IL PROBLEMA DELL'ANTENNA


L'11 aprile 1991, dopo essersi allontanata a sufficienza dal calore del Sole, la sonda eseguiva il comando, memorizzato nel computer di bordo, di apertura della grande antenna ad alto guadagno. La telemetria ricevuta pochi minuti dopo perņ, indicava che qualcosa non era andato per il verso giusto. I motori erano bloccati e l'antenna era aperta solo parzialmente.

Con un intenso sforzo durato diverse settimane, un gruppo di oltre 100 esperti tecnici del JPL e delle industrie, analizzarono la telemetria e condussero una serie di test con un'antenna di riserva.

Disegno dell'antenna

Le conclusioni furono che il problema probabilmente era dovuto al blocco di alcune stecche, causato dallo sfregamento dei giunti che hanno permesso alle stecche stesse dell'antenna di ripiegarsi.

L'eccessiva frizione dei perni č stata attribuita alla corrosione delle superfici dovuta alla perdita del lubrificante a secco con cui erano stati impastati i giunti durante la fabbricazione in Florida. Originariamente l'antenna era stata trasportata da un camion, con uno speciale container, al JPL. Nel dicembre 1995 in attesa del lancio, ancora una volta nel suo particolare container, l'antenna fu inviata al Kennedy Space Center (KSC) della NASA.

Dopo il disastro del Challenger, alla fine del 1986 la Galileo e la sua antenna furono rimandati al JPL. Infine, nel 1989 fu rispedita al KSC per il montaggio ed il lancio. Si pensa che la perdita del lubrificante sia avvenuta a causa delle vibrazioni subite dall'antenna durante gli spostamenti effettuati con i camion per strade di campagna.

Analisi approfondite hanno messo in rilievo che, in ogni caso, il problema era presente al momento del lancio e non fu rilevato; non esiste quindi alcuna relazione tra la traiettoria VEEGA e la mancata apertura dell'antenna.


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01/06/96 by MF