
Un'incredibile, dettagliata e profonda immagine dell'universo è stata rivelata dalla NASA al 187esimo congresso dell'
American Astronomical Society a San Antonio nel Texas.
L'immagine, denominata HDF "Hubble Deep Field", è composta da 342 fotogrammi differenti ottenuti dalla Wide Field & Planetary Camera 2 ( WF&PC2 ) in dieci giorni consecutivi tra il 18 ed il 28 Dicembre 1995.
L'immagine HDF copre una frazione di cielo pari ad una piccola moneta a 30 metri di distanza rappresenta una sorta di sguardo attraverso "il buco della serratura" verso l'orizzonte visibile dell'universo.
Benchè il campo inquadrato sia un campione di cielo molto piccolo, è comunque rappresentativo della tipica distribuzione delle galassie nello spazio perchè statisticamente l'universo è in gran parte uguale guardando in tutte le direzioni. Guardando in questo piccola porzione di cielo, Hubble ha scoperto una sbalorditiva varietà di almeno 1.500 galassie in vari stadi della loro evoluzione.
Molte di queste galassie sono così deboli ( vicino alla 30esima magnitudine cioè oggetti circa quattro miliardi di volte più deboli di quelli percepibili dall'occhio umano ) che mai prima d'ora erano state osservate dai più grandi telescopi terrestri.
In questa immagine compaiono delle galassie che probabilmente appartengono all'inizio dell'universo.
" La varietà di galassie che possiamo osservare è sorprendente. Stiamo osservando chiaramente alcune galassie com'erano più di dieci miliardi di anni fa, potremmo essere vicini all'identificazione del DNA cosmico" dice Robert Williams, Direttore dello Space Telescope Institute di Baltimora. "Come l'immagine si è formata sullo schermo, non siamo riusciti a trattenerci dal chiedere se per caso non stessimo guardando alle nostre origini. Quei dieci giorni sono stati un'esperienza incredibile".
Harry Ferguson, un astronomo del team dell'HDF ha aggiunto: "Una delle grandi eredità che ci lascerà il Telescopio Hubble saranno proprio queste immagini del cielo profondo che ci fanno vedere galassie al limite della osservabilità con la massima chiarezza"
Il termine "profondo" in senso astronomico significa guardare agli oggetti più deboli nell'universo. Poichè gli oggetti più distanti sono anche i meno luminosi, l'immagine equivale ad una "macchina del tempo" per esaminare attentamente il passato e le testimonianze della formazione dell'universo primordiale, forse meno di un miliardo di anno dopo la sua nascita avvenuta con il Big Bang.
L'immagine ed i dati relativi sono così importanti ( uno scienziato li ha paragonati ai "Manoscritti del Mar Morto", dove sono stati trovati passi della Sacra Bibbia ) che sono stati resi disponibili immediatamente agli scienziati di tutto il mondo per continuare la ricerca sulla formazione delle galassie e per tentare di rispondere ad alcune domande fondamentali sulla struttura e l'evoluzione dell'universo.
Sebbene mesi di profonde analisi e ricerche li attendano, il team di astronomi dell'HDF ritiene di trovare le prove dell'esistenza di una popolazione importante di galassie che esisteva quando l'universo aveva meno di un miliardo di anni. Il risultato di questa ricerca, condotta sotto la direzione di Williams e stato reso possibile grazie all'utilizzo di una frazione importante del tempo di osservazione del Telescopio Hubble che viene assegnato a discrezione dello stesso Williams, che ha condotto il programma HDF utilizzandone la straordinaria risoluzione e sensibilità per spingersi al limiti dello spazio e del tempo.
Williams ed il gruppo di ricerca che ha costituito per condurre le osservazioni, spera di trovare indizi determinanti per rispondere ad alcune questioni cosmologica rimaste a tutt'oggi irrisolte: l'universo si espanderà per sempre ? Quanto tempo fa apparve la prima galassia ? Come si sono evolute le galassie nella storia dell'universo ?
Essenzialmente l'HDF è simile alle "carote" prelevate con le trivelle nel profondo della crosta terrestre, con le quali si compiono gli studi sull'evoluzione della superficie del nostro pianeta. L'immagine dell'HDF allo stesso modo contiene informazioni sull'universo in fasi differenti dell'evoluzione.
A differenza dei campioni geologici, non è chiaro quali galassie siano vicine, e quindi giovani, e quali lontane e quindi esistenti nell'universo neonato."E' come guardare in un lungo tubo e vedere tutte le galassie lungo la linea di vista. In questa immagine sono tutte sovrapposte l'una all'altra ed adesso districarle sarà la prossima sfida" spiega Mark Dickinson del team HDF.
Esposizioni di prova fatte all'inizio del 1995 dal Telescopio Spaziale e dal telescopio di 4 metri del Kitt Peak National Observatory, confermarono che il campo prescelto era privo di ammassi galattici che potevano interferire con oggetti più deboli e lontani. Il campo appartiene necessariamente alla Zona Continuamente Visibile ( CVZ ) dell'orbita di Hubble, una regione particolare che può essere osservata senza eclissi da parte terrestre ed interferenze della Luna o del Sole.
Fissando un punto del cialo per dieci giorni, Hubble ha raccolto un'immagine dopo l'altra per l'intero periodo di esposizione, accumulandone i dati. Ogni esposizione è durata da 15 a 40 minuti. Sono state prese immagini separate nell'ultravioletto, nel blu, nel rosso e nell'infrarosso. Ricomponendo in un'unica immagine a colori queste esposizioni separate, gli astronomi riusciranno a dedurre, almeno statisticamente, distanze, età e composizioni delle galassie nell'immagine HDF.
Gli astronomi dello Space Telescope Institute hanno elaborato i singoli fotogrammi, rimuovendo raggi cosmici ed altri artefatti, mettendoli nell'immagine finale. Ogni volta sommavano un'immagine, aumentava la profondità, rivelando oggetti più deboli. Quando finirono il lavoro, ottennero l'immagine del cielo più profondo mai ottenuta prima.
Altre osservazioni seguiranno, condotte da diversi telescopi terrestri ad altre lunghezze d'onda dello spettro elettromagnetico, dai raggi X alle radioonde. Una telecamera infrarossa, la cui installazione sul Telescopio Hubble è prevista durante la missione di manutenzione prevista nel 1997, cercherà in questo stesso campo galassie ancora più lontane la cui luce, a causa dell'espansione dell'universo, si è spostata nelle regioni del vicino infrarosso.
Immagine dell'HDF e descrizione
Immagine in dettaglio dell'HDF.
Sono disponibili immagini in formato JPG, GIF e TIFF in alta risoluzione con dimensioni fino a 28 Mb.
Fonte: STSci.

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15/01/95 by MF