Osservare la Luna
con un binocolo

tratto da SkyWatch

(Edizione italiana a cura di Mario Farina)

Luna al primo quarto
Cortesia Lick Observatory.
LA LUNA ha un diametro di 3500 chilometri, circa un quarto di quello terrestre, e si trova solo ad un quarto di milione di chilometri di distanza. Si presenta quindi, già con piccoli telescopi ed i binocoli, ricca di dettagli. Entrambi gli strumenti rivelano il desolato panorama lunare punteggiato da luminosi altopiani, pianure scure e crateri irraggiati.

La Luna compie il ciclo delle sue fasi circa una volta al mese. Passa, aumentando di luminosità, da nuova ad una mezzaluna sottile verso il primo quarto e cosi via fino a piena dopodiché inizia il percorso inverso da Luna piena a mezzaluna, ultimo quarto e via verso un nuovo ciclo. Quasi tutti gli almanacchi o i calendari indicano le date delle fasi lunari principali.

In ogni fase, con l'eccezione della Luna piena, è possibile notare che il globo lunare è diviso dal terminatore, la linea di separazione tra la zona illuminata dal Sole e quella nascosta nell'ombra. E' in questa parte che le caratteristiche della superficie risaltano meglio. Viste con un piccolo telescopio o con un binocolo di elevata potenza, il panorama in prossimità del terminatore gode di un buon contrasto e presenta vari dettagli. E' possibile osservare l'accavallarsi di catene montuose, valli e crateri il cui interno in ombra sembra non avere un fondo. Muvendosi dal terminatore verso la parte illuminata il terreno sembra molto meno corrugato. Vicino al terminatore, infatti, il terreno appare molto più sconnesso perché il Sole è prossimo all'orizzonte lunare e quindi ogni rilievo di modeste dimensioni forma un'ombra che crea un'impressione esagerata della sua altezza.

L'immagine varia costantemente. Come il terminatore avanza sulla superficie lunare, notte dopo notte, cambiano i disegni delle ombre e nuove caratteristiche entrano nella luce del giorno o svaniscono nell'oscurità. Cercate di esaminare la stessa caratteristica ogni notte, per una settimana o due. Un cratere potrebbe, nell'alba lunare, sembrare un profondo abisso nero sulla superficie, modificarsi in forme più dolci con l'avanzare del Sole nei giorni successivi e quindi sembrare una semplice macchia bianca quando la Luna è quasi piena.

Se tenete saldamente il binocolo sopra un qualsiasi tipo di supporto, così da non farlo tremare, potrete osservare molti particolari in più. Se osservate i campi stellati, un binocolo di bassa potenza come un 7 x 35 o un 8 x 50 da una visuale bella ed ampia ma nell'osservazione della Luna questo non è un vantaggio. Per il nostro satellite infatti, maggiore è la potenza meglio è, sempre che per sostenerlo abbiate una solida montatura che elimina le vibrazioni, come potrebbe essere un treppiede fotografico. Binocoli di potenza elevata, come i 12 x 60 ed il 20 x 80, servono bene allo scopo. Una volta che avrete imparato a mirare ed a mettere a fuoco il vostro binocolo, potrete passare molte ore ad osservare i cambiamenti sulla faccia del nostro vicino celeste.

L'USO DELLA MAPPA DELLA LUNA

Per utilizzare la cartina della Luna che segue, giratela sino a che non combacia con quello che osservate nel binocolo. Iniziate il vostro tour imparando a riconoscere le grandi pianure scure chiamate maria (il plurale del latino mare). I primi utilizzatori di telescopi ed i cartografi del XVII secolo ritenevano che queste zone scure fossero simili ai mari terrestri e per questo gli diedero nomi pittoreschi come Mare Nectaris e Mare Nubium. Oggi sappiamo che la Luna è un mondo privo di aria, acqua e vita. I maria infatti sono formati da lava solidificata che è fluita nei bassopiani lunari miliardi di anni fa.

Mappa (127K JPEG) Una mappa della Luna, il nostro vicino celeste, che indica le principali caratteristiche della superficie visibili con i binocoli o piccoli telescopi. Le zone scure sono grandi regioni deformate da lava solidificata riversatasi neile aree meno elevate della superficie lunare miliardi di anni fa. I crateri sono stati prodotti dagli impatti di grossi meteoriti. Il nord è in alto e l'est lunare (l'ovest celeste) è a destra. Fotografia Lick Observatory.

Quando la Luna dopo il tramonto è una mezzaluna crescente nel cielo in direzione ovest, vedremo le caratteristiche vicino al bordo destro della mappa. Come è possibile notare, il Mare Crisium ed il Mare Fecunditatis sono solo i principali "mari" osservabili. Nei giorni immediatamente seguenti, il ritiro graduale del terminatore rivelerà il Mare Nectaris, il Mare Tranquillitatis ed il Mare Serenitatis. Alla fase del primo quarto vedremo l'intera metà destra della mappa. Dopo il primo quarto, appariranno il Mare Imbrium ed il Mare Nubium e poco prima della Luna piene si renderanno visibili l'Oceanus Procellarum ed il Mare Humorum.

Nella fase di Luna piena, il nostro satellite ha una luminosità accecante. Poiché in quel periodo il Sole batte sulla Luna quasi direttamente da dietro di noi, non vediamo ombre di montagne e crateri. I luminosi sistemi di raggi dei crateri Tycho, Copernicus e Kepler risaltano in modo particolare. I raggi sono gli schizzi formati dai frammenti provenienti dall'impatto che ha formato il cratere. Dopo la fase di Luna piena, l'avanzare del terminatore coprirà la superficie sempre da destra a sinistra.

A differenza dei telescopi astronomici, che invertono l'immagine (sotto-sopra) e qualche volta la specchiano, i binocoli restituiscono un'immagine coincidente con quella ad occhio nudo, rendendo molto semplice il confronto tra la mappa della Luna e ciò che si sta osservando. Una volta che sarà orientata correttamente, riuscirete ad identificare i mari principali, i crateri, le catene montuose e le altre caratteristiche. In breve tempo, la geografia di questo mondo alieno vi diverrà familiare come quella della Terra.


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