Secondo le analisi degli astronomi Gene Byrd, Muri Valtonen, Marshall McCall e Kimmo Innanen (vedere Astronomy Vol. 21 n. 11 (Nov 1993) p.28 o Mercury Vol. 23, n. 1 (Gen/Feb 1994 p.20), le nubi di Magellano e Leo I un tempo erano prossime alla galassia Andromeda, che si formò abbastanza vicino alla Via Lattea ma che in seguito andò alla deriva nello spazio intergalattico. Le galassie del gruppo Maffei 1, e principalmente IC 342 e Maffei 1 si pensa avessero fatto parte al tempo del gruppo fino a che M31 non ebbe uno scontro cataclismico con un'altra galassia nana (che potrebbe aver lasciato il nucleo secondario al centro di Andromeda), circa 15 miliardi di anni fa.
Il risultato di queta fusione fu che IC 342 e Maffei 1 vennero espulse e le tre nane summenzionate lasciarono l'orbita intorno ad M31. Le Nubi di Magellano vennero catturate dalla Via Lattea corca 6 miliardi di anni fa mentre Leo I fini in un'orbita iperbolica e sfuggì dal gruppo nei pochi miliardi di anni seguenti.
Come già analizzato nel fondamentale lavoro di Binney e Tremaine, Dinamiche Galattiche, le Nubi di Magellano giacciono probabilmente su un'orbita comune (essendo legate gravitazionalmente l'una all'altra) che è turbata da un processo denominato frizione dinamica durante il passaggio in prossimità dell'alone della nostra Galassia. Questo porta ad una diminuzione dell'orbita cosicché, nei prossimi miliardi di anni, si avvicineranno alla spirale della Via Lattea fino ad esserne inglobate.
La frizione dinamica è un processo causato dalla mutua interazione gravitazionale delle stelle di entrambe le galassie. Se una stella, un ammasso o una piccola galassia ne attraversa un'altra di dimensioni maggiori, viene frenata dalle perturbazioni gravitazionali, cedendo energia cinetica alla galassia più grande. Quella piccola è rallentata ma i gas dell'altra vengono "riscaldati": questo processo porta all'espansione della galassia più grande. Il rallentamento potrebbe anche portare ad una fusione, per esempio quella più piccola potrebbe essere "inghiottita", o anche il nucleo, che assorbirebbe energia cinetica dalla collisione, potrebbe espendersi. Questo processo spiega in maniera esaustiva perché a causa delle precedenti fusioni, la galassia Andromeda nonostante sia significativamente meno massiva abbia dimensioni all'incirca doppie rispetto alla Via Lattea.