m-virgo.jpg L'Ammasso di galassie della Vergine

Anche: Ammasso di galassie Vergine-Chioma

Questo enorme agglomerato di galassie è il più vicino ammasso di galassie , la sicuramente la struttura più grande del nostro vicinato intergalattico ed il più lontano oggetto cosmico fisicamente legato al nostro piccolo gruppo di galassie, il Gruppo Locale, di cui la nostra galassia Via Lattea fa parte. Questa struttura è un'altra delle scoperte di Charles Messier , che aggiunse questa nota in calce alla descrizione di M91 (riportata qui dal libro di Kenneth Glyn Jones):

"La costellazione della Vergine e specialmente l'ala settentrionale è una delle costellazioni che includono più nebulose. Questo catalogo ne contiene 13 che sono state identificate con i N. 49, 58, 59, 60, 61, 84, 85, 86, 87, 88, 89, 90, e 91. Tutte queste nebulose sembrano prive di stelle e possono essere osservate con cielo buono ed in prossimità del passaggio al meridiano. La maggior parte di queste nebulose mi sono state fatte notare da M. Mechain."
Insieme agli ultimi oggetti, M98, 99 e 100, Messier catalogò 16 appartenenti all'Ammasso della Vergine che osservò come "ammassi di nebulose". La nostra immagine mostra una carta stellare disegnata da Messier, estratta da una di maggiori dimensioni che pubblicò con le osservazioni della cometa del 1779. Questa scoperta è datata 1781, precedendo di oltre un secolo la comprensione della vera natura delle galassie che venne solo negli anni '20.

Galassie di Mesier che fanno parte dell'Ammasso della Vergine: M49, M58, M59, M60, M61, M84, M85, M86, M87, M88, M89, M90, M91, M98, M99, and M100.

virgo.jpg L'Ammasso della Vergine, composto da circa 2.000 galassie, domina lo spazio intergalattico nelle nostre vicinanze e rappresenta fisicamente il centro del nostro Superammasso Locale ed influenza tutte le galassie ed i gruppi di galassie con l'attrazione gravitazionale della sua enorme massa. Ha rallentato la velocità di fuga (dovuta all'espansione cosmica, l'"effetto Hubble") di tutte le galassie e gruppi di galassie che lo circondano, attirando un flusso di materia verso di se (il cosiddetto flusso Virgo-centrico). Molte galassie sono cadute e molte cadranno in futuro, in questo gigantesco ammasso che, proprio per questo, crescerà di dimensioni. Il nostro Gruppo Locale si dirige verso quello della Vergine a 100-400 km/sec. Al momento non è ancora chiaro se è sufficientemente lontano da sfuggirgli o, un giorno, vi cadrà e ne farà parte.

A causa della sua massa enorme, la forte gravità ne accellera i componenti a velocità considerevoli: oltre 1.500 km/sec rispetto al centro di massa. Studi condotti nel corso dei decenni hanno rivelato che questo enorme aggregato irregolare ha una struttura dinamica abbastanza complessa. Questo ammasso è abbastanza vicino al punto che alcune delle sue galassie si muovono talmente veloci nella nostra direzione da presentare il più elevato spostamento verso il blu (blueshift) mai registrato per una galassia, il record appartiene ad IC 3258, che si sta avvicinando a 517 km/sec. Poiché l'ammasso recede alla velocità di 1.100 km/sec, questa si muove rispetto alla regione centrale di oltre 1.600 km/sec. Analogamente, quelle galassie che appaiono muoversi velocemente in direzione opposta alla Via Lattea, presentano uno spostamento verso il rosso (redshift) doppio rispetto al centro dell'ammasso: il record è detenuto da NGC 4388 con la velocità di 2.535 km/sec, questa galassia si allontana quindi ad oltre 1.400 km/sec.

La nostra immagine mostra la regione centrale dell'Ammasso di galassie della Vergine, è centrata sulla galassia ellittica gigante M87, situata in prossimità del centro fisico dell'ammasso, e che viene considerata la dominatrice dell'intero ammasso. Le altre due galassie luminose a destra (ovest) sono (da destra a sinistra): M84 ed M86; partendo da queste, una "collana" di galassie ("la serie di Markarian") si allunga verso la parte superiore (nord) centrale della nostra immagine (ed oltre fino ad M88 che si trova leggermente al di fuori dell'area di cielo fotografata). Questo gruppo intorno alle due giganti lenticolari compare nella descrizione di M84 e nella raccolta di immagini di M84 ed M86. A sinistra (est) di M87 troviamo la luminosa ellittica (tipo E0) M89 (quasi alla stessa declinazione di M87), sopra e leggermente a sinistra, vediamo inclinata la notevole spirale M90, mentre sotto (sud), a sinistra di M89 c'è M58, proprio sul bordo dell'immagine.

Ossevazioni delle Cefeidi in M100 e stime basate sulla luminosità degli ammassi globulari in M87, uniti al lavoro di Nial R. Tanvir sul gruppo di M96 estrapolati a questo ammasso, indicano che l'ammasso di trova ad una distanza di 60 milioni di anni luce.


  • Immagini nell'ottico e nell'X dell'Ammasso della Vergine (White, U. Alabama)
    Hartmut Frommert (spider@seds.org)
    Edizione italiana a cura di Mario Farina (Mario.F@mclink.it)

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