L'ammasso in movimento dell'Orsa Maggiore

La maggior parte delle stelle del Grande Carro presentano un moto proprio comune, come scoprì R.A. Proctor all'inizio del 1869 (vedi per es. Burnham). Quando nel 1872, W. Huggins determino le velocità radiali dai loro spettri, fu chiaro che, apparentemente, muovono approssimativamente nella stessa direzione spaziale e quindi viaggiano insieme attraverso i "vicini cosmici", una proprietà riscontrata tipicamente nei membri di un ammasso stellare legato fisicamente.

Questo ammasso è centrato ad una distanza di circa 75 anni luce dal nostro sistema solare. Si estende in un volume di circa 30 anni luce di lunghezza per 18 di larghezza, copre un'enorme porzione di cielo e probabilmente comprende, come membro "esterno", l'alfa Coronae Borealis, a 30 gradi di distanza. Le sue stelle sono simili a quelle trovate nelle Iadi e nel Presepe (M44), ad indicare che quest'ammasso ha pressapoco la stessa età degli altri due.

Studi sul moto di stelle vicine hanno rivelato che un numero considerevole di stelle importanti in prossimità del Sole presentano un moto nella stessa direzione dello spazio, ovvero nonostante si trovino sparse nella volta stellata, viaggiano nella stessa direzione dell'ammasso dell'Orsa Maggiore. Tra questa stelle Sirio (alfa Canis Majoris), alfa Ophiuchi, delta Leonis e beta Aurigae, insieme ad altre 100 più deboli. Sembra siano membri dell'ammasso "originario" ormai dispersi a causa di mutui incontri, forze mareali della Via Lattea o incontri con vaste nubi interstellari ed altri ammassi. Hanno conservato un moto proprio comune all'ammasso poiché anche ora che lo hanno lasciato, hanno orbite intorno al centro della Via Lattea simili a quelle dell'ammasso. Talvolta ci si riferisce a tutte queste stelle come al Flusso dell'Orsa Maggiore, che si estende per oltre 100 anni luce dal centro dell'ammasso. Il nostro sistema solare si trova presso i confini di questa corrente stellare.

Segue una tabella di alcuni membri luminosi dell'ammasso (dal Burnham, p. 1946):

num HD Stella AR Dec mag abs.M Sp Note
112185 epsilon UMa 12:51.8 +56:14 1.79 -0.3 A0p Spettro variabile
95418 beta UMa 10:58.8 +56:39 2.37 +0.3 A1
116656 zeta UMa (A) 13:21.9 +55:11 2.40 +0.3 A2 Mizar A; binaria con la B
116657 zeta UMa (B) 13:21.9 +55:11 3.96 +2.0 A7 Mizar B; binaria con la A
103287 gamma UMa 11:51.2 +53:58 2.44 +0.2 A0
106591 delta UMa 12:13.0 +57:19 3.30 +1.2 A3
116842 80 UMa 13:23.2 +55:15 4.02 +1.9 A5 Alcor
97696 21 LMi 10:04.5 +35:29 4.47 +2.2 A7
124752 GC 19195 UMa 14:11.3 +67:49 8.2 +6.8 K0
113139 78 UMa 12:58.6 +56:38 4.89 +3.0 F2 Binaria stretta
91480 37 UMa 10:32.0 +57:20 5.16 +2.9 F1
111456 GC 17404 UMa 12:46.5 +60:36 5.87 +3.7 F5
129798 sigma1878 Dra 14:40.8 +61:29 6.17 +2.9 F2 Binaria
115043 GC 17919 UMa 13:11.6 +56:58 6.74 +4.7 G1
109011 HD 109011 UMa 12:28.8 +55:24 8.1 +6.1 K2
110463 HD 110463 UMa 12:39.5 +56:01 8.4 +6.3 K3
139006 alfa CrB 15:32.6 +26:53 2.23 +0.4 A0+dG6 Appartenenza incerta


Hartmut Frommert (spider@seds.org)
Edizione italiana a cura di Mario Farina (Mario.F@mclink.it)

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