Sky & Telescope
Notiziario settimanale

13 giugno 1997

Edizione italiana a cura di Mario Farina

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Le tracce degli asteroidi (43K JPEG) Il campo inquadrato da questa immagine ha un'ampiezza di ¼°, si trova nella costellazione del Toro e contiene quattro asteroidi scoperti nel dicembre 1995 da Dennis di Cicco, collaboratore di Sky & Telescope. Tutti e quattro hanno le dimensioni di una città e presentano una luminosità tra la magnitudine 16 e la 17. Questa fotografia è composta da tre esposizioni di 4 minuti ciascuna ottenute con camera CCD SBIG ST-7 e telescopio Meade LX200 di 40 cm con riduttore di focale Optec MAXfield, che porta il rapporto focale a f/3.3.

In compagnia degli asteroidi

Due sono gli asteroidi al centro delle notizie di questa settimana. Uno non ha un nome proprio ma solo la designazione: 3753. Scoperto nel 1986, questo corpo del diametro di 5 chilometri possiede un'orbita inclinata ed eccentrica che attraversa sia quella terrestre che quella di Venere. Simulazioni condotte da Paul Wiegert (York University) e due colleghi dimostrano che 3753 presenta un'orbita rispetto alla Terra definita "a ferro di cavallo" ovvero compie un'orbita intorno al Sole in poco meno di un anno. Questa piccola differenza rispetto al periodo orbitale terrestre fa sì che, a lungo termine ed esattamente ogni 385 anni, raggiunga la Terra. Avvicinandoglisi però, la gravità terrestre gli fornisce una frazione di energia sufficiente ad espanderne l'orbita ed incrementarne il periodo a poco più di un anno allontanandolo ed impedendogli di colpire la Terra. In seguito, 385 anni più tardi, si avvicinerà nuovamente alla Terra che ruberà a 3753 una minima quantità di energia che lo portera a compiere un'orbita più piccola e più veloce.

Sembrerebbe quindi che questo asteroide fosse sotto una sorta di "controllo terrestre". L'unico altro esempio di orbita a ferro di cavallo che si conosca è quella di Janus ed Epimetheus, due piccole lune di Saturno che si trovano poco oltre il sistema degli anelli. Nei prossimi 100 milioni di anni però, 3753 potrebbe sfuggire dalla prigionia e scontrarsi con uno dei pianeti interni o essere lanciato lontano lungo una traiettoria completamente nuova. I dettagli sono pubblicati nella rivista Nature del 13 giugno.


Ida e Dactyl (9K JPEG) Quattro anni fa la sonda Galileo scoprì che l'asteroide 243 Ida possiede un piccolissimo satellite, in seguito denominato Dactyl. Le proprietà spettrali della luna sono diverse da quelle di tutte le aree di Ida osservate anche se, la similitudine nella riflettività e nelle caratteristiche più generali dello spettro, fanno pensare che siano composte fondamentalmente dagli stessi tipi di roccia. Nuovi dati suggeriscono che anche l'asteroide 3671 Dionysus abbia una luna.

Dionysus è raddoppiato ?

Il secondo asteroide è 3671 Dionysus, un asteroide Earth-crosser con un'orbita di 3,25 anni. Quando gli astronomi Stefano Mottola e Gerhard Hahn (German Aerospace Research, Berlino) all'inizio del mese hanno osservato la curva di luce relativa alla sua rotazione, hanno notato che ogni 1,15 giorni la luminosità dell'asteroide si abbassa di 0,08 magnitudini. Si sà, però, che l'asteroide ha un periodo di rotazione di 2,7 ore e così hanno concluso che Dionysus probabilmente ha un satellite e noi ne osserviamo proprio il piano orbitale. Se ciò fosse vero, ogni 28 ore la piccola luna passerebbe davanti o dietro all'asteroide principale. Mottolòa e Hahn fanno notare che Dionysus in luglio si avvicierà a circa 17 milioni km dalla Terra raggiungendo la magnitudine 15. Gli astronomi di tutto il mondo cercheranno di raccogliere ulteriori informazioni nelle prossime settimane anche perché l'asteroide non si riavvicinerà alla Terra che fra 13 anni. Per ulteriori informazioni consultate la Dionysus Occultation Page.


Carolyn C. Petersen (29K JPEG) Carolyn Collins Petersen, della redazione della Sky Publishing che si occupa di libri ed altri prodotti, alla speciale sessione relativa alla collaborazione tra astrofili ed astronomi professionisti nel corso del meeting dell'AAS. Il suo interesse è stato rivolto al contributo degli astrofili allo studio delle code di gas delle comete. Prima di approdare a Sky, la Petersen era ricercatrice all'University of Colorado, dove ha analizzato centinaia di immagini di code di comete fotografate da astrofotografi dilettanti. Cortesia Tom Bisque.

A Winston-Salem la cooperazione tra professionisti ed astrofili

Molte le notizie che i redattori di Sky & Telescope hanno raccolto questa settimana al meeting dell'American Astronomical Society (AAS) tenutosi a Winston-Salem, NC. Alcune si riferiscono ai nuovi risultati ottenuti dal "nuovo" Hubble Space Telescope, la prosecuzione della saga relativa alle controparti visibili dei gamma-ray-burst ed i risultati di altri studi che spaziano dalle occultazioni lunari alla nascita delle nebulose planetarie. La nostra rivista ha svolto un ruolo centrale nel corso di una sessione, che non ha precedenti, sulla collaborazione tra astrofili ed astronomi professionisti nella ricerca. Organizzata dal responsabile di S&T Leif Robinson ed il professor Larry Marschall del Gettysburg College, la sessione ha posto l'accento sui contributi apportati dagli astrofili in numerosi campi di ricerca, dalla ricerca di asteroidi (vedi "The Benson Prize for the Amateur Discovery of Near-Earth Asteroids" [Il premio Benson per la scoperta amatoriale di asteroidi Near-Earth]) all'osservazione continua di variabili cataclismiche. Ulteriori dettagli seguiranno nel notiziario della settimana prossima e nelle pagine della rivista Sky & Telescope.


Percorso della cometa Hale-Bopp (14K gif) E' il turno dell'emisfero sud. La posizione della cometa Hale-Bopp nel cielo è segnata all'ora 0 TU alle date indicate, durante l'attraversamento di Orione e dell'Unicorno, indebolendosi nel frattempo. All'inizio di giugno la cometa è molto bassa sull'orizzonte ad ovest-nord-ovest alla fine del crepuscolo serale, per gli osservatori alle medie latitudini meridionali. Da metà giugno però sorgerà bassa ad est.

Aggiornamento sull'Hale-Bopp

Gli osservatori dell'emisfero australe riportano che la luminosità della cometa si è abbassata a 2,5 ma, ciò nonostante, la sua visibilità ad occhio nudo nel buio del crepuscolo serale è ancora notevole. La coda di polveri, un tempo meravigliosa, è osservabile al binocolo ed è un mozzicone di 1 grado circa.

Per maggiori informazioni dai collaboratori di Sky & Telescope sulla cometa Hale-Bopp, visita la SKY Online Comet Page.


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