Sky & Telescope
Notiziario settimanale

28 marzo 1997

Edizione italiana a cura di Mario Farina

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Cometa Hale-Bopp (29K jpeg) In questo primo piano ripreso la sera del 27 marzo, la cometa Hale-Bopp presenta una debole coda blu di gas con diverse striature ed una luminosa coda di polvere. L'astrofotografo Johnny Horne di Stedman nel North Carolina, ha effettuato questa ripresa con un riflettore newtoniano di 30 cm ed un'esposizione di 10 minuti. © 1997 Fayetteville Observer-Times.

Lo spettacolo di primavera

Non c'è dubbio: la cometa Hale-Bopp (C/1995 O1) ha fatto crescere le aspettative degli osservatori dell'emisfero settentrionale per il 1° aprile quando, ad una velocità di 44 km al secondo, transiterà nel punto di massimo avvicinamento al Sole, a 137 milioni di chilometri (0,91 unità astronomiche) di distanza. La chioma della cometa ha superato la magnitudine -0,5 e la sua coda perlacea è molto più visibile adesso che non compete più con il chiarore lunare. Nonostante possa ancora essere osservata prima dell'alba, la visione migliore è quella nel cielo serale. La parte interna della chioma, simile ad una stella, può essere osservata anche al crepuscolo, ma la coda, che punta verso destra, è visibile più chiaramente 1 ora e ½ dopo il tramonto, quando il cielo è completamente buio. Guardate circa 20° sopra l'orizzonte a nord-ovest, utilizzando le cartine come guida.

Cometa Hale-Bopp, fine marzo, seraLa cometa Hale-Bopp alla fine del crepuscolo serale. Sinistra: Fine marzo (56K jpeg). Destra: Inizio aprile (65K jpeg). Il percorso è tracciato sullo sfondo stellato di ciascuna cartina per un periodo di due settimane, il simbolo ne segna la posizione, alla data indicata, per gli osservatori nordamericani. L'orizzonte indicato è riferito per 1 ora e ½ dopo l'alba e l'orizzonte è segnato per la latitudine di 40° nord per la data a metà del percorso tracciato. La cometa e le stelle appariranno più alte sull'orizzonte prima di questa data, più basse nei giorni seguenti Cometa Hale-Bopp, inizio aprile, sera

L'attenzione del mondo intero è stata rivolta alla Hale-Bopp anche per un motivo tutt'altro che astronomico: il suicidio collettivo di 39 persone, avvenuto in California. Sembrerebbe che i membri di una setta dedita al "culto degli UFO" abbiano ritenuto che il passaggio della cometa fosse il tanto atteso "segnale" per dare inizio alla loro follia. Gli storici fanno però presente che per centinaia di anni questi oggetti misteriosi sono stati associati alla morte, alle epidemie ed altre calamità. Diversi episodi di questo tipo sono narrati nell'articolo "Comete che hanno cambiato il mondo" dell'astronomo Bradley E. Schaefer nel numero di maggio '97 di Sky & Telescope.

Per maggiori informazioni, dai collaboratori di Sky & Telescope,, sulla cometa Hale-Bopp, compreso immagini ed animazioni, visita la SKY Online Comet Page.

Oppure consultate la guida "Quando, dove e come osservare la cometa Hale-Bopp". (in italiano)


Olivina nella cometa Hale-Bopp (25K gif) Top: Lo spettro infrarosso della cometa Hale-Bopp, ottenuto dall'Infrared Space Observatory (ISO), presenta righe di emissione (picchi) caratteristiche dell'olivina, un minerale ricco di silicati. Sotto: Uno spettro dell'ISO di paragone, che mostra la presenza di olivina nelle nubi di polveri che circondano la stella HD 100546.

Indizi sulla composizione dell'Hale-Bopp

Per comprendere la composizione della cometa, gli astronomi hanno utilizzato gli osservatori orbitanti e sono diversi i risultati resi noti nella settimana. Il numero di Science del 28 marzo riporta gli studi effettuati con l'Hubble Space Telescope e l'International Ultraviolet Explorer. Secondo questa ricerca il ghiaccio fuoriesce in quantità diverse rispetto ad altri composti, questi sembrerebbero quindi segregati l'un l'altro all'interno del nucleo cometario. Lo spettro ottenuto dall'Infrared Space Observatory europeo rivelano la presenza di particelle di olivina, un metallo ricco di silicati, comune nel manto terrestre e nei gusci di polvere che circondano le altre stelle.


NICMOS's Cryogenic Dewar (35K jpeg) Questo recipiente contiene azoto solido utilizzato nel NICMOS, un nuovo strumento installato a bordo dell'Hubble Space Telescope. Courtesia Ball Aerospace.

Guai per Hubble

Aumenta la preoccupazione sul problema della messa a fuoco con uno degli strumenti scientifici installati dagli astronauti il mese scorso nell'Hubble Space Telescope. Il NICMOS, la Near Infrared Camera and Multi-Object Spectrometer, contiene tre rivelatori CCD raffreddati a 58° K (-215° C) da 100 chilogrammi di azoto solido. L'estate scorsa i tecnici appresero che la struttura ottica dell'esperimento si era incurvata, a causa dell'espansione termica dei cristalli di ghiaccio d'azoto, nel corso di una prova. Inizialmente si credette che i tre rivelatori, una volta in orbita, potessero essere messi a fuoco singolarmente. I test in corso invece, hanno rilevato che, mentre per due l'operazione può essere portata a compimento con successo, così non è per il terzo. E' in corso un'indagine ma si ritiene che con il tempo, parte del ghiaccio sublimerà riportando l'ottica del NICMOS alla condizione ottimale. Nel frattempo, poiché il problema sembra correlato ad una "crepa" di origine termica, sembrerebbe che il criogeno si esaurirà ben prima di 4 anni e ½, termine previsto della durata dello strumento.


Luna eclissata (6K jpeg) Johnny Horne ha scattato questa fotografia dell'eclisse di Luna del 23-24 marzo, 13 minuti circa prima del massimo, con un telescopio di 25 cm ed esponendo per 10 secondi. © 1997 Fayetteville Observer-Times.

Eclissi lunare del 23 marzo

Nel corso dell'eclisse della notte del 23-24 marzo, il tempo nelle americhe è stato generalmente buono. Nonostante l'8% del diametro lunare sia rimasto all'esterno dell'ombra terrestre, diversi osservatori hanno espresso l'opinione che dquesta eclissi è stata assai simile alle recenti eclissi totali che hanno mostrato un lembo luminoso nella fase della totalità. Osservatori nel nord america occidentale, hanno doppiamente festeggiato l'avvenimento poiché la cometa doveva ancora immergersi sotto l'orizzonte a nord-ovest. La luce lunare si è affievolita dalla magnitudine -12 alla -5 oscurando il cielo in maniera considerevole e permettendo una visione migliore della cometa.


Un nuovo "sistema binario"

Congratulazioni a David Levy, collaboratore di S&T ed Wendee Wallach che il 23 marzo si sono sposati al Flandrau Planetarium di Tucson in Arizona! Per la luna di miele, trascorreranno sette giorni navigando nei mari dei Caraibi con la "Crociera della cometa". Buon viaggio!


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