Sky & Telescope
Notiziario settimanale

11 aprile 1997

Edizione italiana a cura di Mario Farina

Logo S&T®
La rivista indispensabile di astronomia


Cometa Hale-Bopp (28K jpeg) Dennis di Cicco di S&T ha eseguito questo ritratto della cometa il 4 aprile sotto il cielo buio di Royalston, nel Massachusetts, utilizzando una camera Schmidt di 20 cm f/1.5, con un'esposizione di 2 minuti e ½ su pellicola Kodak Tech Pan ipersensibilizzata. La debole coda di gas è in alto, al di sopra di quella di polveri, assai più luminosa. Da notare il piccolo oggetto allungato poco a sinistra della testa della cometa: è il margine della galassia a spirale NGC 891 in Andromeda. Mentre la cometa continuerà ad abbagliarci, osservata al binocolo o con piccoli telescopi, nelle prossime due settimane si troverà a combattere, e sicuramente a perdere, la battaglia contro la luce del notro satellite.

Hale-Bopp contro la luce lunare

L'Hale-Bopp (C/1995 O1) cercherà di resistere al forte chiarore lunare che schiarirà le nottate di questa settimana. I resoconti segnalano che è ancora prossima alla magnitudine -0,5, con una splendida coda di polveri lunga circa 20°, se osservata da una zona buia. Sarà chiaramente identificabile anche quando la luce lunare sarà intensa. Osservatela almeno 1 ora e ½ dopo il tramonto, quando il cielo è completamente scuro. Dovrebbe essere riconoscibile tra 20° e 30° sopra l'orizzonte a nord-ovest (dipende dalla vostra latitudine).

Comet Hale-Bopp, Early April, EveningLa cometa Hale-Bopp in aprile, alla fine del tramonto. Sinistra: Primi di aprile (65K jpeg). Destra: Fine aprile (60K jpeg). In ciascuna cartina il percorso è tracciato sullo sfondo stellato per un periodo di due settimane; il simbolo ne segna la posizione alla data indicata, per gli osservatori nordamericani. L'orizzonte indicato è segnato per la latitudine di 40° nord per la data a metà del percorso tracciato. La cometa e le stelle appariranno più alte sull'orizzonte prima di questa data, più basse nei giorni seguenti.Comet Hale-Bopp, Late April, Evening

Per maggiori informazioni, dai collaboratori di Sky & Telescope,, sulla cometa Hale-Bopp, compreso immagini ed animazioni, visita la SKY Online Comet Page.

Oppure consultate la guida "Quando, dove e come osservare la cometa Hale-Bopp". (in italiano)


Galassia nana dell'Antlia (33K jpeg) La galassia nana scoperta recentemente nella costellazione australe della Macchina pneumatica (Antlia), vista nell'immagine in falsi colori del telescopio di 1,5 metri del Cerro Tololo in Cile. Il nord è in alto e la larghezza del fotogramma è di 4 minuti d'arco. Le stelle di colore verde sono giganti rosse. Cortesia Mike Irwin, Alan Whiting e George Hau.

Una nuova galassia nel Gruppo Locale

Nuove galassie appaiono laddove gli astronomi pensavano ci fosse solo il vuoto ed una di queste si è appena aggiunta alle altre 30 che fanno parte di quello che viene chiamato il Grupppo Locale. Mike Irwin (Royal Greenwich Observatory), Alan Whiting e George Hau (University of Cambridge) analizzando le lastre della Schmidt survey hanno scoperto un vasto ed estremamente debole bagliore nella costellazione della Macchina pneumatica (Antlia). Questa nuova "Nana dell'Antlia" si trova a 3,3 milioni di anni luce di distanza, 1 volta e mezzo la distanza cui si trova M31, la Galassia Andromeda e contiene solo un milione di stelle circa, sufficienti però a farla splendere fino alla 16° magnitudine. Con questa, sono solo due le galassie nane scoperte che giacciono esternamente al campo gravitazionale di una galassia più grande appartenenete al Gruppo Locale. La galassia Antlia si trova a 10h 0.41m di ascensione retta e -27° 20' di declinazione.


Immagine di Europa della Galileo (20K jpeg) Europa visto nel 1996 dalla Galileo. Una freccia indica la zona di cui sotto è visibile il primo piano. Una regione chiara corconda il cratere da impatto denominato Pwyll. Cortesia NASA.

Galileo Close-up of Europa (54K jpeg) In questa immagine di una regione della superficie ghiacciata di Europa larga 42 chilometri, appaiono le "zattere" di ghiaccio di forma poligonale traslate ed inclinate da un oceano liquido o fangoso presente non molto al di sotto della superficie. La sonda Galileo ha ottenuto questa immagine il 20 febbraio da una distanza di 5.340 km. Cortesia NASA/JPL.

Un oceano di Europa?

Il passaggo ravvicinato della Galileo alla luna Europa avvenuto in febbraio, ha fornito la chiara prova della presenza di acqua allo stato liquido o di fanghiglia mista a neve sotto parte della crosta ghiacciata del satellite. Le immagini migliori presentano un miscuglio di gigantesche lastre che sono state "trasportate come zattere" ed inclinate dalle correnti. I geologi ritengono che il tutto abbia avuto luogo di recente, circa un milione di anni fa. Soprattutto questa scena è simile a quella dei ghiacci terrestri del pack artico e si pensa che ad 1 o 2 chilometri di profondità sotto la superficie del satellite si trovi un vasto serbatoio di acqua, i calcoli suggeriscono che le maree provocate da Giove riscaldino l'interno di Europa a sufficienza da evitarne il congelamento. Potrebbe quindi esserci più acqua sotto i ghiacci di Europa che in tutti gli oceani terrestri.

La presenza combinata di un oceano sotterraneo e di un continuo riscaldamento ha rafforzato le speculazioni sulle possibilità di vita, perlomeno nel passato, nelle acque paludose di Europa. Gli oceanografi ricordano le vaste colonie microbiche che prosperano nei fondali marini e nelle profondità terrestri, completamente isolate dal Sole. Su Europa sembrerebbero esserci condizioni assai simili ma è improbabile che la Galileo possa arrivare a dare una risposta, questo privilegio è destinato alle missioni future.


Copyright © 1997 Sky Publishing Corporation, Tutti i diritti riservati.
Tutti i testi ed il materiale non possono essere riprodotti in qualsiasi forma senza autorizzazione.
Per informazioni rivolgersi a Sky Publishing Corp., P.O. Box 9111, Belmont, MA 02178-9111, per l'E.U. 1-617-864-7360. Fax: 1-617-576-0336 (Solo per gli editoriali), 1-617-864-6117 (tutti gli argomenti). Oppure via e-mail a webmaster@skypub.com.