EUV-UVS
GLI SPETTROMETRI PER L'ULTRAVIOLETTO E PER L'ULTRAVIOLETTO ESTREMO


Immagine dello strumento

La ricerca nell'ultravioletto della Galileo è compiuta da due strumenti: lo spettrometro per l'ultravioletto ( UVS ) e lo spettrometro per l'ultravioletto estremo ( EUV ). L'UVS lavora alle lunghezze d'onda più corte della luce visibile, operando da 113 a 432 nanometri. L'EUV è uno spettrometro per l'ultravioletto di riserva del Voyager modificata, e copre le lunghezze d'onda da 54 a 128 nanometri.

L'UVS/EUV studierà le caratteristiche dell'atmosfera e dell'aurora di Giove, la superficie e l'atmosfera dei satelliti galileiani, e dalla nube di plasma a forma di ciambella nell'orbita di Io. Spettri dell'assorbimento e della riflessione dell'atmosfera di Giove e dei suoi satelliti verranno combinati con lo studio delle emissioni dai bagliori aerei ( emissioni dovute agli impatti tra la radiazione solare e gli elettroni ).

Le proprietà riflettenti della superficie dei satelliti nell'ultravioletto aiuteranno gli studiosi nella determinazione della composizione e dello stato fisico dei materiali che la compongono, rilevando ghiacci e brina o valutando le dimensioni delle particelle.

Si ritiene che il toro di Io sia originato dalle eruzioni vulcaniche del satellite. Le temperature degli ioni zolfo e ossigeno nel plasma di questo toro, possono raggiungere temperature 10 volte superiori a quelle raggiunte sulla superficie del Sole: le osservazioni nell'ultravioletto forniranno un'immagine dell'evoluzione di Io e la sua interazione con il campo magnetico di Giove.

Il telescopi Cassegrain dell'UVS ha un'apertura di 25 cm e raccoglie la luce proveniente dall'obiettivo della sua osservazione. Entrambi gli strumenti utilizzano un reticolo per disperdere la luce ed ottenere uno spettro e per effettuarne l'analisi. Questa luce attraversa poi una fessura nel tubo del fotomoltiplicatore che produce impulsi o di elettroni. Questi impulsi vengono contati ed i risultati di questo conteggio vengono trasmessi a terra.

L'UVS è montato sulla piattaforma di scansione e può essere puntato ad un oggetto in movimento nello spazio. L'EUV si trova nella parte in rotazione della sonda, può osservare quindi una ristretta fascia di spazio, perpendicolare all'asse di rotazione.

Entrambi gli strumenti pesano in totale 9,7 kg ed utilizzano 5,9 watt di energia.


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01/06/96 by MF