L'ADATTAMENTO DEI RICEVITORI A TERRA


Le telecomunicazioni nella banda S erano un tempo lo standard nelle missioni spaziali e negli anni '80 furono apportati diversi miglioramenti nelle prestazioni alle stazioni del DSN. Per la Galileo e per la sua antenna ad onde corte, furono rispolverati questi miglioramenti per i 70 metri dell'antenna di Camberra in Australia. Poichè l'Australia si trova nell'emisfero meridionale, e Giove sarà visibile dai cieli australi durante il tour dell'Orbiter, il complesso di Camberra riceverà la maggior parte delle trasmissioni dalla sonda.

Un altro miglioramento fondamentale del DSN sarà l'installazione dei ricevitori nelle stazioni di ricezione, i cosidetti "Blocco V". Questi ricevitori che saranno utilizzati per diverse missioni, renderanno possibile alla Galileo di utilizzare tutta la potenza del segnale per il flusso dei dati, eliminando la tradizionale portante consentendo una trasmissione a velocità più elevata.

Infine, dalle fasi iniziali del tour orbitale, l'antenna di 70 metri e le due di 34 metri del DSN di Camberra saranno collegate per ricevere insieme i segnali della Galileo, che saranno combinati elettronicamente.

La tecnica del collegamento in rete permette la ricezione dei segnali più deboli, consentendo in tal modo una trasmissione più veloce che si traduce in una maggiore quantità di dati.

Inoltre, sono previsti altri collegamenti: la connessione dell'antenna di 64 metri del radiotelescopio di Parkes in Australia e quella di 70 metri di Goldstone in California che si sovrapporrà a quella di Camberra quando le condizioni di visibilità della sonda lo permetteranno.


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01/06/96 by MF