PPR
IL FOTOPOLARIMETRO-RADIOMETRO


Immagine dello strumento

Il fotopolarimetro-radiometro ( PPR ) verrà utilizzato per misurare l'intensità e la polarizzazione della luce solare, nella frazione visibile dello spettro, che è riflessa ( diffusa ) dai satelliti giovani. Per molti aspetti, il PPR sono tre strumenti in uno: un polarimetro, un fotometro ed un radiometro.

Il polarimetro rileva tre bande spettrali. La polarizzazione è una proprietà importante della luce ( un effetto conosciuto da chi indossa alcuni tipi di occhiali da sole ), e può rivelare informazioni sulla natura dell'oggetto da cui proviene la luce.

Il fotometro utilizza sette bande spettrali nel visibile e nel vicino infrarosso. Le bande in cui fare le misure sono state scelte accuratamente, per esempio, alcune zone sono oscurate laddove ci sono metano e ammoniaca che assorbono notevolmente la luce.

Il radiometro compie i rilevamenti in sette bande. Una non fa uso di filtri e copre tutta la radiazione, sia quella solare che quella termica. Un'altra è relativa alla sola radiazione termica. La differenza tra quella termica e solare sommate e quella solo solare, dà la radiazione termica totale emessa. Il PPR effettuerà rilevamenti in cinque canali a banda larga che spaziano nello spettro da 17 a110 micrometri e fornirà dati sulla temperature dei satelliti e di Giove.

La progettazione dello strumento deriva da uno utilizzato della sonda Pioneer Venus. Un telescopio di 10 cm di apertura riflette la luce raccolta, dirigendola ad una serie di filtri e da qui ad un rivelatore che effettuerà le misurazioni.

Il PPR pesa 5 kg e consuma 5 watt.


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01/06/96 by MF