Sky & Telescope
Notiziario settimanale

9 maggio 1997

Edizione italiana a cura di Mario Farina

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Nessuna asimmetria per l'universo?

L'universo ha una direzione? Questa la domanda posta alla comunità scientifica da Borge Nodland (University of Rochester) e John P. Ralston (University of Kansas). A seguito di osservazioni nelle onde radio di galassie distanti infatti, sembra che queste siano polarizzate in modo tale che la polarizzazione cambi da un lato all'altro, determinando l'esistenza di un asse preferenziale. Questo violerebbe però un assioma cosmologico particolarmente caro alla scienza: l'universo dovrebbe essere lo stesso in tutte le direzioni.

Da allora altri astronomi si sono fatti avanti per mettere in dubbio la scoperta. Sean M. Carroll (University of California, Santa Barbara) e George B. Field (Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics) hanno riesaminato i dati di Nodland e Ralston ed hanno trovato i loro risultati statisticamente insignificanti. Ed un gruppo guidato da John F. C. Wardle (Brandeis University) ha utilizzato il radiotelescopio Very Large Array (VLA) nel Nuovo Messico ed il telescopio hawaiano Keck, del diametro di 10 metri, per cercare tracce della polarizzazione in 26 quasar, senza peraltro trovarla. Infine, gli astronomi di Stanford Ronald N. Bracewell e Von R. Eshleman ritengono che il presunto asse giaccia entro 30° dalle macchie calde e fredde la cui esistenza nella radiazione di fondo a microonde è nota. Queste macchie esistono perché il nostro sistema solare orbita intorno al centro della Via Lattea che, a sua volta, è legato alle galassie dell'Ammasso della Vergine. Il nostro moto relativamente all'universo, ipotizzano, potrebbe spiegare la controversa scoperta.


Un aggiornamento per il "Grande Occhio"

Il primo degli specchi primari del Large Binocular Telescope è tornato nel forno per una seconda fusione allo Steward Observatory Mirror Laboratory di Tucson, in Arizona. La fusione del più grande specchio singolo mai costruito ebbe inizio in gennaio, nello stampo del forno rotante ma una successiva ispezione rivelò che diversi metri quadrati della superficie dello specchio avevano uno spessore inferiore ai 28 mm necessari per una levigatura senza inconvenienti. Il 25 aprile, altre 2 tonnellate di vetro sono state poste sopra il blocco di 17 tonnellate per la rifusione, che avrà luogo nelle prossime settimane.

Nel frattempo, il 13 maggio, il secondo specchio del telescopio Gemini (i Gemelli) ha lasciato le vetrerie di Corning a Canton, New York, per la Francia. Sarà qui che lo specchio del diametro di 8,1 metri e del peso di 33 tonnellate verrà levigato. Il telescopio Gemini verrà posto sulla sommità del Cerro Pachon in Cile, a 2.700 metri di quota.


Cometa Hale-Bopp (23K jpeg) La cometa, per gli osservatori dell'emisfero boreale, rimane un bell'oggetto da vedere nel cielo serale, nonostante stia diminuendo la luminosità e si stia abbassando sull'orizzonte. La cometa, nel suo moto di recessione dal Sole, sta diventando un oggetto notevole nei cieli australi. Qui vediamo la tenue coda blu di gas con diversi pennacchi mentre la coda bianca e luminosa di polveri si presenta più ampia e diffusa. Johnny Horne di Stedman, North Carolina, ha eseguito questa esposizione di 4 minuti il 30 aprile con camera Schmidt Celestron da 20 cm, f/1.5 utilizzando una pellicola Fujicolor Super HGV-400. © 1997 Fayetteville Observer-Times.

Crepuscolo per l'Hale-Bopp

La variazione della magnitudine della cometa viene riportata tra 0,0 e 0,1. Ciò potrebbe essere dovuto in parte all'inesperienza di molti osservatori, in parte alla vicinanza della stessa all'orizzonte. La possiamo osservare ancora al termine del crepuscolo serale, cercatela bassa sull'orizzonte ad ovest-nord-ovest. La coda di polveri è ancora facilmente riconoscibile ma questa settimana segna il ritorno della Luna sulla scena e la sua luce diverrà da giovedì o venerdì, l'ostacolo magiore.

(29K jpeg) Dove cercare la cometa alla fine del tramonto, i primi giorni di maggio. Il suo percorso è tracciato sullo sfondo stellato per un periodo di due settimane; il simbolo ne segna la posizione alla data indicata, per gli osservatori nordamericani. L'orizzonte è indicato per 1½ dopo il tramonto ed è segnato per la latitudine di 40° nord per la data a metà del percorso tracciato. La cometa e le stelle appariranno più alte sull'orizzonte prima di questa data, più basse nei giorni seguenti.La cometa Hale-Bopp ai primi di maggio, di sera

Per maggiori informazioni, dai collaboratori di Sky & Telescope, sulla cometa Hale-Bopp, compreso immagini ed animazioni, visita la SKY Online Comet Page.

Oppure consultate la guida "Quando, dove e come osservare la cometa Hale-Bopp". (in italiano)


L'Hale-Bopp nel vento solare (20K gif) La posizione della cometa Hale-Bopp (il puntino nero) rispetto al piano equatoriale del Sole (linea arancione). In questo diagramma, che presenta una vista laterale, il nord è in alto. Nei prossimi giorni l'Hale-Bopp si muoverà verso sud (in basso) ed attraverserà il piano il 3 maggio. Se non avete problemi per scaricare un file di grosse dimensioni, ecco un'animazione (132K gif) Cortesia NASA/Goddard Space Flight Center.

L'"orologio" per la coda della cometa continua

L'osservatore Steve Larson (University of Arizona) ritiene di aver osservato il 6 maggio, una "disconnessione" nella coda di ioni della cometa. Gli astrofili sono invitati, in questo periodo, a seguire la forma della coda con attenzione. Chi è interessato può accedere all'ISTP Hale-Bopp page.


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