
Anche questa settimana le trasmissioni verranno interrotte per far compiere alla Galileo la manovra, denominata "raggiungimento del perigiove" ( la parte dell'orbita piu' vicina al pianeta ), che ne raddoppiera' la velocita' orbitale e modifichera' la forma dell'orbita. Lo scopo e' quello spostare il punto piu' vicino al pianeta da 185.000 a 786.000 chilometri, quindi oltre l'orbita di Europa.
La nuova orbita portera' la sonda lontano dal pericoloso flusso di particelle cariche della cintura di radiazioni che circonda il pianeta.
Nel frattempo si susseguono rapidamente a terra, giorno e notte, i test sulla copia della sonda del nuovo sistema operativo che sara' trasmesso in Maggio. Questa riserva, costruita con le parti di ricambio, viene utilizzata per verificare la funzionalita' dei nuovi software, dei comandi o delle sequenze di oparazioni, prima di essere inviati definitivamente alla Galileo.
Buona parte del nuovo software, tre volte piu' corposo di quello attualmente utilizzato dalla sonda, e' gia' stato verificato essendo iniziate le prove in Gennaio.
Prima di trasmetterlo pero', e' previsto un secondo ciclo completo di prove.
Nove strumenti scientifici ed i due calcolatori di bordo saranno riprogrammati per dare vita alla seconda parte della missione Galileo. La nuova programmazione permettera' cosi' una piu' efficiente compressione dei dati ed un sostanziale aumento della quantita' di dati trasmessi.
Attualmente si trova a 19,3 milioni di chilometri da Giove ( e 700 dalla Terra ), viaggia ad una velocita' orbitale di 450 metri al secondo.
La distanza dal suo prossimi obiettivo, Ganimede, e' di 18,5 milioni di chilometri.
I segnali radio impiegano 47 minuti per raggiungere la Terra.
Alla fine del mese, gli scienziati responsabili della missione della sonda atmosferica presenteranno un aggiornamento ai risultati preliminari della missione durante un convegno a Houston, Texas.
Fonte: JPL

09/03/96 by MF