m47.gif M 47

Ammasso aperto M47 (NGC 2422), tipo 'd', nella Poppa

Ascensione
Retta
07h 36.6m
Declinazione -14° 30´
Distanza 1.600 al
Magnitudine
Visuale
4.5
Dimensioni
Apparenti
30.0´

M47 fu scoperto prima del 1654 da Hodierna che la descrisse come "una Nebulosa tra i due cani"; il fatto rimase però segreto sino al 1984 quando il suo libro venne alla luce. Messier lo scoprì così indipendentemente il 19 febbraio 1771, ma commise un errore nel calcolo della posizione e così rimase uno degli oggetti mancanti sino a che Oswald Thomas lo identificò nel 1934. In conseguenza dell'errore di Messier, William Herschel lo riscoprì indipendentemente nel 1785 assegnandogli il numero H VIII.38. L'errata posizione di Messier la ritroviamo in molti altri cataloghi, tra cui il GC di John Herschel (come GC 1594) e l'NGC di Dreyer (NGC 2478), anche se in quella posizione non compare alcun oggetto o, come riporta John Herschel (nelle note al GC): "Questo ammasso da allora non è più stato osservato. Probabilmente è molto povero e disperso".

L'ammasso aperto M47 è un ammasso luminoso che può essere osservato ad occhio nudo, con cielo in buone condizioni, come una debole nebulosità. E' un grosso ammasso di stelle brillanti, e contiene circa cinquanta stelle in una regione di 12 anni luce di diametro. Nella parte centrale, la densità stellare è di circa 16 stelle per parsec cubico. Dista circa 1.600 anni luce (questo valore varia tra 1560 e 1750) le sue stelle quindi appaiono sparse su un'area pari a quella della Luna piena: 30 minuti d'arco. Secondo la scala di Trumpler, il tipo dell'ammasso ha valori discordanti a seconda della fonte: II,3,m (Glyn Jones), I,3,m (Götz) e III,2,m (Sky Catalog 2000). La stella più luminosa è di classe spettrale B2 e di magnitudine 5,7, il tipo di popolazione ricorda le Pleiadi. Contiene due giganti arancioni di tipo K, ciascuna con una luminosità circa 200 volte quella del Sole. Per questo ammasso che recede alla velocità di 9 km/sec, lo Sky Catalog 2000 stima un'età di 78 milioni di anni

La stella luminosa più vicina al centro della nostra fotografia è la bella doppia Sigma 1121, con entrambe le componenti di magnitudine 7,9, separate da 7,4 secondi d'arco.


Hartmut Frommert (spider@seds.org)
Edizione italiana a cura di Mario Farina (Mario.F@mclink.it)

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