Sky & Telescope
Notiziario settimanale

31 luglio 1998

Edizione italiana a cura di Mario Farina

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La sonda SOHO A sinistra: Questo disegno artistico dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) mostra il Solar and Heliospheric Observatory (SOHO) dei tempi migliori.

Trovato il SOHO ma è ancora silenzio

Adesso gli astronomi sanno dov'è il Solar and Heliospheric Observatory (SOHO) ma non sono ancora riusciti a mettersi in contatto con la sonda, muta dal 25 giugno. Utilizzando il radiotelescopio dell'osservatorio di Arecibo a Puerto Rico di 300 metri di diametro come trasmettitore, gli astronomi sono riusciti ad inviare un segnale radar verso la navicella che l'ha riflesso ed il 23 luglio è stato captato dall'antenna di 70 metri del Deep Space Network della NASA a Goldstone, in California. La sonda è stata seguita in questo modo per oltre un'ora. Ora che tecnici di volo sanno che SOHO è ancora nella sua orbita tra la Terra ed il Sole e che compie circa una rotazione ogni minuto. La lentezza della rotazione lascia pensare che ci sia stato qualche danno alla strutturale. Ciò nonostante, le possibilità di recuperare la sonda da 1 miliardo di dollari, sono considerate ancora basse per via della perdita di energia ed inoltre, anche se si riuscirà a contattarla, si teme che i suoi strumenti siano stati irrimediabilmente danneggiati dal freddo dello spazio. Gli scienziati della missione SOHO stanno valutando se esistono sufficienti parti di ricambio per costruire e lanciare una sonda che abbia almeno una parte degli strumenti e che rimpiazzi almeno parzialmente il SOHO in un paio di anni, giusto in tempo per poter seguire l'arrivo del massimo dell'attività solare. Gli esperti della NASA e dell'Agenzia Spaziale Europea stanno esaminando le possibili cause dell'incidente ma sembra probabile che un errore nei comandi inviati dai controllori a terra siano stati la causa della perdita della sonda.


Piste del diavolo su Marte?! A sinistra: Questa immagine elaborata dalla Mars Orbiter Camera del Mars Global Surveyor mostra le due linee scure (indicate dalla freccia) che percorrono il territorio di Arabia Terra. Il campo inquadrato è largo 7,7 chilometri e le linee misurano da 30 a 45 metri di larghezza. Il nord è approssimativamente in alto e l'illuminazione viene da destra in basso. Cortesia NASA/JPL/Caltech e Malin Space Science Systems.

Su Marte le piste del diavolo

Una nuova immagine dal Mars Global Surveyor rivela misteriose caratteristiche lineari che corrono per molti chilometri lungo le colline e le dune della superficie del pianeta rosso. Descritte scherzosamente come piste per vetture sportive fuoristrada, queste particolarità sembrano i probabili effetti dei "diavoli della polvere" (vortici verticali che si muovono lungo il terreno sollevandone la polvere, simili ad una sorta di tornado in miniatura, frequenti anche nei territori aridi o desertici del nostro pianeta, NdT). In precedenza, altre sonde tra cui il Mars Pathfinder, avevano mostrato la presenza di questi "diavoli", dei quali sembra che uno sia passato direttamente sopra il lander. Per maggiori informazioni sull'immagine, leggete il comunicato stampa della NASA online.


Lo specchio dell'MMT in viaggio A sinistra: Quanto è grande uno specchio di 6,5 metri? Circa tre corsie! Ecco il nuovo specchio dell'MMT Observatory in viaggio lungo una strada dell'Arizona il 28 luglio, diretto a Mount Hopkins. Cortesia Univesità dell'Arizona.

Il nuovo specchio dell'MMT verso il Mount Hopkins

In incognito, per quanto sia possibile quando si muove un pezzo di vetro di 9 tonnellate, l'Università dell'Arizona e la Smithsonian Institution hanno trainato la mattina del 28 luglio, senza preavviso, lo specchio primario di 6,5 metri destinato all'Osservatorio MMT. Mentre del trasporto a Mount Hopkins della cella era stata dato avviso anzitempo, lo specchio è stato trasportato in segreto per ragioni di sicurezza. Adesso lo specchio si trova depositato alla base della montagna. In precedenza, l'MMT Observatory ospitava il Multiple-Mirror Telescope ma in marzo, i sei specchi di 1,8 metri sono stati rimossi per fare spazio a quello singolo. Le modifiche alla struttura del telescopio sono quasi complete, la cella del telescopio verrà trasportata sulla sommità della montagna ad iniziare dal 4 agosto. Lo specchio stesso verrà mosso sulla montagna in novembre ed alluminato in dicembre, con la prima luce prevista poco dopo. Le osservazioni astronomiche inizieranno all'inizio della prossima primavera.


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