Gli oggetti del cielo profondo

Introduzione

L'idea del cielo, ed in particolar modo del cosiddetto profondo cielo (per convenzione le regioni dello spazio esterne al sistema solare), che hanno i non addetti ai lavori o i semplici appassionati, è quella che, a parte le stagioni, esso si presenta sempre con la stessa immagine di costellazioni, di stelle colorate sempre con le stesse tonalità, con qualche apparizione insolita di tanto in tanto come una cometa o eccezionalmente, ogni qualche centinaio di anni con l'esplosione di una stella. E` un cielo sostanzialmente immutabile.

La ragione è molto semplice ed è che i tempi di evoluzione delle stelle, delle galassie (ed oggi sappiamo che tutti i corpi celesti nascono, vivono e muoiono), sono molto lunghi rispetto alla vita umana ed alle sue civiltà. Sappiamo che ci sono dei cambiamenti ma avvengono in una scala temporale così lunga che abbiamo l'impressione dell'immutabilità del cosmo.

In realtà l'idea di quello che consideriamo un universo tranquillo è mutata notevolmente nell'arco di questo secolo, in special modo dagli anni venti. Fino a 70 anni fa l'uomo e gli astronomi pensavano che l'universo consistesse solo nella nostra galassia; erano state osservate delle nuvolette, dei fiochi batuffoli nel cielo, ma si pensava fossero oggetti facenti parte della nostra galassia, e non si capì quello che fu chiaro dopo l'entrata in servizio dell'Osservatorio di Mount Wilson, nel 1925 circa, e cioè che esistevano tante altre galassie. Fu proprio grazie al primo grande telescopio dell'era moderna che gli scienziati scoprirono che di universi-isola come la Via Lattea ne esistevano miliardi e miliardi.

Telescopi sempre più potenti ci permettono oggi di studiare miliardi di oggetti celesti e lo spazio che oggi chiamiamo universo è in volume un milione di miliardi di volte più grande rispetto a quello che studiavano gli astronomi del 1920. C'è stato quindi in questo secolo una crescita nella conoscenza dell'universo, nel sapere cioè che cos'è l'universo, paragonabile a quella avvenuta all'epoca di Galileo quando si scoprì che c'erano altri mondi oltre alla Terra, altri satelliti oltre alla Luna. Abbiamo quindi la fortuna di vivere in un secolo in cui lo spazio conosciuto si è ampliato di 1 seguito da 15 zeri di volte in volume!

Questo universo ha dato tante di quelle sorprese che la vita degli astronomi è profondamente mutata rispetto a quella dei loro predecessori: passare una notte abbracciati al telescopio come quello dell'Ossservatorio Europeo nelle Ande cilene, composto da una dozzina di cupole (in attesa del VLT dell'ESO del diametro equivalente di 16 metri), è un'opportunità che capita ogni tre o quattro domande; domande o richieste di osservazione che vagliate da una commissione internazionale se vengono giudicate altamente meritevoli, assegnano una o due notti di osservazione, a volte anche quattro, raramente di più. Si prende l'aereo, dopo 24-36 ore di viaggio si passa la notte al telescopio e si torna indietro con una cassetta con tutti i dati memorizzati. Questo per dire quanto la ricerca sia molto cambiata in questo senso.

Oggi gli studiosi hanno a disposizione non solo strumenti che sono in grado di captare la normale luce cui è abituato l'occhio umano, ma anche le onde radio che i corpi celesti emettono, i raggi X, i raggi ultravioletti, i raggi infrarossi e sono nate così tutta una nuova generazione di strumenti che servono a scoprire sempre nuovi aspetti dell'universo.

E' passato un secolo da quando Padre Secchi fece le sue scoperte dall'Osservatorio del Campidoglio, oggi sappiamo che accanto ad un universo che si evolve molto lentamente, esistono dei fenomeni astrifisici che sono essenzialmente di natura esplosiva, dove i tempi di evoluzione si possono misurare in secondi o frazioni di secondo. Tra questi due aspetti del cielo ne conosciamo molti altri ugualmente affascinanti e misteriosi, che hanno per decenni stimolato, e tuttora lo fanno, la passione e la fantasia di astronomi ed astrofili, che, nonostante il progredire degli strumenti di ricerca, continuano a passare le notti abbracciati al telescopio. Di tanto ed altro parleremo in questa sezione.

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