ASTRO-NEWS

06-03-1996 - RIVELATA PER LA PRIMA VOLTA LA SUPERFICIE DI PLUTONE

Mentre un gruppo di astronomi mette in dubbio l'appartenenza di Plutone alla classe dei pianeti, per la prima volta dalla sua scoperta, avvenuta 66 anni fa, gli astronomi sono riusciti ad osservare direttamente alcuni dettagli della superficie del piu' lontano dei pianeti del sistema solare, grazie alla FOC ( Faint Object Camera ) lo strumento dell'ESA a bordo del Telescopio Spaziale.

Le immagini di quasi tutta la superficie del pianeta, ottenute durante il periodo di rotazione di 6,4 giorni, ne mostrano la complessita', con contrasti cromatici su larga scala superiori ad ogni altro pianeta, escluso la Terra.
Rivelano inoltre almeno una dozzina di zone peculiari con differenti albedo, nessuna delle quali era stata osservata in precedenza.

Tra queste, una calotta polare irregolare, attraversata da una scura striatura; una macchia chiara, osservata ruotare insieme al pianeta; una serie di macchie scure ed una traccia lineare chiara che sta affascinando il team scientifico che sta analizzando le immagini.
Questa nuova storica osservazione di Plutone potrebbe aiutare ad aprire la strada alla possibile missione esplorativa del pianeta, prevista nel prossimo secolo. E' rimasto infatti l'unico pianeta del sistema solare a non essere ancora visitato da una sonda.

"Hubble sta fornendo la prima occhiata di quello che potremmo osservare " dichiara A.Stern del Southwest Research Institute's Boulder che guida il gruppo che grazie al Telescopio orbitante ha ottenuto la prima visione dettagliata di Plutone, insieme a M.Buie del Lowell Observatory in Arizona e L.Trafton della Texas University.

Risultato delle osservazioni sono state oltre una dozzina di immagini nel visibile e nell'ultravioletto che , dal 1994 ad oggi sono state elaborate ed analizzate.

"Questi risultati e la mappa del pianeta che ne abbiamo ricavato sono quanto di meglio potessimo sperare" dice Buie "e' fantastico come Hubble sia riuscito ad ottenere da un puntino confuso di luce una serie di immagini che ci ha permesso di iniziare a tracciare la mappa e rilevare possibili cambiamenti della superficie.
"Plutone al telescopio di Hubble appare come Marte visto con un piccolo telescopio".

Alcune delle variazioni piu' nette della superficie del pianeta rilevate da Hubble, potrebbero potenzialmente essere state causate da eventi geologici simili a quelli che caratterizzano la topografia lunare, come i mari e crateri da impatto recenti, oppure potrebbero essere prodotte dalla complessa distribuzione dei ghiacci che migrano sulla superficie durante il lungo ciclo orbitale e stagionale.

Plutone e' cosi' distante dal Sole che sia l'idrogeno sia il monossido di carbonio che il gas metano, restano congelati sotto la superficie per lunghi periodi ( circa 100 anni ) quando si trova piu' distante dal Sole.
Le immagini di Hubble rivelano una varieta' della superficie mai riscontrata prima in altri corpi ghiacciati del sistema solare esterno, incluso il suo gemello Tritone, il maggiore satellite di Nettuno.
"... l'HST ha confermato l'unicita' di Plutone, non si tratta quindi di corpi gemelli" dichiara Trafton.

Durante la breve "estate" di Plutone, quando si spinge nella parte piu' vicina al Sole dell'orbita, parte di questi ghiacci passa dallo stato solido a quello gassoso ( sublimazione ), inspessendo l'atmosfera del pianeta.
"Le zone piu' chiare sono luminose come la neve fresca, mentre quelle scure assomigliano alla neve sporca" dice Stern. Le regioni piu' scure sembrerebbero essere "residui" di idrocarburi prodotti dalle radiazioni ultraviolette e dai raggi cosmici sulla complessa miscela chimica che ne forma la superficie.

Le dimensioni di Plutone sono pari a 2/3 della Luna e 1.200 volte piu' lontano. Il suo diametro apparente e' cosi' piccolo ( 0,1 secondi d'arco cioe' 1/36.000 di grado ), che occorrerebbe allinearne 18.000 per ottenere lo stesso diametro della Luna nel cielo. Cio' lo pone al di sotto della risoluzione massima raggiungibile dai telescopi terrestri; di conseguenza, e' stato impossibile osservare alcun dettaglio della superficie prima di queste osservazioni di Hubble.

La vista di questo oggetto piccolo e lontano e' stata cosi' difficoltosa che la sua luna Caronte non e' stata scoperta che nel 1978, a 48 anni di distanza dalla scoperta del pianeta da parte di Clyde Tombaugh.

Poco dopo il suo lancio, avvenuto nel 1990, il Telescopio Spaziale ha puntato il suo sguardo su Plutone, risolvendo chiaramente il suo satellite ( che dista solo 1/30.000 di grado ). Per l'osservazione diretta della superficie si e' dovuto pero' attendere la missione di servizio alla fine del 1993 che ne ha corretto le ottiche.

L'Advanced Camera, la nuova sofisticata telecamera che sara' installata nella prossima missione di manutenzione dell'HST nel 1999, potra' ottenere immagini leggermente piu' definite. E quelle rimarranno le migliori osservazioni del pianeta fino a quando una sonda non percorrera' la lunga strada che ci separa dal piccolo pianeta.

Immagini 96-09a.jpg e 96-09b.jpg in alta risoluzione ( 300 dpi JPEG ) sono disponibili temporaneamente

Fonte: STSci

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06/03/96 by MF