I SISTEMI A TERRA E LE COMUNICAZIONI DELLA SONDA


Le comunicazioni avvengono tramite il Deep Space Network (DSN) della NASA, composto da una serie di grandi antenne riceventi e trasmittenti situate nel deserto californiano, in Australia ed in Spagna, collegate in rete al centro di controllo al JPL di Pasadena.

La sonda riceve i comandi, trasmette dati tecnici e scientifici ed è seguita verificando l'effetto Doppler e da un insieme di misurazioni attraverso questa rete. Le responsabilità del controllo di missione comprendono la trasmissione degli ordini, l'analisi dei dati tecnici e scientifici per il monitoraggio delle prestazioni e l'analiosi dei dati ottenuti dal DSN. Una serie di complessi programmi computerizzati li aiuta nel controllo della sonda e nell'interpretazione dei dati.

Il compito della Galileo invece, è di portare a termine una serie di complesse operazioni come manovre, osservazioni scientifiche e comunicazioni in risposta agli ordini memorizzati che gli vengono inviati periodicamente attraverso il DSN.

Lo stato e la salute della sonda sono controllati attraverso 1.418 parametri differenti. Il team di volo li traduce in suggerimenti utili a prevenire o riparare avarie alle apparecchiature. Le conclusioni del Flight Team diventano quindi dei parametri importanti, oltre alla pianificazione scientifica, nello studio della sequenza delle operazioni da fare eseguire al computer di bordo.

La navigazione è il processo di valutazione, basato sull'analisi dalle trasmissioni radio e doppler, ed effettuato con il supporto dei calcolatori, della posizione e della velocità della navicella che porta alle previsioni sulla traiettoria ed allo studio delle eventuali manovre corretive,

La missione Galileo, con il complesso gravity assist di Giove ed i 10 incontri con i satelliti, dipende fortemente dalla precisione della navigazione.

Oltre ad i programmi che azionano direttamente la sonda e che gli sono trasmessi periodicamente, il team della missione utilizza software con 650.000 linee di programmazione per lo studio degli ordini da inviare, 1.615.000 linee per l'interpretazione della telemetria e 550.000 linee per la navigazione.
Tutti sono stati scritti, verificati, testati, utilizzati in missioni simulate ed in molti casi aggiornati prima dell'inizio della missione.

I ricercatori scientifici sono dislocati al JPL o nei laboratori di origine, collegati via computer. Da ciascun luogo, sono coinvolti nello sviluppo della programmazione relativa ai loro esperimenti, ed in alcuni casi forniscono un aiuto per modificare le operazioni già pianificate, al fine di seguire nuove o inaspettate scoperte.


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01/06/96 by MF