Sky & Telescope
Notiziario settimanale

20 febbraio 1998

Edizione italiana a cura di Mario Farina

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Voyager 1 Saturno dal Voyager 1 A sinistra: (13K JPEG) lanciato il 5 settembre 1977, la sonda Voyager 1 (nell'immagine un modello in scala reale) si trova in viaggio al di fuori del sistema solare. A destra: (15K JPEG) il 16 novembre 1980, il Voyager 1 osservò Saturno durante il passaggio alla distanza di 5,3 milioni di chilometri. Cortesia NASA/Jet Propulsion Laboratory.

L'odissea del Voyager continua

Dopo aver viaggiato nello spazio per oltre due decadi, la sonda Voyager 1 è diventato l'oggetto fabbricato dall'uomo più distante dalla Terra. Alle 6:10 circa, Tempo Universale (7:10 ora italiana) del 17 febbraio, il Voyager 1 ha superato il record della massima distanza detenuto per lungo tempo dal Pioneer 10. Dal suo lancio, avvenuto nel 1977, ha percorso i 10,4 miliardi di chilometri che ora lo separano dal Sole. Ora viaggia all'esterno del sistema solare alla velocità di 17,4 km al secondo (62.640 km orari) ed a dispetto dell'età e della distanza, è ancora in funzione ed in grado di trasmettere informazioni. I ricercatori ritengono che in tre anni o cinque anni raggiungerà l'eliopausa, il confine della regione di influenza del Sole, e farà ufficialmente il suo ingresso nello spazio interstellare. Come ha precisato il responsabile del progetto Ed B. Massey, a quell'epoca, il segnale del Voyager, della potenza di 20 watt, che raggiungerà la Terra "sarà così debole che la quantità di energia che raggiungerà le antenne dei radiotelescopi sarà 20 miliardi di volte più debole di quella di una batteria di un normale orologio digitale". La sonda dovrebbe avere energia sufficiente per operare per altri 20 anni, a quel punto si troverà a più di 20 miliardi di chilometri di distanza.


Feb. 26, 1998, Eclipse Path Eclissi totale di Sole A sinistra: (42K GIF) Il percorso delll'ombra lunare sulla superficie terrestre durante l'eclissi del 26 febbraio 1998. Illustrazione di Sky & Telescope. A destra: (12K JPEG) L'eclissi totale dell'11 luglio 1991 fotografata da Dennis di Cicco di S&T da Baja in Messico.

Eclissi totale nei Caraibi

Martedi 26 febbraio non solo la Luna sarà nuova ma sarà anche interposta sulla linea diretta fra la Terra ed il Sole e quindi eclisserà quest'ultimo. L'ombra del nostro satellite spazzerà la superficie del nostro pianeta solo per poche ore e la totalità sarà visibile in parte del Sud America settentrionale e dei Caraibi dove nei prossimi giorni migliaia di appassionati accorreranno per essere testimoni di uno degli eventi naturali più spettacolari. Chi non vi potrà essere, ha altre due possibilità: gli osservatori di buona parte degli Stati Uniti e del Canada potranno vedere il Sole parzialmente eclissato, la visibilità sarà a sud ed ad est della linea che dalla California meridionale, attraverso Kansas, Michigan e Quebec arriva al Labrador. Per maggiori informazioni guardare la mappa ed il numero di febbraio 1998 di Sky & Telescope, a pagina 82 o visitate la SKY Online's Eclipse Page. L'altra possibilità sarà quella di osservare l'eclissi online: più di una dozzina di privati e di organizzazioni si stanno preparando alla trasmissione dell'evento attraverso Internet. La potrete seguire attraverso "Eclisse solare '98: in onda sul Web!", dove invieremo (o ci collegheremo) in diretta o quasi le immagini dell'eclisse attraverso le americhe, compreso immagini dai Caraibi trasmesse da uno i più dei cinque telescopi della spedizione scientifica di Sky & Telescope.

Oltre alle foto ricordo, ci sono altre attività legate all'eclisse. La NASA ha sottolineato quello che faranno i suoi ricercatori: dal Goddard Space Flight Center studieranno l'attività magnetica della corona solare mentre verranno compiute contemporaneamente delle osservazioni da parte del Solar and Heliospheric Observatory (SOHO) e dalla sonda Ulysses.


La cometa Tempel-Tuttle (30K JPEG) L'astrofotografo Tim Puckett ha realizzato questa impressionante immagine della cometa Tempel-Tuttle il 15 febbraio 1998 con un riflettore di 60 centimetri f/5 e camera CCD Apogee AP-7. Esposizione di 300 secondi. © 1998 Tim Puckett, autorizzazione concessa.

La Tempel-Tuttle nel cielo serale

Con la Luna impegnata nell'eclissi, in qualche modo migliora la possibilità di osservare la cometa 55P/Tempel-Tuttle, che si sta portando velocemente all'orizzonte. La cometa, legata allo sciame meteorico delle Leonidi, continua a muoversi verso sud attraverso i Pesci, puntando apparentemente in linea retta verso il Sole. Secondo gli osservatori è di 8° magnitudine ed ha un diametro di circa 4 secondi d'arco. Eccone le posizioni all'ora 0 Tempo Universale, coordinate riferite al 2000:

Cometa Tempel-Tuttle
DataA.R.Dec.
21 febbraio01h 14m+12.2°
23 febbraio01h 14m+11.3°
25 febbraio01h 14m+10.5°

Per altre immagini della Tempel-Tuttle, consultate l'articolo "Il ritorno della cometa delle Leonidi" dalla pagina delle comete di SKY Online.


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