc.).

Avvistato un bolide sui cieli degli Stati Uniti nord-orientali

Intorno alle 18:19 EDT di ieri pomeriggio, una luminosa meteora è transitata sopra i cieli degli Stati Uniti nordorientali. I rapporti parlano di una sfera infuocata vista da Ahoskie, North Carolina, a Buffalo, New York e Bobcaygeon, Ontario (vicino Peterborough).

John Castagna di Woodbridge, Virginia, descrive l'oggetto "molto più luminoso di qualsiasi Luna piena visibile di giorno e non molto diverso dalla luminosità di un lampeggiante"

Vicino Williamsport, Pennsylvania, le finestre hanno tremato per un sordo boato descritto da molti come un lontano rombo di tuono. Alcuni hanno pensato che si trattasse di un aereo in caduta ed i servizi di emergenza hanno ricevuto oltre 300 chiamate da 911 centralini di cittadini preoccupati.

Les Gruver, Coordinatore del servizio di emergenza per la contea di Lycoming, ha parlato a Sky & Telescope di un'area bruciata in un campo di granoturco a Salladasburg, Pennsylvania, poco a nord di Williamsport. Diversi steli di granturco sono stati abbattuti ed i resti parevano arricciati dal calore. Nessun meteorite è stato peraltro ritrovato.

Sky & Telescope seguirà questo caso comunicando eventuali novità appena possibile.

— David Tytell —

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Martedi 24 luglio

A sinistra: A 3.000 anni luce di distanza nel Sagittario, la nebulosa "Ragno rosso" è stata emessa da una stella con una temperatura di almeno un milione di gradi Kelvin, si tratta quindi di una degli astri più caldi conosciuti. Cortesia European Space Agency e Garrelt Mellema. Cliccate sull'immagine per ingrandirla.

Onde nel Ragno rosso

L'Hubble Space Telescope ha rivelato la presenza di enormi increspature piegate dal vento solare nei luminosi archi di gas presenti in una spettacolare nebulosa planetaria. Gli astrofili conoscono NGC 6537 come una piccola macchiolina di dodicesima magnitudine nel Sagittario, questa immagine di Hubble, realizzata da Garrelt Mellema (Leiden University, Olanda) e due colleghi, mostra i ricchi dettagli simmetrici nella forma bipolare a "farfalla" della nebulosa. Flussi di venti stellari provenienti dalla stella centrale, estremamente calda, viaggiano a velocità tra 2.000 e 4.500 chilometri al secondo verso l'esterno attraversando le cavità simili a campane della nebulosa, a forma di clessidra, che sono parzialmente inclinate verso la nostra linea di vista. Dove i venti incontrano le pareti delle cavità sollevano ondate simili a quelle create del vento sull'acqua. La loro altezza è di circa 700 unità astronomiche e si muovono verso l'esterno alla più bassa velocità di 300 km al secondo.

L'immagine a colori codificati è stata realizzata unendo le riprese effettuate a cinque lunghezze d'onda, isolando le linee di emissione dei gas. La luce dello zolfo ionizzato è rossa, dell'azoto è arancione, dell'idrogeno ionizzato (H-alfa) verde, dell'ossigeno blu e dell'ossigeno ionizzato blu scuro.

Per ulteriori informazioni consultate il comunicato stampa.

— Alan MacRobert —

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Lunedi 23 luglio

A sinistra: David Back e LouAnne Johnson di Portland, Oregon, ammirano la precisa fattura dell'anello graduato del telescopio newton di Fred Phillip allo Star party di Table Mountain. Immagine per Sky & Telescope di J. Kelly Beatty. Cliccate sull'immagine per ingrandirla.

I "calori" di Table Mountain

Lo Star party di Table Mountain quest'anno si tiene ufficialmente dal 19 luglio al 21. Ma fortunatamente qualcuno si è presentato con largo anticipo all'evento in questa remota zona dello stato di Washington. Il 15 luglio, mentre osservava il tramonto dai pressi di Lion Rock John Pike di Marysville, Washington, ha notato un filo di fumo proveniente dal pendio sottostante. Il rapido intervento di Pike, Dale Fiske ed altri volontari del TMSP ha contenuto il fuoco ed evitato il diffondersi all'area in cui molti stavano campeggiando, fortunatamente sette estintori pieni di acqua erano arrivati la mattina presto.

Appassionati di telescopi del nord-est del Pacifico si riuniscono sotto i cieli bui di Table Mountain da più di 20 anni anche se è diventato un evento di grosso richiamo dal 1990. Con un'altitudine di 1905 metri ed un'enorme distesa di prato pianeggiante, il TMSP è organizzato da un'organizzazione nonprofit e raccoglie annualmente da 1.200 a 1.400 persone. Thom Jenkins e il comitato del TMSPA vuole evitare di ingrandire l'evento. "Non siamo sempre dispiaciuti se piove" ha detto Jenkins, ricordando lo stresso dello staff quando nel 1994, l'anno della collisione su Giove della cometa Shoemaker-Levy 9, 1.700 persone accorsero per osservare il fenomeno.

Sebbene i cieli del TMSP siano piuttosto bui, l'orizzonte meridionale è stato leggermente compromesso dalle luci di Ellensburg e dalle sue principali vie di scambio, che si trovano a 32 km di distanza. Dal 1992, questo evento diretto alle famiglie ha rappresentato una competizione nella realizzazione di telescopi, mentre una grande attrazione è rappresentata dal fitto programma di conferenze, giochi ed altre attività rivolte esclusivamente ai bambini. Il prossimo anno il TMSP si terrà all'inizio di agosto; per maggiori dettagli su questa popolare manifestazione cliccate qui.

— J. Kelly Beatty —

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Venerdi 20 luglio

A sinistra: L'ammasso stellare NGC 1830 nella Grande Nube di Magellano non assomiglia a nulla di ciò che si trova nella Via Lattea. E' un grande e ricco ammasso globulare ma è pieno di giovani stelle blu come fosse un giovane ammasso aperto. Quest'immagine è in colori quasi reali eccetto quello dei gas che sono stati registrati nella luce dell'idrogeno H-Alfa. Le parti più esterne dell'ammasso vanno ben oltre i 95 anni luce di ampiezza di questa ripresa. Cortesia NASA/ESA/Martino Romaniello.

Un ammasso globulare giovane

Gli ammassi globulari della Via Lattea sono tutti molto antichi, ma uno stranamente giovane si trova nella Grande Nube di Magellano (GNB), la nana vicina di casa della nostra galassia. NGC 1850 è l'ammasso stellare più luminoso della GNB, essendo di magnitudine 9. Gli astronomi lo hanno studiato in profondità ma le sue stelle così ravvicinate sono difficili da risolvere individualmente dalla distanza di circa 160.000 anni luce.

Con l'Hubble Space Telescope. Martino Romaniello (European Southern Observatory) e tre colleghi hanno realizzato cinque immagini a colori utilizzando la sua Wide Field Planetary Camera 2 risolvendo le stelle sino al nucleo dell'ammasso.

NGC 1850 è pieno di luminose stelle calde blu e di più deboli ed arrossate T Tauri che si sono condensate dal gas interstellare solo recentemente. L'età stimata dell'ammasso è di circa 50 milioni di anni. In basso alla destra se ne trova un altro molto più piccolo di appena 4 milioni di anni. L'immagine ha ripreso anche sottili intrecci di idrogeno simili al resto di supernova della Nebulosa Velo della Via Lattea. Questi sono probabilmente onde d'urto di una o più supernovae esplose all'interno dell'ammasso milioni di anni fa.

Per maggiori informazioni leggete il comunicato stampa online.

— Alan MacRobert —

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