Ida possiede una forma irregolare ed è situato dagli scienziati nella classe S (meteoriti rocciosi o rocciosi/ferrosi). E` un membro della famiglia dei "Koronis", presunti frammenti lasciati da una precedente catastrofica collisione che ha coinvolto un asterode piu' grande. Nelle immagini prese dalla Galileo si notano numerosi crateri, alcuni più grandi di quelli visti su Gaspra. Dal numero elevato di crateri e da alcune teorie riguardanti la superficie dell'asteroide, quest'ultimo sembra essere geologicamente giovane.
Il polo sud si pensa che sia nella parte scura vicina al centro dell'asteroide.
La scoperta è importante anche per spiegare la formazione di questi pianetini che, come molti credono, siano ottenuti per aggregazione di corpi minori, a volte tenuti assieme da ghiacci (come nel caso di Toutatis). Per l'assegnazione del nome al satellite di Ida è stato indetto un concorso sulla rete Internet dagli stessi autori della scoperta: il Project Galileo, presso il JPL. Il nome definitivo assegnato è: "Dactyl", nome legato alla mitologia greca ed in particolare alla nascita di Zeus, figlio di Crono e Rea.