Elementi di spettroscopia stellare


Ma come si può distinguere una stella da un'altra? O meglio, esiste un qualche carattere che consente di identificare univocamente una stella ? La risposta si!

Questa sorta di "impronta digitale" per le stelle è il loro spettro.
Se noi facciamo incidere un fascio di luce bianca su un prisma di vetro, osserviamo che il raggio si scompone in una serie di raggi di colore diverso; abbiamo ottenuto una scomposizione spettrale ben definita e senza alcuna sovrapposizione dei colori!
Lo stesso fenomeno che la natura ci offre con l'arcobaleno.

prisma

Nel 1672 Newton analizzò in questo modo un raggio di luce solare. Successivamente (1815) l'ottico tedesco Fraunhofer scoprì che nello spettro del Sole comparivano un certo numero di righe nere (righe di assorbimento). Altri ricercatori ricavarono ed analizzarono gli spettri di alcune stelle molto luminose, notando grosse differenze nella posizione delle righe di assorbimento. E' naturale, quindi, che si cercò di raggruppare in classi le stelle che presentavano degli spettri simili. Questa classificazione spettrale consiste nell'associare ad una stella un certo tipo spettrale, che dà in forma convenzionale, una descrizione sintetica dello spettro di quella stella.

La classificazione più diffusa, e da cui tutte le altre si sono poi sviluppate, è la Classificazione di Harvard che definisce 7 tipi identificati da lettere maiuscole:

O-B-A-F-G-K-M

Per indicare uno spettro intermedio sono definiti dei sottotipi indicati con numeri da 0 a 9. Quindi una stella di tipo spettrale B5 è intermedia tra BO e AO. Esiste perciò una certa continuità di variazione tra un tipo spettrale ed un altro, e non ci sono bruschi passaggi. Il nostro Sole ad esempio è una stella di classe spettrale G2 (quindi del tutto media.

Se disponiamo in un diagramma la magnitudine assoluta in funzione del fipo spettrale, otteniamo il diagramma di Hertzsprung-Russel (diagramma H-R, fig. 3). Come si nota da questo diagramma, la maggior parte dei valori da noi ottenuti si posiziona in una fascia (Sequenza Principale) che taglia il diagramma H-R da sinistra a destra, e in una zona (in alto a destra) detta 'delle Supergiganti". Nella figura sono mostrate queste ed altre zone in cui ci sono vari tipi di stelle (Supergiganti, nane bianche ecc.).


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