NOTE SULL'ASTROMETRIA

L'astrometria


Chiunque legga queste pagine (e quindi abbia un PC collegato a Internet) e possieda un telescopio con una camera CCD può dedicarsi alla misura della posizione sulla volta celeste di asteroidi e comete, o astrometria: più queste osservazioni sono accurate (dell'ordine del decimo di secondo d'arco), migliore è la conoscenza della loro orbita, e questo è particolarmente utile nel caso in cui questi corpi celesti siano meta di sonde spaziali oppure si avvicinino pericolosamente alla Terra.
L'astrometria è in effetti un campo in cui l'astrofilo può dare un contributo rilevante alla comunità astronomica professionale, prova ne sia che le misure ottenute nel proprio osservatorio amatoriale vengono pubblicate sulle Minor Planet Circulars della I.A.U. insieme con quelle provenienti dai maggiori siti osservativi mondiali, quali l'E.S.O., Kitt Peak, Siding Spring...
estratto MPC
La stessa strumentazione che viene impiegata per l'astrometria può venire usata per la ricerca sistematica di nuovi corpi celesti: si tratta di paragonare due riprese della stessa zona di cielo ottenute a mezz'ora di distanza e vedere se qualche oggetto registrato (che non sia tra quelli già catalogati) mostra uno spostamento; se le successive misure permetteranno di conoscere l'orbita con sufficiente accuratezza, gli scopritori avranno il privilegio di assegnare al nuovo astro un nome a loro scelta.
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Nelle foto l'asteroide Eros di magnitudine 13 ripreso al Grange Observatory la sera del 15 settembre 1995 con il CCD Electrim EDC-1000 HR: si noti lo spostamento dell'astro rispetto alle altre stelle in mezz'ora.


Che cosa serve per l'attività astrometrica: