RICERCHE SALVATE E RICERCHE PERDUTE


Delle rilevazioni previste negli obiettivi originali, pochissime sono state abbandonate completamente a causa del problema dell'antenna ad alto guadagno. Per la maggior parte, le ricerche scientifiche della sonda sono state adattate alla minore velocità di trasmissione, utilizzando diverse tecniche a seconda della natura dell'esperimento. Il nuovo software e l'hardware dei ricevitori del DSN aumenteranno di 100 volte il contenuto delle informazioni che forniranno i dati trasmessi, rispetto a quanto sarebbe stato altrimenti possibile.

L'elaborazione a bordo, resa possibile dal software Fase 2, consentiranno alla sonda di memorizzare e trasmettere rilevazioni quasi continue della magnetosfera di Giove e intensive misure spettrali del pianeta e dei suoi satelliti nell'infrarosso, nel visibile e nell'ultravioletto, compreso oltre 1.500 immagini ad alta risoluzione.

Mentre sarebbero occorse decine di migliaia di immagini per ottenere un filmato delle dinamiche atmosferiche del pianeta su larga scala, le centinaia di fotogrammi destinati all'acquisizione di immagini dell'atmosfera, permetteranno lo studio in profondità di diverse caratteristiche individuali delle nubi. Osservazioni in cooperazione con il Telescopio Spaziale Hubble e con osservatori terrestri sono state pianificate da tempo come parte integrante della missione allo scopo di fornire informazioni sullo stato dell'atmosfera nella sua globalità.

Come un turista che destina un rullino fotografico per ogni città, il team della Galileo selezionerà con cura le osservazioni ad ogni incontro per garantire che sia acquisito il massimo di informazioni scientifiche nuove ed interessanti. La campagna fotografica sarà focalizzata sul pianeta e sui quattro satelliti galileiani ma comprenderà anche i quattro satelliti minori interni e gli anelli. Saranno portati a termine dieci incontri ravvicinati: un fly-by di Io ( nella fase di approccio ), tre di Europa, tre di Callisto e quattro di Ganimede.

Sempre con questi satelliti saranno compiuti anche cinque ulteriori incontri a media distanza ( inferiori a 50.000 chilometri ).

Per la parte relativa all'Orbiter della missione, è importante comprendere che i suoi sofisticati strumenti, i fly-by ravvicinati dei satelliti e la lunga permanenza nell'orbita di Giove sono stati studiati specificatamente per dare una risposta a molte delle questioni cui i Pioneer ed i Voyager non hanno saputo dare una risposta. Non uno di questi aspetti della missione è stato in alcun modo danneggiato dalla perdita dell'HGA: è stata ridotta solo la quantità totale dei dati.

Come conseguenza, la Galileo esaminerà una serie di fenomeni, ma di ciascun fenomeno saranno pochi gli esempi che verranno studiati e, in misura maggiore, la risoluzione spettrale o temporale verrà ridotta per portare ad un livello inferiore il volume totale dei dati. Le informazioni che ne verranno peraltro, forniranno nondimeno rilevazioni uniche dall'interno del sistema gioviano.

Tra gli effetti della perdita dell'HGA ci sono: la cancellazione della ripresa integrale di Giove, a colori, ad ogni orbita; la cancellazione degli studi delle dinamiche atmosferiche globali come tempeste, nubi e bande ( peraltro sono comunque previste riprese di caratteristiche particolari dell'atmosfera come la Grande Macchia Rossa ); una riduzione nella copertura spettrale e spaziale dei satelliti, che avrebbe fornito il materiale per l'analisi delle osservazioni ad alta risoluzione delle loro caratteristiche primarie e, infine la riduzione, durante le fasi di allontanamento e successivo riavvicinamento ai corpi del sistema giovano, di molti di quelli così chiamati di microfisica delle particelle e dei campi ( che avrebbero richiesto un'alta campionatura spettrale e temporale della regione da parte di tutti gli strumenti ). Buona parte di questi, saranno comunque compiuti durante gli incontri con i satelliti.

Schema del sistema di codifica delle immagini

Principali obiettivi scientifici raggiungibili con l'utilizzo dell'antenna a basso guadagno: