Il meteorite marziano contiene minuscole perle di minerali carbonati, ed è li che gli scienziati hanno trovato i microscopici fossili. Il resoconto completo apparirà sul numero del 16 agosto della rivista Science ma ecco un breve riassunto. Primo, nei i carbonati sono state rilevati ammassi di forme allungate simili a salsicce delle dimensioni massime di 1/10.000 di millimetro che assomigliano fortemente a microfossili trovati in antiche rocce terrestri. Secondo, il gruppo di ricercatori ha scoperto delle concentrazioni di granuli di magnetite e di solfuri ferrosi così piccoli che un miliardo di questi potrebbero stare sulla punta di uno spillo. Difficilmente in natura simili composti potrebbero coesistere, ma alcuni batteri anaerobici terrestri sono in grado di sintetizzarli contemporaneamente. Terzo, nei carbonati sono incluse delle molecole organiche denominate idrocarburi aromatici policiclici ( PAH ). Questi "PAH", sono stati rilevati spesso nelle meteoriti e nei gas interstellari e probabilmente sono una conseguenza della formazione stellare. Quelli trovati all'interno di ALH84001 assomigliano molto a quelli prodotti dalla putrefazione di semplice materia organica.
Il leader del gruppo di scienziati, David S. McKay ( NASA-Johnson Space Center ) ammette che queste peculiarità potrebbero essere dovuti a meccanismi di natura inorganica. Però, dice McKay, il fatto di trovarli tutti nello spazio di pochi centomillesimi di millimetro l'uno dall'altro, rappresenta un'irresistibile, anche se non definitiva, prova dell'esistenza di forme di vita. L'interpretazione che i PAH siano di origine biologica a qualcuno non è proprio piaciuta, inoltre, rimane da capire a quale temperatura si formino i carbonati. Alcuni studi indicano che la loro formazione avvenga da fluidi riscaldati al massimo ad una temperatura di 80° Celsius ma c'è chi ritiene che si debbano raggiungere almeno 650° C, troppi perché la vita possa continuare.
Un resoconto più completo di questa scoperta lo si può trovare nell'Edizione straordinaria del Notiziario settimanale di S&T.
L'eventuale nuovo picco dovrebbe verificarsi alle ore 0:00 Tempo Universale del 12 agosto ( le due di notte ora italiana ), mentre quello "tradizionale" sarebbe 12 ore più tardi, favorendo così gli osservatori nord-americani che potrebbero osservare fino a 90 meteore l'ora, in condizioni di osservazione ideali. Questa sarà buona allorché, dopo mezzanotte, Perseo sarà alto in direzione nord-est e saranno ottimali prima del suo tramonto. Le meteore appariranno in ogni parte del cielo.
Per maggiori informazioni consultare la SKY Online's Meteor Page.
(90K gif) Il percorso della cometa Hale-Bopp nel 1996. Visibile ad occhi esperti, la cometa è un facile obiettivo per binocoli e piccoli telescopi.
Cometa Hale-Bopp | A. R. | Decl. |
10 agosto | 17h 59m | -8,1° |
12 agosto | 17h 57m | -8,0° |
14 agosto | 17h 55m | -7,8° |
16 agosto | 17h 53m | -7,6° |
Per maggiori informazioni sulla cometa Hale-Bopp visita la SKY Online's Comet Page.
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