SKY & TELESCOPE®
La Rivista Indispensabile di Astronomia

Astronomia dal giardino di casa:
Come scegliere il telescopio

di Alan MacRobert

(Edizione italiana a cura di Mario Farina)


Un binocolo rappresenta un eccellente "primo telescopio", almeno all'inizio. I binòcoli erano gli unici strumenti che avevo all'inizio della mia vita di osservatore della volta stellata e questo in seguito si rivelò essere l'approccio più corretto a questa passione. Ma a quel tempo stavo già lavorando ad una meta più ambiziosa: costruire un riflettore di 15 centimetri.

Costruirmi un telescopio era l'unico modo in cui potessi averne uno. In seguito compresi che con quello sforzo avevo inseguito una chimera. Capii di avere avuto un telescopio troppo presto, prima cioé di sapere cosa farci, e di aver pensato di avere un gioiello della corona invece di sapere tutto quello che uno strumento di modesto diametro non poteva fare.

Prima o poi, ogni astrofilo alle prime armi arriva a chiedersi se acquistare un telescopio. E' probabilmente la decisione più importante in questa passione: scegliere bene significa avere uno strumento che apre la via ad una vita di piacevoli serate volte all'esplorazione del cielo, scegliere male porta a frustrazioni ed alla fine di un sogno che si concluderà con un annuncio di vendita sulle riviste specializzate del tipo: "in ottime condizioni, usato pochissimo".

Come si arriva alla giusta decisione? Dipende più da voi che dal telescopio stesso. Se abitate al quinto piano di un appartamento in città, con poco spazio disponibile e siete affascinati dalla Luna e dai pianeti, dovrete prendere uno strumento completamente diverso da quello che prendereste se abitaste in una casa di campagna della Toscana con un bel capannone vuoto a disposizione e con una vera passione per le galassie. Anche il denaro che potete spendere, il peso che potete trasportare e la quantitù di osservazioni ad occhio nudo e con il binòcolo che avete già compiuto sono ugualmente importanti.

La caratteristica più importante di un telescopio è la sua apertura, cioè il diametro della lente principale o dello specchio primario. L'apertura determina la luminosità ed il contrasto di tutto ciò che potete osservare. Un telescopio di 6 centimetri di apertura non potrà mai mostrare stelle deboli o dettagli come un buon telescopio di 15 cm. Ed un buon telescopio di 15 cm non potrà mai competere con un buon 25 cm.

La potenza o capacità di ingrandimento, non è un fattore da considerare al momento dell'acquisto. E' possibile cambiare l'ingrandimento ogni volta che volete semplicemente utilizzando oculari differenti. Un oculare è un piccolo barilotto rimovibile, formato da varie lenti attraverso il quale si compiono le osservazioni. La maggior parte dei telescopi ne hanno almeno uno incluso, ma altri possono essere acquistati separatamente. Con un piccolo telescopio però, è inutile utilizzare ingrandimenti troppo elevati, non vedrete altri particolari, solo una macchia ingrandita. Solo strumenti di larga apertura (su una salda montatura!) possono mostrare immagini degne di questo nome a 200x o più. In ogni caso, la potenza più bassa sarà la più facile d usare e fornirà le visioni più piacevoli, saranno infatti gli ingrandimenti inferiori quelli che userete più spesso.

La regola sulla massima potenza utile, in condizioni di cielo ideali, è di 25 ingrandimenti per centimetro di apertura. Questo limita l'ingrandimento utile di un 15 cm a 300x, ed è persino troppo!

Evitate qualsiasi telescopio che viene pubblicizzato per i suoi ingrandimenti elevati. Se vedete un telescopio di 60 cm enfatizzare i suoi "475 ingrandimenti!!!", sappiate che il suo fabbricante ritiene che siate ignoranti o creduloni o pensa, in questo modo, di far passare in secondo piano le gravi carenze costruttive. Un'enfasi esagerata sugli elevati ingrandimenti raggiungibili dallo strumento quindi, è sinonimo sicuro di telescopio giocattolo.

Poiché l'apertura è così importante, pensate che scegliere un telescopio sia così semplice al punto che che sia sufficiente prendere l'apertura più grande che ci si può permettere? In realtà non è così semplice. Se un telescopio è troppo grande per essere facilmente fuori casa o se occorre molto tempo per montarlo, lo userete raramente. Persino tra strumenti di identica apertura alcuni sono più trasportabili, altri offrono immagini più contrastate ed altri ancora sono più economici. I consigli che seguono vi aiuteranno a valutare tutte le possibilità per prendere la decisione migliore.

MODELLI DI TELESCOPI

Ci sono tre tipi fondamentali di telescopi tra cui effettuare la scelta: i rifrattori, i riflettori ed i catadiottrici. Ciascuno ha dei punti di forza e dei punti deboli, che voi dovrete far combaciare con il vostro stile di vita e con ciò che desiderate osservare.

Questi tre telescopi hanno tutti un'apertura di 20 cm e quindi la stessa capacità di raccogliere la luce, a dispetto delle differenze nelle dimensioni e del peso. I tubi ottici sono in sezione per mostrare il percorso della luce al loro interno.

Rifrattori hanno un tubo ottico lungo e relativamente sottile con una lente frontale che raccoglie e focalizza la luce. Nella scelta dei rifrattori si va da veri e propri giocattoli a strumenti tra i migliori sul mercato. Quelli che vedete nei "grandi magazzini" generalmente fanno parte della prima categoria. La loro qualità ottica è bassa e la montatura talmente instabile che difficilmente riuscirete a puntare qualcosa. Se il vostro budget vi limita a questa fascia di prezzo, comprate un binòcolo.

E se già avete un telescopio come questo? Mettetevi il cuore in pace; Galileo sarebbe stato felice di averlo. Non abbiate troppe ambizioni, siate pazienti e non infuriatevi se vi dà dei problemi. Ricordate che l'atteggiamento che tenete di fronte al telescopio è fondamentale. Moltissimi astrofili hanno iniziato con strumenti simili. Per oggetti luminosi e facili da trovare (provate con la Luna), potrebbero andare bene.

Gli ottimi rifrattori, d'altra parte, sono molto costosi. Nuove configurazioni nelle lenti, offerte da alcune società, hanno portato alla creazione di alcuni tra gli strumenti amatoriali migliori, e costosi, di tutti i tempi. Queste lenti, denominate "apocromatiche", non vanno confuse con le "acromatiche" dei normali rifrattori. Generalmente sono accompagnati da montature di alta qualità che lavorano ugualmente bene.

Vantaggi. I rifrattori di tutti i tipi sono robusti, richiedono una manutenzione scarsa o pressoché nulla ed hanno tubi sigillati che tengono lontano la polvere e riducono il degrado dell'immagine dovuto ai moti interni dell'aria. Se le lenti sono buone, un rifrattore fornisce delle immagini luminose ed ad alto contrasto in relazione all'apertura, caratteristica particolarmente desiderabile per l'osservazione della Luna o dei pianeti.

Svantaggi. I rifrattori generalmente hanno piccole aperture, di solito da 80 a 13 cm. Per molti campi dell'astronomia è troppo poco: oggetti deboli come galassie e nebulose, quando potrete vederli, appariranno molto fiochi. Per una comoda posizione di osservazione, spesso richiedono uno specchio ad angolo retto da porre prima dell'oculare, questo specchio inverte l'immagine destra e sinistra, rendendo difficile la comparazione con le carte. Economicamente, il costo per centimetro di apertura di un rifrattore di buona qualità è più elevato che per ogni altro tipo di telescopio.

Riflettori per raccogliere e focalizzare la luce utilizzano un grande e pesante specchio concavo al posto di una lente. Lateralmente nella parte alta del tubo ottico viene posto l'oculare attraverso il quale si effettua l'osservazione.

Per decenni il riflettore è stato il re indiscusso dell'astronomia amatoriale, e per qualcuno sarebbe ancora così. Nello schema illustrato in precedenza e dal punto di vista del principiante, "riflettore" significa Newtoniano.

Vantaggi. Un riflettore offre il miglior telescopio possibile, in relazione alla spesa sostenuta. E' semplice al punto che molti se lo autocostruiscono (in Italia ci sono almeno un paio di venditori/costruttori di specchi di elevata fattura, NdT), e la qualità ottica può essere molto elevata. Un riflettore ha un numero di specchi pari (due), cosicché l'immagine viene "corretta" e non è specchiata. E' improbabile che con il freddo notturno l'umidità si condensi sulle ottiche, una seccatura comune alle altre configurazioni. La montatura può essere bassa e stabile e fornire così una buona stabilità pur mantenendo l'oculare ad un'altezza comoda.

Svantaggi. I riflettori possono richiedere una maggiore cura e manutenzione. Il tubo ottico è aperto, ciò significa che la polvere si deposita sull'ottica anche se lo tenete chiuso e coperto (anche se una quantità moderata di polvere non influisce sulla resa). Gli specchi necessitano di occasionali regolazioni per mantenere l'allineamento corretto, un'operazione semplice ma leggermente tediosa che prevede la semplice rotazione delle viti che della montatura dello specchio. Nel corso dell'osservazione, le correnti d'aria nel tubo disturbano l'immagine sino a che il temperatura del telescopio è uguale a quella dell'aria circostante, a meno che il tubo non sia ben ventilato.

Rapporti f/ differenti. Tutti i telescopi, ma i riflettori in particolare, hanno differenti prestazioni in relazione al rapporto f/. In generale, più alto è il rapporto f/, meglio è.

A proposito del rapporto f/

Cosa significa dire che un telescopio ha un rapporto f/ di f/6 o f/15?

Il numero rappresenta semplicemente la lunghezza focale (la distanza dall'obiettivo all'oculare) divisa per l'apertura.

Per esempio, un telescopio di 10 cm con una lunghezza focale di 1 metro è detto a f/10.

In telescopi complessi come i Cassegrain, viene utilizzata l'"effettiva lunghezza focale" al posto della reale distanza tra le parti, ma il principio è lo stesso. Un Cassegrain di 12 cm con una lunghezza focale effettiva di 2,5 metri è un f/20.

Rapporti inferiori a f/6 o f/5 significano che lo specchio secondario è relativamente grande e questo riduce il contrasto dell'immagine. La distorsione diviene maggiormente percettibile in prossimità dei bordi del campo visuale e l'intero sistema ottico è molto più sensibile ai disallineamenti. E' difficilie costruire specchi di buona qualità con bassi rapporti, inoltre, con un basso rapporto f/, è necessario utilizzare oculari migliori e più costosi per ottenere immagini contrastate al di fuori della parte centrale del campo. Per tutte queste ragioni, un riflettore f/4 non potrà mai competere in qualità non un f/8 realizzato ugualmente bene.

D'altra parte, l'f/4 è molto più maneggevole e trasportabile. E' lungo la metà! Un riflettore di 25 cm a f/4 è lungo meno di 120 cm e sta comodamente sul sedile posteriore della propria auto quando lo trasportiamo verso le zone dal cielo più scuro. Un 25 cm a f/8 è lungo più di due metri e crea un maggior numero di problemi logistici per il trasporto. Ogni cosa ha la sua contropartita!

Catadiottrici o telescopi che utilizzano sia lenti che specchi. Lo schema otto più popolare è lo Schmidt-Cassegrain, che è arrivato sul mercato negli anni '70 ed ha subito guadagnato il suo spazio tra i riflettori ed i rifrattori, presenti da secoli. Le note che seguono, valgono quindi principalmente per questo tipo di configurazione ottica.

Vantaggi. I punti forti degli "Schmidt-Cass" non è nelle perfomance ottiche ma sono la trasportabilità, la convenienza ed alcuni optional particolari come l'inseguimento regolato elettronicamente. Mentre un riflettore di 20 cm da tirare dentro e fuori casa è goffo e pesante, la maggior parte degli Schmidt-Cassegrains di 20 cm sta in un baule che può essere tenuto con una mano (il treppiede è separato). Il baule trova posto nel portabagagli della macchina mentre un riflettore tende ad occupare tutto lo spazio all'interno.

Il tubo relativamente corto dello Schmidt-Cassegrain permette il montaggio di una motorizzazione per l'inseguimento delle stelle più affidabile, rendendo la fotografia astronomica meno diffifoltosa (mai facile). Sono quindi ottimi telescopi per l'astrofotografia. Per la fotografia e l'utilizzo di camere CCD sono disponibili elettroniche complesse per il controllo della guida delle montature degli Schmidt-Cass. Sono disponibili alcuni modelli con la possibilità di puntare gli oggetti completamente automatizzata.

Svantaggi. L'immagine formata da uno Schmidt-Cassegrain sarà probabilmente meno contrastata di quella resa da un buon riflettore della medesima apertura, caratteristica avvertibile specialmente nell'osservazione dei pianeti. Il costo, rispetto ad un riflettore della medesima apertura, è più alto. Per rendere confortevole la posizione dell'osservatore, viene utilizzato generalmente uno specchio ad angolo retto (diagonale), la visione sarà quindi invertita. Il meccanismo di messa a fuoco può essere delicato ed impreciso. Le regolazioni principali vanno effettuate dal fabbricante.

Opzioni speciali. Gli optional più recenti degli Schmidt-Cassegrain e di alcuni rifrattori di elevata qualità, sono la motorizzazione degli assi controllata da un computer fornito di un database degli oggetti celesti. Una volta "inizializzato" il computer con l'aiuto di una coppia di stelle note e con qualche altra regolazione, questi telescopi puntano automaticamente, come per magia, tutti gli oggetti che gli indicate. Sembrerebbe quindi che l'osservazione astronomica sia una cosa semplice, non dovendo conoscere il cielo.

I telescopi computerizzati sono sicuramente la strada del futuro ma le opinioni su questi strumenti rimangono divergenti. Alcuni osservatori di vecchia data li lodano dicendo che finalmente possono passare più tempo ad osservare gli oggetti anziché cercarli. Secondo altri, tra cui includo me stesso, per un principiante un telescopio computerizzato è economicamente troppo dispendioso, impedisce l'apprendimento e elimina anche buona parte del divertimento. Dopo tutto, vi piacerebbe imparare a guidare un aeroplano semplicemente premendo il bottone del "pilota automatico"? E cosa fareste se qualcosa andasse storto?

MONTATURE

Su una cattiva montatura, anche il miglior telescopio diventa pessimo. Ogni minimo tremolio diverrà un terremoto qualsiasi ingrandimento stiate usando. Ed è difficile compiere delle osservazioni durante un terremoto.

Sfortunatamente, quasi tutte le montature dei telescopi patiscono un certo numero di vibrazioni. Generalmente ciò è dovuto ad un'errata progettazione (o al taglio dei costi del fabbricante) di uno o più punti chiave ma per alcuni versi è un risultato inevitabile quando si cerca di rendere la montatura leggera al punto da poterla trasportare senza l'aiuto di un carrello elevatore.

Due sono i tipi fondamentali di montatura: l'equatoriale e l'altazimutale.

Una montatura equatoriale è progettata in modo da poter facilmente seguire il moto della volta stellata causato dalla rotazione terrestre altrimenti, a 75 o 100 ingrandimenti, la rotazione terrestre porterebbe gli oggetti fuori dal campo inquadrato in un solo minuto. La maggior parte delle montature equatoriali è fornita di "motore orario" per seguire automaticamente il moto del cielo. Un altro motivo per cui utile questa montatura è che il suo movimento nell'oculare indica il nord-sud e l'est-ovest celeste. Ciò risulta di grande aiuto quando cercate di trovare la giusta via tra le stelle partendo da una carta del cielo.

Affinché possa lavorare, una montatura equatoriale deve essere allineata verso il polo nord celeste all'inizio di ogni osservazione. Fortunatamente, per l'osservazione visuale questa operazione non deve essere accuratissima. E' sufficiente chel'asse polare punti più o meno alla stella Polare.

Le altazimutali sono più semplici. Il loro movimento è alto-basso, destra-sinistra. Per seguire le stelle quindi, è necessario agire su entrambi gli assi. Per arrivare allo stesso grado di stabilità, una montatura altazimutale è più economica e leggera, vantaggi resi evidenti nelle montature dei Dobsoniani, progettate per questi riflettori giganti di basso costo. Per utilizzare grandi telescopi con montature altazimutali occorre avere un'ottima conoscenza della "navigazione" tra le stelle. I Dobsoniani molto grandi sono i migliori telescopi per gli osservatori di grande esperienza affamati di larghe aperture.

Qualsiasi montatura sceglierete, non accettate compromessi sulle dimensioni ed il peso. Niente uccide l'entusiasmo quanto un tremolio continuo, una solida montatura che si muove appena quando la toccate o mettete a fuoco, è una gioia per chi la usa.

I VOSTRI INTERESSI

Pianeti. Luna e doppie strette richiedono poteri d'ingrandimento elevati, buoni contrasti e una risoluzione nitida, se questi oggetti sono il vostro interesse principale, l'acquisto migliore è probabilmente un rifrattore o un riflettore ad alto rapporto focale.

Per oggetti molto deboli come galassie e nebulose occorre l'apertura, apertura ed ancora apertura. Un grande riflettore è la scelta più logica se questa diventerà la vostra specialità.

Se non avete specializzazioni e non intendete averne, un telescopio a tutto campo dovrebbe rappresentare il meglio, forse un riflettore di 15-20 cm con un rapporto focale f/8 o f/6, oppure uno Schmidt-Cassegrain di 20 cm.

C'è un fattore che potrebbe condizionare la scelta del vostro interesse: l'inquinamento luminoso. La Luna ed i pianeti principali risplendono sotto il più bieco degli inquinamenti luminosi. Oggetti deboli come galassie e nebulose ne escono devastati. L'abitante dell'appartamento al quinto piano potrebbe serrare un piccolo rifrattore alla ringhiera del balcone e godere di una visione della Luna paragonabile a quella dell'abitante della casa di campagna in Toscana. La maggior parte degli oggetti del cielo profondo però, resterà invisibile.

DOVE ABITATE

Non basta guardare attraverso il telescopio, bisogna anche riporlo e trasportarlo. Quando la maggior parte della gente va a letto, lo dovrete montare e poi smontare. Se questa rappresenta una difficoltà, non effettuerete molto spesso delle osservazioni, indipendentemente dall'entusiasmo che potete avere in questo momento. Troppi novizi dimenticano questo particolare ed acquistano degli "elefanti bianchi" e difficilmente finiscono con l'usarli.

Prima di sbavare sugli annunci di telescopi giganteschi, ricordate che un piccolo telescopio di 10 cm mostrera più universo di un 40 cm se usato di più.

Il miglior telescopio che potete acquistare quindi, è quello che userete di più. Quanto vi divertirete e quanto diventerete bravo come astronomo, dipende da quano tempo passerete a compiere le osservazioni, non dal diametro del vostro telescopio.

Pensate a dove lo userete ed a dove lo riporrete. Più questi luoghi saranno lontani, più piccolo e leggero dovrà essere lo strumento che acquisterete. La strada che li separa ha dei gradini? Pensateci attentamente prima di acquistare un riflettore più grande di un 15 cm.

Un portico chiuso o un capannone asciutto e ben ventilato sono l'ideale per riporlo. Non solo dovrà essere vicino al luogo dove lo userete ma quando lo farete sarà già alla temperatura ideale. Questo vi risparmierà i problemi di distorsione dell'immagine che i moti dell'aria nel tubo ottico causano portando lo strumento dal caldo della casa al freddo della notte, e dalla massiccia condensa che lo infradicierà quando lo riporterete all'interno delle mura di casa.

Se il telescopio è riposto in un luogo freddo peraltro, fate attenzione alla condensa che si può formare quando cambia il tempo. Non copriteli mai a meno che non siano perfettamente asciutti all'interno. Se nel posto dove lo depositate, c'è la possibilità che si formi della condensa, lasciate il tubo ottico aperto in modo da lasciarne ventilato l'interno ed avvolgete l'intero telescopio con una coperta.

Trasporterete il telescopio in modo da evitare la presenza di alberi e luci? Se avete un sito osservativo permanente, considerate l'idea di installare un pedistallo piuttosto che trasportare avanti ed indietro il treppiede. Un tubo grande e riempito di sabbia o un palo telefonico piantato nel terreno saranno più stabili del più costoso dei treppiedi. La soluzione ideale è un riparo o un osservatorio intorno al telescopio, proprio dove sarà usato.

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI

Dopo aver ristretto il campo di scelta, forse tra un riflettore di 15-20 cm o un catadiottrico di 20 cm, fornitevi di tutti i cataloghi dei costruttori e confrontatene le caratte4ristiche, facendo attenzione alle dimensioni ed al peso. La rivista Sky & Telescope ha annunci di quasi tutti i seri fabbricanti di telescopi. Contattate diversi negozianti per il prezzo migliore ma informatevi anche delle politiche del venditore su resi e riparazioni (una sfortunata necessità per alcuni telescopi nuovi).

Se effettuate l'acquisto presso società estere (per esempio americane, NdT), insistete per avere una data certa della consegna che, in taluni casi può superare un anno dal ricevimento del vostro ordine! La legge (americana, NdT) dice che un prodotto ordinato per posta deve essere spedito entro 30 giorni dall'avvenuto pagamento. Dopo questo periodo, il venditore deve restituirvi i l denaro o avere il vostro consenso per una ritardata consegna. E' mia opinione che la ricerca di un buon servizio e di una pronta spedizione sono più importanti diquella del prezzo più basso.

Prendete in considerazione l'idea di costruirvi da soli un riflettore, un'attività sostenuta da molte associazioni di astrofili. Se comprate lo specchio, anziché molarlo e levigarlo da voi, lo strumento più complesso che dovrete avere è un trapano elettrico. Potrete risparmiare denaro e sapere esattamente come funziona il vostro telescopio.

Un brutto telescopio può surclassarne uno bello: la questione è tutta nella qualità delle ottiche, nella stabilità della montatura e nella semplicità d'uso. Questo eccellente riflettore di 30 cm è stato costruito da Luc Secretan di Riverdale, nel Maryland, che lo ha soprannominato il Brutto Anatroccolo. Ha una montatura equatoriale di tipo inglese ed ha molte caratteristiche interesanti come la motorizzazione su entrambi gli assi, un moto orario molto preciso ed uno specchio secondario rotante che permette di utilizzare l'oculare dal lato del tubo di legno più conveniente. Un ricovero impermeabile ripara il telescopio e funge da piattaforma osservativa.

QUALITA' DELL'OTTICA

Se possibile, prima di acquistare un telescopio provatelo puntandolo su una stella. Ciò è particolarmente importante quando pensate di prenderlo di seconda mano e quindi non coperto da garanzia. Se non potete provarlo prima di comprarlo, fatelo subito dopo. La qualità delle ottiche può variare anche molto, anche tra strumenti che sembrano identici e che provengono dalla medesima linea di produzione. La ragione sta nel fatto che grandi parti delle ottiche non possono venir prodotte in quantità con una qualità garantita. Ciascuna deve essere rifinita a mano e (si spera) da personale qualificato. Ciò significa che non sarete sicuri di quello che acquistate sino a quando non lo proverete.

Ecco una prova semplice ma molto indicativa: con le ottiche perfettamente allineate o "collimate" (leggete le istruzioni allegate al telescopio) e, dopo che lo strumento ha raggiunto la stessa temperatura dell'ambiente esterno (un'ora o due dopo averlo tirato fuori da casa calda), focalizzate una stella di seconda o terza magnitudine utilizzando un ingrandimento molto elevato, la Polare rappresenta un'ottima scelta, anche perché non si muove.

Girate leggermente la manopola di messa a fuoco in una direzione e poi da quela opposta, rispetto alla messa a fuoco ottimale. L'aspetto della stella e gli anelli di diffrazione dovrebbero essere identici da entrambe le parti. Ovvero dovrebbero avere la stessa forma ed una uguale distribuzione della luce all'interno.

Un basso "seeing", la distorsione causata dall'instabile atmosfera terrestre, potrebbe rendere difficoltoso questo test. Provate a ripetere il tentativo nelle notti seguenti sino a quando avete un buon seeing.

Questo test è così severo che pochi telescopi lo superano senza incertezze. Se le immagini della stella sfocata sono quasi le stesse in entrambe le direzioni, avete comunque un buon telescopio. Se sono palesemente diverse, qualcosa non va per il verso giusto. Prima di arrivare a conclusioni affrettate, riprovate in altre notti e ricordatevi di dare al telescopio il tempo di raffreddarsi.

Un telescopio che non supera questo test, non metterà mai bene a fuoco. Ad ingrandimenti elevati, le stelle sembrano impastarsi gradualmente e passare attraverso il punto di massima messa a fuoco, differentemente da un buon telescopio dove la stella sembra "cadere" in quel punto. Questo "test di caduta", meno indicativo di quello precedente, purtuttavia permette di farsi un'opinione sullo strumento. Tutte le stelle vengono deformate dal seeing atmosferico ma se avrete la possibilità di provare un buon telescopio ed uno di scarse prestazioni, capirete il significato di questa prova.

Effettuatela con ingrandimenti elevati, poiché ai bassi ingrandimenti, indifferentemente dalla qualità del telescopio e dell'oculare, le imperfezioni incorreggibili della vostra vista possono creare effetti fuorvianti.

Se un telescopio è effettivamente difettoso, prendete in considerazione l'ipotesi di farlo sistemare o di riportarlo al negoziante. I migliori fabbricanti hanno un'eccellente reputazione per ciò che concerne la risoluzione dei problemi. In ogni caso, non ha importanza chi ha costruito il vostro strumento, avete il diritto morale e legale che funzioni almeno decentemente, quindi agite di conseguenza.

Quando volete acquistare il telescopio, il consiglio migliore è di farvi dare un'opinione da altri astrofili. I soci dell'associazione astronomica locale saranno lieti di offrirvi il loro aiuto e di darvi un'opinione sincera. Con un pò di fortuna, potrete provare qualcuno dei loro telescopi e ciò vi aiuterà a decidere se vale la pena raddoppiare l'apertura quadruplicando il costo e sestuplicando il peso. Gli indirizzi ed i recapiti telefonici di molte associazioni italiane di astrofili (e molti indirizzi e-mail) sono elencati nella pagina delle Associazioni di astrofili di Astro-link.

Buona caccia!

Alan MacRobert è editore associato della rivista Sky & Telescope ed un inguaribile astrofilo.


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